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Respuesta  Mensaje 1 de 9 en el tema 
De: ORANGE1  (Mensaje original) Enviado: 11/03/2011 16:06

E fanno due in poco più d’un anno. In vero al primo non è che mi sia messo a tessere lodi a santi ed altri inquilini  delle celesti praterie, ma poi, in vie damascene, m’ha colto la folgorazione.

Che non ha portato  a pentimenti e pie confessioni, nonché divote penitenze, ma al fatto che tutte le volte che m’arrivava la polizza dell’assicurazione, giuravo e stragiuravo che  avrei annullato tutto, col risultato che me ne trovavo sempre una nuova appiccicata.

E fra le tante c’era effettivamente quella dei cristalli, il che m’ha rappacificato coi santi e fatto diminuire l’acredine nei confronti dell’agente assicurativo.

 

E quindi l’altro ieri, quella che sembrava una fastidiosa cacchetta d’uccello sul vetro, altro non era che una bella incrinatura dovuta a botta di sasso sul parabrezza.

Quando? Boh, oramai ne prendo tante, da quando una giunta criminale ha autorizzato la costruzione di un centro logistico auchan (giuro che in quei supermercati non ci metterò mai piede!), centro grande come un paese, che ha distrutto un’immensità di campagna e c’ha regalato una moltitudine di camion da cava sulle strade, ed un particolar modo su quelle che percorro io per andare al lavoro.

E pare che detti mezzi siano solo l’avanguardia di quello che ci aspetterà in futuro (si parla di trecento/quattrocento autocarri al giorno!).

La faccenda del vetro s’è risolta meglio della prima volta: sono venuti a sostituirmelo (senza sborsare un ghello, ovvio) sul posto di lavoro.

Ma la storia del centro logistico, metastasi del tumore innescato dalla brebemi, che sta trasformando quello che restava della campagna in immensa favela, non la digerisco, e mi sta mandando in depressione.

 

Quindi, a chi è interessato: se qualche giunta volesse autorizzare qualcosa di simile a quanto sopra, adducendo il fatto che il tutto porterà lavoro (grossa balla, in quanto vi lavoreranno solo cooperative di facchinaggio che pagheranno un tozzo di pane gli addetti, di solito extracomunitari), puntate i piedi, possibilmente puntateli alle terga di chi (tralasciamo sospetti e maldicenze – che poi a sospettare e maldire la  si indovina sempre)  proporrà tali scempiaggini, soprattutto lungo quel vergognoso insulto alla dignità umana che è la famigerata costruenda autostrada summenzionata


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Respuesta  Mensaje 2 de 9 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 11/03/2011 18:45
...Czatz! (sì, volevo proprio scrivere 'czatz', all'ungherese - non è un refuso). 'Ma allora sei proprio di sinistra!', direbbe il mio amico & camerata Dott. Skikkus Calabrensis mentre spalma l'ottima 'nduja sul p-hane.
Sto occhiandeggiando una discussione in Straphallabum nella quale l'ottima Eva si chiede dov'è che sarebbe kommunista e dove fasìsta. Lungi dal contestare gli interventi che sono seguiti alla questione trullallà (un trullallà ogni tanto ci vuole, rallegra la vita) ho scritto una mia riflessione che si riflette sull'onda del mar - ma anche sull'asfalto blu (Loretta Goggi). Sei autorizzato a copiarla (sebbene nudo), vabbe' che tanto ci leggono all'avocado con miele e quaglie...
 
LA RIPHLESSION:
 

In dibattiti del genere occorrerebbe badare a due questioni: la prima, non lasciarsi sopraffare dal ‘tifo’; la seconda, rimanere quanto possibile nel campo delle idee e non scivolare su quel che è stato nella storia in seguito alle applicazioni o presunte tali di una o di un’altra idea. Ma su quest’ultimo aspetto non mi soffermerò, altrimenti nascerebbe una partita a tennis: beccati questo servizio, eccoti la risposta. Ce ne sarebbe fino all’estinzione dei computer.

