dunque, ecco qua, finalmente, si rimette mano a un provvedimento che gridava vendetta. 

E lo gridava perché impediva di metter mano, di correre ai ripari, verso l'ennesima strunzata che a suo tempo, combinò madre natura. De strunzate, come sappiamo, e come è sotto gli occhi di tutti, sta madre-matrigna ne ha combinate a iosa,  e una tra le tante, riguarda li cani.

Ora, dico io, ma come se pò  mette ar monno un cane che, come prerogativa, ha l'istinto der cacciatore, e faje na coda lunga quanto basta pe mette sur chi-va-là tutte le prede?

Ma è da matti! E si perché er cane, quanno punta la preda, dall'emozione je viè da scodinzolà e la coda essendo troppo lunga, smove er cepujo.  La preda sente il rumore, intuisce l'agguato e ovviamente, insalutata ospite,  spicca er volo. 

Ecco allora che, er cacciatore, per il bene suo, ma soprattutto per il bene der cane altro non fa, che provvedé a quello che logica impone! ovvero je mozza la coda!

Beh, fino a ieri, per opera di qualche incosciente e matto, questa soluzione era vietatissima! ma da oggi, finalmente,  è lecita.  

se avete tempo di guardare, vedrete il grugno di ogni cane, che, saputa la buona novella, sprizza una incontenibile  felicità.

Finalmente la quaia, o chi per lei, non lo prenderà più per il culo.

Insomma l'uomo, con la sua grande maestria, non solo provvede a togliere, o modificare gli errori che la natura fa, sull'altra metà del cielo, ma da oggi... anche su li cani.