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General: domanda infantile...?
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De: la boema (Mensaje original) |
Enviado: 16/03/2011 07:16 |
Da qualche tempo, mi frulla in testa la seguente domanda: è vero, che soltanto i bimbi all'asilo non conoscono il significato della parola data, mentono e si inventano le storie, per giustificarsi, quando combinano guai? E non sanno ancora, cos'è la lealtà, non conoscono il significato della parola "amico", come la intendiamo noi adulti? Era tipico sentire i bimbi alla scuola materna, dire: "Oggi ti faccio amico"...e domani? OGGI...E DOMANI?
E' infantile da parte mia, farmi ancora certe domande?
In fondo conosco già la risposta...ma mi andava di condividere.
Magari a qualcuno andrà di parlarne...altrimenti, amen.
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De: Miti |
Enviado: 16/03/2011 15:34 |
Ho trovato qualche amicizia vera nel web, ma poche persone
Nel reale sono stata molto fortunata
Non abusiamo di questo termine: l'amico è qualcosa di raro, qualcuno che ti può dire anche una cosa sgradevole ma per aiutarti a modificarti, l'amico è sempre presente anche quando è lontano km, con l'amico non perdi mai il filo di un discorso anche se non lo vedi per mesi è come non fosse passato un giorno, dell'amico sopporti anche i difetti perchè lui sopporta i tuoi
Scambiare per amicizia un incontro webbatico è sciocco.
Scambiarlo per un nemico soltanto se non condivide le tue idee è altrettanto stupido
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per esempio......io ed hani siamo amici da...anni...
e ci vogliamo tanto bene ..... |
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Prima di tutto vi ringrazio tutti, per vostri interventi.
Quella che ha compreso ai quali rapporti mi riferivo, è Claretta.
Bella definizione, "atteggiamento amichevole"...tutto il post l'ho trovato molto interessante.
Fabrizio, le "amicizie" su facebook non contano nulla, la definizione "amico" usata da fb mi dà molto fastidio. Ma questo è abbastanza ovvio, che non mi stavo riferendo a nulla di simile, come credo tu ben sai.
Vi auguro una buona serata...qui piove a secchiate, mi dispiace per il concerto ad Avigliana del gruppo Lou Dalfin, ma sotto la pioggia battente proprio non mi va di andarci. Peccato però...:((
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De: tosto41 |
Enviado: 16/03/2011 20:29 |
quando si parla di amicizie........è anche difficile capirsi
nella vita reale amici intesi come conoscenti ce ne sono parecchi intimi molto meno ...nelle amicizie intime entrano in campo dei valori che nel virtuale non esistono......
giustamente su facebook un contatto è amico....anche perchè chi ti dice che paolo non è paola o viveversa?
il web è una sorta di frappè di coglioni...cè di tutto.....certo è molto facile cadere in disgrazia
nel senso tu pensi tò guarda ho un amico.....il giorno dopo ti ha venduto come una lattina da riciclare......il web è questo per la maggiore ehh
poi ci sono le eccezioni persone che si conoscono nel web..... e poi si frequentono nel reale.....anche qui nel momento che il web finisce si ha di fatto un'amicizia nel reale.......ma nel web si è perso quell'affiatamento oppure l'opposto che ci faceva divertire.....perchè nel web ci si vuole divertire.........
quindi carissima hany ( a me sei tanto cara) le amicizie del web non contano un accidente di niente.....oggi ci sono e domani no.......magari dopo domani se ne riparla.....
io sò bene quello che vuoi dire hany....e sono ache daccordo con te.....ma accetto e prendo il web per quello che è.......
un bacio sulla guancia sinistra......(sai per il partito) |
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Ricambio con un bacio in fronte, caro tostarello, mio "amico di tastiera" al quale voglio un bene del tutto irragionevole, dato che non ci siamo mai visti in realtà. Un bacio materno, visto che sei ancora "un pischello", come dice il mio Albi...smack! |
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De: Cricri |
Enviado: 17/03/2011 08:28 |
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Lo so che ero andato OT, ma avevo voluto profittare dello spunto offerto dalla Hani.
Tornando al 'topic', qui purtroppo siamo alle solite vecchie storie. Quante pagine non sono state scritte sull'amicizia, sull'amico che tradisce e via dicendo?
Concordo con la locuzione 'atteggiamento amichevole', mi piace. Poi, se FB vuole chiamare tutti 'amici', si accomodi. Credo sia un termine 'promozionale' inteso a valorizzare l'importanza di quel sito coglione, 'parolina magica', subliminale ma poi neanche tanto. Sì, andrebbe meglio 'conoscenti, parenti e amici', ma vedete da soli che non ci sta.