Quanto alla prima questione, vedo non per la prima volta che c’è una certa tendenza ad assegnare tutto ciò che di bello e di buono vi sia nel campo del pensiero umano alla ‘sinistra’: vale a dire, se uno in auto evita un cane che sta attraversando ha compiuto un’azione [meritoria e valida sul piano sociale, quindi] ‘di sinistra’. Battaglia di parole. Il pizzicagnolo Giovanni detto il Suino, un giorno che acquistai da lui un detersivo per piatti sedicente ecologico, mi chiese se per caso non avessi cambiato sponda. Gli risposi che desiderare un pianeta pulito non è esclusiva di una data parte, o non dovrebbe esserlo: è un problema trasversale. Calza, questo, come esempio di come si sia portati a pensare? Il mio amico Skikko mi dà spesso del comunista per certe idee sociali che esprimo, ma non lo fa apposta, non lui almeno: inconsciamente è caduto nella trappola volere il bene sociale = essere di sinistra.

La destra capitalista, è vero, poco o niente si occupa del benessere delle classi meno agiate, e presume al limite che un singolo che si arricchisce come effetto di ricaduta finisca per migliorare le condizioni di tutta la società. Con qualche correzione ad hoc, ovviamente: aumentare gli stipendi in modo da aumentare i consumi, cioè prima di tutto il conto in banca del ‘padrone’, con il premio di consolazione al popolo bue di poter usufruire del telefonino ultima generazione, quello che a distanza persino tira lo sciacquone in caso ci si sia dimenticati di farlo prima di uscire di casa. Poi, la rateizzazione: non li hai subito? Te li prestiamo noi (dietro interesse, è giusto e normale), e tu compra. Aberrante, sono il primo a dirlo, e poi basta guardarsi attorno, basta guardare come e quanto le famiglie sono indebitate.

La sinistra cura questo male. Come? Non è chiaro, o almeno finora non lo è stato: non parlo di applicazioni pratiche dei dettami altrimenti finirei per cadere nell’argomento ‘come è andata’, parlo proprio dei dettami; diciamo che in linea generale sostiene che l’interesse collettivo deve prevalere sull’interesse privato. Lo dicevano anche i Latini, magari; chiunque abbia un po’ di buon senso si riconosce in questa linea-guida. La sinistra cosa pensa dell’iniziativa privata? Riconosce o meno l’esistenza di diversi livelli di merito, di applicazione, di buona volontà, di capacità? Anche questo finora non è mai stato chiaro, almeno non a me. Ma, nel caso riconosca tutto questo, non mi è chiaro nemmeno se pensi che le qualità vadano incentivate e premiate. Ovvero se pensi che uno che per sua ‘disgrazia’ è dotato di qualità migliori debba essere trattato al pari di uno che o non possiede queste qualità o che non le mette a frutto, per non rischiare di creare disuguaglianze sociali. Ma in questo caso non si è forse esercitata ingiustizia tarpando le ali alla persona più dotata?

Sulla benignità o malignità della Natura scriveva già Leopardi senza per questo sentire la necessità di procurarsi una tessera di partito. E prima di lui mille altri. Parlarne è come parlare dell’aria fritta se non ancora più inutile. Le cose stanno come stanno, noi per difenderci dal freddo costruiamo una casa e un impianto di riscaldamento.

Esiste una Destra già citata, la cosiddetta Destra Sociale, o almeno esisteva. Questa tiene conto delle differenze tra individui, non sto parlando ovviamente di rendite di posizioni derivanti da titoli nobiliari et similia. Ritiene che queste differenze si manifestino durante l’espressione di sé stessi nel mondo, e che vadano non solo considerate ma incentivate: dov’è che questo si traduca in oppressione dei meno dotati qualcuno un giorno dovrà spiegarmelo. Ritiene il capitale soltanto una delle componenti dell’impresa e pone la forza-lavoro sul medesimo piano se non al di sopra. Ritiene che le categorie lavorative debbano essere loro a dettar legge (il potere legislativo, quello che oggi spetta al parlamento) tramite loro rappresentanti liberamente eletti, al posto delle organizzazioni partitiche che rischiano di non rappresentare che sé stesse. Le corporazioni non sono creatrici di disuguaglianze di classe, come da sinistra si vuole interpretare: sono invece espressione diretta del popolo.

