La forumista nonché webbajuola Draga Deset Hiljada si è vista comminare in appello, dopo un'assurda assoluzione in primo grado, una condanna a mesi uno di reclusione e ad un risarcimento quantificato in € 20.000 (dvadeset hiljada).
I fatti: aveva obbligato un noto Poeta romano a scrivere cento volte ma anche di più 'Io sono un deficiente'.
E' finalmente arrivata la giusta sentenza di condanna, strenuamente sollecitata tra l'altro dagli avvocati di parte civile, i quali hanno visto riconosciuta la loro tesi secondo cui non è giusto, non è ammissibile, travalica i limiti del razzismo e sfiora quelli del genocidio, paragonare i deficienti a quel Poeta.
Il Poeta, alla conclusione dell'udienza, congratulandosi con i suoi avvocati e con i numerosi rappresentanti della stampa internazionale e con la delegazione di Amnesty International, ha sfoggiato la sua conoscenza delle lingue estere proclamando:
Ma la massima soddisfazione, ricordiamo, è stata espressa dall'ADG (Associazione Deficienti a Go-go), i quali hanno sempre tenuto a ribadire la distanza che separa il loro semplice stato di demenza dalla complicata incomparabile situazione mentale del Poeta.
Questo, mi confonde: "že jsemNèsciu"že jsem = che sono (cèco, in prima persona)e dopo quel "Nèsciu"...una frase composta di parole in lingue (dialetti) miste è troppo anche per me...