Un signore che stimavo assai, parlando, un giorno buttò lì una frase: 'Gli amici te li fai da giovane', con questo sottintendendo che dopo sono in genere 'compagni di viaggio'. E questo temo sia dannatamente vero, non faccio differenze tra reale e web: anche in quest'ultimo ambito si provano sensazioni di ogni genere nei confronti della 'persona', poco importa se poi, anziché una tranquilla impiegata che sta a duecento chilometri da me e magari chissà un giorno ci incontriamo, è in realtà un Aborigeno australiano un po' burlone. Certo, nulla può sostituire il conoscersi di persona, e mi fanno un po' ridere quelli che mettono su una 'storia d'amore' in messenger che dura anni. Ma anche qui sto uscendo dal seminato.
Quel signore non aveva tutti i torti: gli amici che porto nel cuore sono perlopiù gente che se incontrassi adesso non desterebbe in me alcun interesse, né probabilmente io a loro. Più che di amicizia si direbbe che nel corso dei lustri è nata una specie di parentela, un vincolo insomma che prescinde dalle affinità caratteriali: è un amico, è fatto così e così me lo tengo.
Passiamo alle dolenti note: l'amico si rivela falso e traditore e blablabla. Salvo casi davvero inequivocabili, chi è così sicuro di poter scagliare la prima pietra? E si badi che non sempre si sbaglia per dolo, si sbaglia anche per omissione, perché quel giorno avevamo faccende (nostre) più urgenti da sbrigare e non abbiamo saputo o voluto cogliere la richiesta d'aiuto. E a volte si sbaglia senza saperlo, vale a dire: un nostro atteggiamento che a noi personalmente non darebbe fastidio magari urta l'altro, dato che anche la famosa massima 'Non fare agli altri ecc.' è molto relativa. Conosco gente, diciamo 'amici', che si offendono se non li chiami due volte al giorno, cosa che certo non offenderebbe me. Ma ecco che ho sbagliato e magari ricevo anche un rimbrotto, così, senza colpa alcuna. E gli esempi sarebbero mille.
In conclusione, poi, da che sono al mondo non ho mai sentito una persona che mi dica che ha sbagliato verso un amico: tutti quanti hanno dato, hanno dato, e in cambio non hanno mai chiesto nulla. Al che mi chiedo chi cavolo mai abbia ricevuto se tutti hanno dato... che sia finito tutto tra i beni demaniali? |
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Non sei affatto andato OT, Peter, io volevo sopratutto offrire lo spunto per una discussione interessante, e qui ci stiamo riuscendo.
Quel tuo amico aveva ragione...però come dovrebbero fare chi sono andati vivere lontani dai luoghi d'infanzia? Restare senza legami d'amicizia? A volte, si può avere una fortuna immensa, quella, di incontrare un'anima gemella, intendo amica, anche dopo aver superato la quarantina. Io questa fortuna l'ho avuta, nella vita reale naturalmente.
Certo, se potessi ritrovare la mia più cara amica praghese, che non trovo più dal lontano 1992, sarebbe un miracolo. Ma tutti i tentativi di ritrovarla per adesso sono falliti, anche per quel dannato cambio di cognome quando le donne dalle mie parti si sposano: il cognome di nascita sparisce, e la persona diventa non rintracciabile, quando non si conosce il cognome dell'ultimo marito. Che casino...:((
Nel web si è molto limitati dall'impossibilità di riconoscere il tono della voce, e la mimica facciale dello scrivente. Per questi motivi, non di rado chi non mi conosce "dal vivo", leggendomi mentre discuto su qualche argomento, mi ritiene "arrabbiata"...ma quasi sempre si sbaglia. Scrivendo, trasmetto forse irritazione, in realtà assente: il più delle volte sorrido. Infatti, quando trovo una discussione troppo fastidiosa per i miei gusti, la evito, non commentando affatto.
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...Eh, come si fa? T'attacchi al tram, come dicono a Roma. Se la tua vecchia amica ha cambiato cognome, se non frequenta il web, credo che potresti soltanto incaricare un'agenzia di investigazioni.