 

A parte queste considerazioni buttate là, c’è un discorso duro da digerire ma reale: non siamo tutti uguali. Questo non significa che di fronte a un tribunale un imputato debba essere giudicato a seconda del suo censo, né che il figlio dell’operaio non debba andare a scuola ma bensì prendere il posto del padre una volta che questi sia ‘lavorativamente’ finito. Né significa, però, che una società non debba creare gli strumenti adeguati a far sì che le differenze siano incanalate, premiate, e nemmeno significa che chi è dotato di carte migliori possa tramite queste esercitare predominio sugli altri: vale a dire, uguale linea di partenza per tutti; poi chi arriva primo vince la medaglia. In questo credo si rispetti la Natura, per buona o cattiva che la si voglia giudicare, con la correzione ‘umana’ consistente nel non gettare nella discarica l’ultimo arrivato.

Invece, certo, è molto più facile dire che siamo tutti uguali: è un discorso immediato, fa presa soprattutto su chi non ha molta voglia di spendersi, evita il dover mettere in discussione il proprio buonismo (farlo è grossa responsabilità morale ed etica), crea l’illusione che l’invidia nutrita nei confronti di chi si è distinto verrà appagata da un reinserimento, o meglio mantenimento, di questi, tra gli ‘uguali’. E’ troppo facile essere o dichiararsi di sinistra, predicando un ugualitarismo inesistente sebbene, ripeto, assai comodo per alcuni: crea un mondo artefatto e, mi sia consentito, davvero ingiusto nei confronti di chi invece intende, o sa, esprimere appieno le proprie capacità. Che sono quelle che, lo si voglia o no, ci hanno consentito di inventare la ruota e di addomesticare il fuoco. Ed è stato un individuo a fare simili scoperte, o magari una somma di individui tramite interscambio di informazioni, non sono stati gli ‘uguali’: è difficile immaginare un’assemblea sindacale per stabilire se gira meglio una ruota tonda o una di forma trapezoidale.

Potremmo concludere dicendo che la sinistra ha l’idea di un essere umano fondamentalmente buono e non concorrenziale nei confronti dei propri simili (e infatti si vede fin dall’asilo-nido come ciascun bambino vuole appropriarsi del giocattolo che gli piace in barba ai suoi compagnucci); la destra, intendo quella sociale, considera splendori e miserie dell’animo umano, e queste ultime tenta di incanalare tramite ‘freni sociali’ che impediscano il dispotico profittare sul meno dotato, incentivando contemporaneamente le qualità, premiandole. Ma d’altra parte, diciamocelo in termini spiccioli, nel valutare per esempio le maestranze di un dato opificio a chi va la ‘palma d’oro’? A chi notoriamente si fa un mese di malattia per un raffreddore o a chi viene a lavorare con la febbre? E, a scuola, è migliore la figura di un ragazzo che sta attento, studia e impara o quella di uno che passa la mattinata a tirare palline di carta?

...I valori di riferimento quali sono, quali debbono essere?


Respuesta  Mensaje 3 de 9 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 11/03/2011 18:47
...Mado', che pippone anche questo... Ha ragione il mio amico viterbese Tebruccio!

Respuesta  Mensaje 4 de 9 en el tema 
De: Tebro Enviado: 11/03/2011 20:36
sapendo che sto parlando con due amici, due amici che mi amano,
 non fosse altro perché,
come recita  il mio  fiore all'occhiello: civis romanus summ.
Dunque, allora, forte del mio fior d'occhiello,  mi posso permettere.
E mi permetto dicendo:
ehi, amici, ma perché ogni volta che vi leggo, alla fine, sono costretto
 a frenare le mie lacrime?
Lacrime di rabbia! Rabbia  per essere costretto a prendere, ineluttabilmente,
 atto, che io non capisco niente!
E infatti, la rabbia è proprio questa! Non riuscire a capire
quello che intendete dire.
Anche se lo ammetto, non badate a spese in quanto a carta e inchiostro.
 

