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General: Fabri Fibra
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De: fabricito (Mensaje original) |
Enviado: 02/03/2011 10:05 |
Solo Una Botta Lyrics
Fabri Fibra
Dopo l’ennesima grappa mi gratto una chiappa entrando in un club con in testa una zappa ho bisogno di affetto finché sta pasta fa effetto Scendo in pista come il Piotta quando si veste da surfista ho la mente del masochista quando ballo come un teppista questo gay Che mi si avvicina cosa pensa tra noi esista quindi io gli volto le spalle ma sto gay mi tocca le palle io mi scanso verso l’uscita cazzo che figa che è quella tipa e questa ragazza si che mi ingrifa lecca la lingua della sua amica poi mi ficca questa pasticca in bocca ma c’è un gay che mi è dietro e tocca un altro gay che mi lecca il collo io fuggo in un corridoio e mi ritrovo una giapponese in un privé a luci rosse accese Sembri avere un bel figurino vuoi passare un bel momentino paga prima non c’è scontrino cento euro e ti fai il festino Tokio Pechino culo e bocchino cinque ragazze nel salottino scegline una e paga bambino. E non mi sembra vero ma ce l’ho fatta quindi prendo il portafoglio pago e svuoto la sacca sono talmente ubriaco che sbaverei su queste fighe ma con un cazzo atrofizzato dopo che ho fatto cinque righe comunque svolto questa sera mi sono scelto la più seria la giapponese in giarrettiera con una faccia che sembra a sfera che mi tocca la bomboniera la seconda pasta fa effetto sette chili in sette giorni tipo la clinica di Pozzetto io rimango in piedi eretto con in mano il mio biglietto e davanti un gabinetto In mezzo a due camere da letto la tipa entra in una e fa l’occhietto avanti vieni che ti aspetto mi fiondo dentro come il proiettile sparato in testa a Carletto con un cazzo che è un carciofo e uno scroto che è uno scrofo Sono due mesi che non scopo quindi immaginami dopo due secondi e son già nudo questo è il vero sesso crudo lei mi tampona La cappella con la bocca pronta a fare judo!
Rit: E non mi sembra vero ma ce l’ho fatta Non capisci voglio solamente dare una botta Voglio darti una botta darti una botta voglio darti una botta Molte ragazze per averle è una lotta Quando in fondo vorrei solamente dare una botta Voglio darti una botta darti una botta voglio darti una botta E se un domani mio figlio andrà con una mignotta Vorrà dire anzi vorrà dare solo una botta Voglio darti una botta darti una botta voglio darti una botta.
Seconda strofa è la prima volta che pago ad una scrofa che mi infila il profilattico lubrificato in modo tattico questo è l’attimo edilliaco aumenta il battito cardiaco lei mi dice vieni bello avanti spruzza quel pisello però il mio cuore è un tamburello batte come uno scalpello perché ho preso un po’ di questo e perché ho fumato un po’ di quello ho la faccia come un fringuello morto appeso a un ramoscello dalle orecchie sto sborrando fuori mezzo mio cervello ma non vengo anzi rigetto sbavo e corro in gabinetto la tipa che urla resta a letto! cazzo è un incubo st'effetto! Io mi getto sulla tazza cagnolando la mia razza vomitandomi sul cazzo la giapponese che si incazza mentre nella stanza accanto stanno scopando come cinghiali Io collasso tra le mura di tutti quanti sti maiali ma ormai il tempo è scaduto e io mi rivesto In cameretta ma arriva il gay che apre la porta e mi dice: ti faccio una pugnetta!
Molte ragazze per averle è una lotta quando in fondo vorrei solamente dare una botta voglio darti una botta darti una botta voglio darti una botta e se un domani mio figlio andrà con una mignotta vorrà dire anzi vorrà dare solo una botta voglio darti una botta darti una botta voglio darti una botta
Io vorrei chiedere ai critici musicali di Phallaben come si spiegano il successo di questo rapper di nome Fabri Fibra (autore e interprete del testo di cui sopra).
Io non me lo spiego... Ma un perchè ci sarà bene!
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Il successo del brano si spiega facimente nell'identificazione, da parte del fruitore finale, con il testo: in una chiave realistico-decadentista si illustra la drammatica ripetitività, il rito uguale e tribale diremmo, delle notti adolescenziali - quando queste non siano stroncate dal solito platano (o ippocastano) che non rispetta la precedenza. A volte interviene un pino, da non confondersi con un Giuseppe reso al diminutivo.
La scena è translata in un ambiente orientale al semplice scopo di rievocare le fumerie d'oppio di decimonona secolar memoria.
(Mado', so' troppo phorte...) |
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De: skikko |
Enviado: 02/03/2011 14:57 |
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De: Tebro |
Enviado: 02/03/2011 17:42 |
a me, il testo sta bene. in fondo, sur monno,
c'è posto pe tutti.
L'unico motivo
che mi potrebbe stupire, anzi impietosire, insomma lasciare affranto
ma non più di tanto è... ma che quella canzone è in vendita? Cioè, permette all'autore de buscacce un ritorno economico, atto a non faje incollà la cofana?
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