Ma io m'ero spinto oltre: chi è che in coscienza può dirsi certo di non aver mai sbagliato con un amico, ossia di non essere stato da questi ritenuto 'traditore'? Per dolo o per omissione, per fraintendimenti, per tutto quello che volete. Ma come siamo stati fraintesi noi può darsi che siamo stati noi, dal canto nostro, a fraintendere il comportamento dell'amico e a bollarlo subito come un falso eccetera. E' un discorso lungo e forse delicato perché costringe a guardarsi dentro col massimo di obiettività ed onestà: ne siamo capaci? |
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Con me sfondi la porta aperta, o Peter. Credo che mi conosci da tempo abbastanza lungo, per sapere, quante volte ho ammesso di aver sbagliato, e che non ho mai negato le mie responsabilità, sopratutto quando riguardano il fraintendimento. Soltanto gli arroganti e presuntuosi si credono sempre dalla parte della ragione, continuando a puntare il ditone contro chiunque, meno contro se stessi. |
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hany mi hai commosso !!!
che dolce creatura che sei.....senti ma me la dai ???? |
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che cosa? l'amicizia su fb? ;)) |
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L'amicizia è una pianta rustica.
Sopravvive alle intemperie, alla siccità, al gelo.
Ma non può essere sempre secco o sempre freddo, altrimenti muore, per quanto rustica possa essere.
Magari dentro di se rimane qualche seme essicato che, se viene reidratato e curato, torna a rinascere.
( Non lo hanno fatto con dei semi di grano risaleti ai tempi degli antichi romani o all'antico Egitto..? )
L'amicizia, quella vera, però, non sopravvive alla mancanza di rispetto dei desideri, dei modi di vivere e del resto del mondo dell'amico.
Ho un caro amico, con un modo di fare insopportabile.
Parla con leggerezza di argomenti intimi che mettono in imbarazzo me è gli altri miei amici.
E' spesso volgare, cosa che da fastidio a me e ad altri miei amici.
Se tu fai bene una cosa, magari hai studiato e hai ricevuto anche premi in quell'ambito, magari è il tuo lavoro, stai certo che lui millanterà la sua superiorità in quel campo. Cercherà, anche arrampicandosi sugli specchi, di dimostrarti e dimostrare ai presenti che lui ne sa molto di più.
Facendo spesso figure ridicole.
Cosa dovrei fare?
Imporlo agli altri miei amici in ogni occasione?
Lasciarlo libero di esprimersi e trattare qualsivoglia argomento anche intimo davanti a me e alle miei figlie?
Lasciarlo discutere per dimostrare la sua millantata superiorità agli amici, che lo conoscono solo in quanto mio amico, creando imbarazzi e tensioni?
Senza discussioni inutili, senza litigare mai, spiegandogli come sono io e quali sono le cose che non sopporto, senza dovergli dire cosa deve o non deve fare, gli ho solo chiesto più o meno velatamente, di non trattare argomenti intimi in mia presenza ( a meno che non si tratti di un problema e non solo di un argomento di conversazione o di battute volgari..), e in presenza delle mie figlie.
Sabato siamo usciti con lui e con altri nostri amici che non si scandallizano ne imbarazzano.
Ieri sera con altri.
Sabato prossimi ne avremo altri a cena, ma lui non è stato invitato.
Non ho un solo amico, anche se non ho a decine..
Tutti meritano lo stesso rispetto che merita lui.
Adoro organizzare cene e serate, ma se la sua presenza dovesse rovinare il clima ogni volta, di certo arriveremmo ai ferri corti.
Capita che lui sia presente a qualche cena di gruppo, ma, in genere, teniamo divise le compagnia.
E lui non si è mai lamentato una sola volta, di non essere invitato tutte le settimane come succede con quasi tutti gli altri amici.
Anche se ci si sente e ci si vede, per svariati motivi, se non giornalmente, più volte a settimana.
Fondamentalmente lui si conosce e sa cosa succede.
Non vuole cambiare, ma non impone la sua presenza in nome di una sua idea d'amicizia.
E ci considera ancora amici come noi consideriamo amico lui.
La tua libertà finisce dove inizia la mia, sempre e comunque.
Se mi imponi delle scelte che io non condivido, se il tuo modo di fare rovina qualcosa che a me piace, ad esempio le cene e i ritrovi con tanti amici e tu pretendi di parteciparvi lo stesso, altrimenti ti arrabbi, non puoi essere mio amico.
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Ovviamente, conoscendolo meglio, ha delle qualità indiscutibili e riesci a comprendere certi suoi atteggiamenti e ad accettarli come parte di qualcosa di comunque prezioso, pur mantenedo la tua idea su di questi. |
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Ah, ecco, draga Draga. Sia benvenuta la tua precisazione, in quanto sia io che forse altri ci stavamo chiedendo semplicemente: 'Ma che ccazzo lo frequenti a ffa'...?'. |
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