Respuesta  Mensaje 5 de 9 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 11/03/2011 20:40
Ma tu credi nel Sommo Picaterra di Montezuma?

Respuesta  Mensaje 6 de 9 en el tema 
De: Claretta Enviado: 12/03/2011 00:44
ho già copincollato io dellà

la curiosità è femmina e io son curiosa di sapere quali saranno
le risposte :)

Respuesta  Mensaje 7 de 9 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 12/03/2011 07:16
Io vorrei che qualcuno un giorno mi spiegasse 'sta storia dell'uguaglianza o, meglio, la sua applicazione 'pratica'. Spero non mi rispondano che significa che i titoli nobiliari non valgono più nulla perché lo sapevo già da solo. E che la scuola deve essere aperta a tutti (ma davvero? Non lo sapevo...).

Respuesta  Mensaje 8 de 9 en el tema 
De: Tebro Enviado: 12/03/2011 10:02
ehi, orange, mi immagino, no, non dire niente, me lo immagino da solo, quanto tempo sarai rimasto con gli occhi sgranati e i pensieri perplessi,  nel leggere  il pippone del peter,  che, a parer mio, ha risposto a picche, alla tua bussata  a coppe.
perdonalo.
 
Dunque, ora passo a quanto da te lamentato. Bene, non condivido nulla delle tue, (interessate) lamentele.
Come non condivido neanche quando dici: in quel supermercato non ci vado più!
Ehi, orange, guarda che la sassata sul vetro, è opra della concorrenza!!! ehi, è opra della concorrenza!!! Ma lo capisce anche la mia scimmietta! Quindi, semmai dovresti fare opera di persuasione per convincere chi va far spesa nell'altri supermercati, a venire dal tuo!!!
 
In quanto alle parolacce nei confronti dell' autostrada: un velo pietoso.
 
Un velo perché paraculescamente pretendi, (dal quanto si evince) la botte piena e la moje imbriaca.
 

Respuesta  Mensaje 9 de 9 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 17/03/2011 09:24
Continuo dove ho cominciato, chi vuole copincolli, chi non vuole faccia come gli pare.
 

Mi rivolgo ad Aureusdigitus.

Parlando di ecologia, nel lontano 1976 Alessandro di Pietro, sì, proprio lui, il simpatico ‘massaio’ della mattina su RAI1, fondò i GRE (Gruppi di Ricerca Ecologica). E tuttora esiste un fronte ecologista di destra radicale:

Fronte Verde Ecologisti Indipendenti, vd. FB

http://www.facebook.com/profile.php?id=100001643555357#!/home.php?sk=group_184130804957306¬if_t=group_activity, diretto da Vincenzo Galizia, bravo ragazzo.

Facile obiettare, da parte dei detrattori, che si tratta soltanto di operazioni demagogiche, di facciata eccetera, ma questo tipo di obiezioni sarebbe altrettanto facilmente reindirizzabile al mittente, insomma fuffa: andiamo avanti.

Nella mia ‘riflessione’ avevo cercato di prescindere dal ‘come funziona’, ossia dal ‘come ha funzionato’ nella storia. Qualcuno ha invece pensato bene di tirar fuori fatti accaduti ma ai quali si potrebbe rispondere con le decine di milioni di morti che sono costati Progresso, Uguaglianza, Pace (pace!) e via dicendo - ma non intendevo impantanarmi in una diatriba del genere perché a ogni botta segue una risposta e, insomma, da quasi undici anni sono nel web e ho visto che non si finisce più.

Una sinistra nel milleottocento, a mio parere, è più che benvenuta. Altrimenti chissà quanti di noi (io per primo) sarebbero ancora servi della gleba ad ammazzarsi in fabbrica o nei campi per 16 ore al giorno. Per capirci, sull’analisi storica di Marx c’è poco da obiettare, almeno a mio parere. C’era non sfruttamento bensì ipersfruttamento - e insieme l’impossibilità di emergere dal proprio stato miserabile. E qualcosa doveva pur mettere fine a questa barbarie - per quanto Marx conti dei predecessori, non è proprio originalissimo. Ed è triste constatare come certe aree del Pianeta stiano ancora vivendo quei tempi.

