oggi, 4 aprile, cara la mia scimmietta perplessa, tu no, ma noi umani festeggiamo san Platone. ehi, non mi guardare così, non dico certo quel Platone dalle spalle quadrate, che non era, e non è un santo, benché meritasse che fosse?!
Ma un Platone turco, ugualmente probo e saggio ma, dalla vita di gran lunga più ricca e avventurosa del Platone greco. E non mi guardare con quest'aria perplessa! Ti sto dicendo il vero!
Dunque, il nostro Platone, da famiglia ricchissima, unico erede, un bel giorno, si vende tutto, licenzia tutti e, accompagnato da un solo servo, pista in lungo e in largo le strade del monno fino all’ingresso d’un convento. Convento allocato nello sperduto territorio der Katakatumba. Lì, prima regala al servo quanto gli era rimasto, compresi i vestiti, e poi, accolto a braccia aperte, imbocca nel convento. Cacchio! ti dico di non guardarmi con quest'aria incredula! Carta canta! e quindi è la pura verità! E dl convento ne è uscito, dopo una vita ricca di millanta traversie, quando si è sentito arrivato alla tappa finale. Allora, schifato del monno di cui era stato scomodo ospite, ha chiesto che venisse scavata una buca e in quella, si è fatto sotterrare. Ancora vivo.
Sur monno coreva er 4 aprile der 901