ANZIANO POETA RINVENUTO FRA I DETRITI DI SAN SILVESTRO
Gli operatori ecologici messi in allarme da strani mugugni rimati che si udivano tra le immondizie
Dal nostro inviato Cesare Cicerchia
Roma, 1 gennaio 2011
E' accaduto in Trastevere, all'altezza dei casermoni dove, tra un TSO e l'altro, è solito risiedere un Grande Poeta: gli operatori ecologici, altrimenti detti scopini, addetti alla ripulitura dell'Urbe già sozza di suo e ulteriormente violata dall'insana quanto retrograda e incivile usanza di lanciare oggetti dalla finestra all'inizio di un nuovo anno, mentre la leva idraulica sollevava un cumulo di piatti, water e bicchieri nonché posate in simil-latta, hanno udito degli strani rumori presto identificati come voce umana con forte accento capitolino - ceto basso/inferior/tanghero.
Tosto arrestata e riabbassata la leva hanno scansato il cumulo di immondizie con vigore, tanto che a un metro di distanza è stato di lì a poco rinvenuto un Puffoide che si agitava. Immediatamente gli ecoscopini si sono resi conto che era questi l'autore dei mugugni e hanno cessato all'istante di scavare nell'immondizia, ritenendosi soddisfatti seppure un tantino imbarazzati per il fatto di non avere immediatamente identificato il Mugugnatore e di averlo bensì scansato in cerca di una figura dall'aspetto umano.
Un veterinario subito accorso ha prestato le prime cure alla cosa, insomma a quella roba là: l'Oggetto non Subito Identificato presentava infatti un preoccupante colorito gargiante, cui del resto si è immediatamente posto rimedio con una poderosa secchiata d'acqua.
Le prime parole del convenuto rinvenuto sono state: 'Eco, Eco...', e tutti i presenti, per rincuorare la vittima, dopo avergli applicato una flebo di Lolita Romagna (alla Vecchia Romagna pare sia allergico, era scritto su una targhetta che il Puffo recava attaccata al collare insieme alla medaglietta), genuflessi hanno intonato quasi all'unisono: 'Tebro, Tebro', rendendosi conto di avere a che fare con il Grande.
Ad un agente della PIA (Phallaben Intelligence Agency) che si trovava nei paraggi in missione speciale da Milano per fotografare il Poeta, questi ha dichiarato di non capire perché i suoi familiari, durante la cerimonia del lancio di cose vecchie dalla finestra, all'improvviso lo abbiano afferrato, chi per le braccia chi per le gambe, facendolo oscillare in maniera sempre più vistosa abbiano contato 'Eeee uno, eeee dueeee, eeee tre!' e lo abbiano scaraventato nel vuoto (a perdere).
Sono in corso indagini che vedono coinvolti i familiari per tentato disastro ECOlogico: gli investigatori si chiedono infatti atterriti cosa sarebbe stato se quel tipo di Vate(r) fosse entrato a contatto con i delicati materiali presenti nella discarica di Malagrotta.
Nella foto: Il Poeta riceve le prime (e ultime) cure