Cosa c’è di sbagliato nel dichiarare che la Natura è quella che è, e che a questo mondo, purtroppo, non siamo tutti ugualmente dotati? Tra l’altro tutto questo non lo abbiamo neanche inventato noi. Ma questo non significa necessariamente, ripeto, lasciare i meno dotati ad arrangiarsi, oppure lasciare che i più dotati opprimano gli altri. Può succedere ed è successo, certo, ma è qui che si deve intervenire, se è vero che fatti non fummo a viver come bruti ecc. ecc.

E l’idea di una redistribuzione delle ricchezze e di una politica sovranazionale intesa a migliorare le condizioni di vita in TUTTO il Pianeta mi trova d’accordo, tra parentesi. In effetti non credo se ne esca sperando sulle capacità del singolo o, peggio ancora, su quella delle multinazionali, a meno che, come vado sempre dicendo, l’iniziativa privata non sia incanalata verso un’azione che contempli sì l’arricchimento del singolo ma che contemporaneamente non consenta questo arricchimento sulle spalle altrui (è possibile? ‘Sostenibile’?).

Le idee di destra sono meno immediate, anche qui mi ripeto: sono più difficili da digerire, soprattutto da parte di chi teme la competizione. Così come sono più facili da far proprie da parte di chi è certo che da questa competizione uscirebbe vincente. O, peggio ancora, da chi si augura nel caso di far parte di una non meglio precisata eletta schiera. E nessuno meglio di me lo può dire, in quanto ho militato in movimenti di destra e ho ben visto le dinamiche di vari ‘superuomini’ o tali autoproclamatisi. Dirò di più, e non è la prima volta: riconosco che in effetti le varie organizzazioni umanitarie sono quasi sempre ispirate da gente ‘di sinistra’, mentre la gente ‘di destra’ si limita alla lotteria di beneficenza o cose simili, fatti episodici che non risolvono una sega. Ma devo anche dire che c’è un problema antico che non ha certo contribuito alla formazione di una vera coscienza sociale in molti militanti della destra: il problema era la sopravvivenza. Tornando ai GRE di cui sopra, per mettere un banchetto in piazza occorreva a momenti piazzarci intorno i cavalli di Frisia. E la Destra era un guazzabuglio, un contenitore di tutto e di più, grazie a quel guitto di Almirante che ad altro non pensava se non a garantirsi un posto in parlamento per sé e per i fedelissimi, e che non si capiva cosa volesse se non fare l’esatto opposto dei comunisti, a costo di uscire in costume da bagno quando nevica. E’ seguito Fini, la brace dopo la padella. La negazione quotidiana, tra l’altro, del concetto di meritocrazia.

Aggiungiamo il fattore umano: certe idee in testa a gente sbagliata sono delle vere e proprie bombe, facilmente degenerano in fanatismo e lo si è visto nella storia; io, dicevo, l’ho visto anche nella cronaca, dato che ci stavo in mezzo. E dico senza riserve, adesso che ho cinquant’anni, che è molto meglio frenare sul nascere certi movimenti perché davvero sono pericolosi.

 

Ma, visto che involontariamente sono finito proprio io, io che dicevo di non volervi finire, sul ‘come funziona’, devo rilevare che anche da altre parti c’è gente che somiglia a bombe a orologeria, forse per certi aspetti peggiore degli ‘altri’ perché ha trovato il modo di nascondere quello che in fondo sono il proprio disadattamento e il proprio livore verso i suoi simili dietro idee di amore, pace e fraternità. Ne è un buon esempio, tanto per citarne uno, un disastrato mentale cui, vedo, al momento è consentito fare i suoi capriccetti in questo Sodalizio - domani chissà, basta una parola mal detta, anzi, anche soltanto male interpretata, e fuggirà maledicendo i cattivi che non lo capiscono, vecchio copione ormai messo mille volte in scena.



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