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General: CARLO ED ALTRI OSPITI
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Respuesta  Mensaje 1 de 15 en el tema 
De: ORANGE1  (Mensaje original) Enviado: 04/05/2011 04:55

 

 

 

 

 

 

E cosa dico, ora a questi ultimi?



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Respuesta  Mensaje 3 de 15 en el tema 
De: ORANGE1 Enviado: 04/05/2011 05:49

 

 

 

E manco passa loro per la testa di schiodarsi!

(Ho pensieri da terrorista!)


Respuesta  Mensaje 4 de 15 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 04/05/2011 05:55
Ma sono api?

Respuesta  Mensaje 5 de 15 en el tema 
De: ORANGE1 Enviado: 04/05/2011 05:58
Api mellifere sciamate da qualche arnia, e che hanno deciso di accasarsi.
Ma forse m'hanno indicato un rimedio!

Respuesta  Mensaje 6 de 15 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 04/05/2011 05:59
Dicono che fanno bene contro i reumatismi... E poi, dai, gli costruisci l'arnia e ti cucchi il miele.

Respuesta  Mensaje 7 de 15 en el tema 
De: Diecimiladraghi Enviado: 04/05/2011 06:31
Noi usiamo la nafta..
Al mattino presto, quando son ancora addormentate e son tutte nel nido le vaporizzi di nafta.
 
( Noi lo facciamo solo quando "nidificano" in luoghi "pericolosi", chessò.. dentro la cassetta della posta, in giardino dove le bimbe giocano, dentro le cabine enel del fotovoltaico, nelle finestre.. è una battaglia continua..:| )

Respuesta  Mensaje 8 de 15 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 04/05/2011 06:43
O Draga, ma da te nidificano le api turbo diesel intercooler?

Respuesta  Mensaje 9 de 15 en el tema 
De: Diecimiladraghi Enviado: 04/05/2011 06:58
niente turbo.. sono (a)spirate.

Respuesta  Mensaje 10 de 15 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 04/05/2011 07:01

Respuesta  Mensaje 11 de 15 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 04/05/2011 07:14



Respuesta  Mensaje 12 de 15 en el tema 
De: botia Enviado: 04/05/2011 07:19
ocio a quel che fai Orange.............che poi t'arriva Schicco e ti masturba la mente
sul fatto che siamo tutti creature della terra

Respuesta  Mensaje 13 de 15 en el tema 
De: ORANGE1 Enviado: 04/05/2011 09:02

La soluzione è Bepe (Pideschì).

Bepe era all’asilo, e già allora non capivo come facesse così bene i disegni; quello che io reputavo miei bei lavori altro non erano che incroci di scarabocchi.

Alle elementari la musica non era cambiata, ma ci accomunava il fatto che preferivamo teppisteggire per le campagne anziché dedicarci all’impegno scolastico.

 

Alle medie non seppe resistere all’ennesima dose di scapaccioni (piatto che ebbi anch’io modo di assaggiare) propinati da un professore di lettere che usava impestare la scolaresca di poesie da studiare a memoria, cosa questa che personalmente m’è sempre stata indigesta. Scapaccioni che lo costrinsero ad abbandonare la scuola in seconda, con l’avallo dei suoi, visto com’era tornato a casa.

Finite le belle giornate di pesca nella roggia, con una rete costruita da assi, bastoni e maglia stretta di  fil di ferro fine, chiesta in prestito a finestre, dove veniva usata come zanzariera.

Il marchingegno  pesava una decina di chili, e passavamo tutto  il pomeriggio per riuscire a prendere qualche quintale di larve di libellula e pochi etti di pesce.

Che comunque ci faceva orgogliosi alla sera, quando il frutto del nostro lavoro rendeva squisita una frittata.

 

Punto. Ci siamo persi, come accade quando si viene trasportati dal vento del tempo.

 

Allora: quelle api, pur utili e nobili animaletti, ai quali noi umani rubiamo lavoro, fatica e sostanze, hanno il difetto, che a loro comunque costa carissimo, di essere un tantino irascibili se qualcuno interferisce, pur inconsapevolmente, nella loro attività.

Pur capendo, non potevo pensare di averne qualche migliaio in giardino, ed ero deciso al’estrema soluzione.

 

Ma…

Ma parlando con un mio vicino, seppi di Bepe.

Bepe che è anche apicoltore.

Un colpo di telefono ed è arrivato con l’armamentario del caso.

E gli operosi imenotteri sono stati messi in un battibaleno in un’arnia, pronti per essere sfruttati.

 

La nostra roggia è diventata una specie di pattumiera, ora.

I nostri campi sono diventati autostrada e centro logistico.

 

I capelli radi e grigi.

Gli occhi un po’ stanchi.

Il tempo ci ha portato via molto, lasciandoci solo ricordi senza colore.

 


Respuesta  Mensaje 14 de 15 en el tema 
De: Diecimiladraghi Enviado: 04/05/2011 09:12
I tuoi racconti acquerellati han bellissimi colori.

Respuesta  Mensaje 15 de 15 en el tema 
De: fabricito Enviado: 04/05/2011 10:55
Ma allora non è vero che le api sono in via di estinzione?
 
Avevo letto tempo fa di morie bibliche di api, di impollinazione a rischio (con tutto ciò che ne consegue in agricoltura)...  e invece Orange ne scopre un favo addirittura a domicilio.
 
Chi ci capisce è bravo.

Respuesta  Mensaje 16 de 15 en el tema 
De: Claretta Enviado: 04/05/2011 12:50
per 13 anni ho avuto le arnie in fondo al giardino,ma aldilà salla rete di confine
 
e ogni anno a maggio c'erano le migrazini degli sciami che si attestavano sui
rami della betulla davanti alla finestra della mia camera da letto, in attesa che
le esploratrici facessero il loro lavoro, riportando le informazioni alla regina
 
ricordo (e come potrei dimenicarlo?) quella prima volta che io, donna di città,
mi sono trovata a vivere quell'evento
 
BIBLICO era il termine che mi veniva alla mente, immersa nel ronzio di decine
di migliaia di api mentre ero sul balcone, a mezzo metro dai rami che avevano
scelto come punto di appoggio
 
girandomi per rientrare e chiudere la finestra mi sono resa conto che la specchiera
era ricoperta da un pulviscolo di miele
 
imparai solo in seguito che ogni ape si immerge nel miele, prima di partire per la sciamatura
e che quindi quello che era arrivato sulla mia specchiera proveniva dalla vibrazione delle
loro ali
 
quante cose dovevo ancora imparare sulle mie industriose vicine di casa !
 
avevamo il numero di telefono del proprietario delle arnie, che ci aveva pregato di avvertirlo
immediatamente che stava avvenendo la sciamatura, perchè bisogna arrivare a raccogliere
il grappolo di api prima che le esploratrici diano le informazioni per lo spostamento, altrimenti
il grappolo si scinde e le api si incattiviscono nella difesa della regina, rendendo molto
difficoltosa la cattura e molto pericoloso essere nelle vicinanze senza un equipaggiamento 
adeguato
 
e infatti l'unica volta che, per una serie di circostanze, passarono tre giorni prima che arrivasse
l'apicoltore con il figlio quattordicenne, lo sciame si scisse e il ragazzo ricevette talmente tante
punture che malgrado un immediato ricovero in ospedale la prognosi rimase grave per diversi
giorni
 
però ormai avevo imparato a convivere con le arnie, e le api continuarono ad essermi simpatiche
 
quelle che invece non mi divennero simpatiche mai erano le "vespe delle foglie" che facevano il
nido tra le foglie secche, sotto ola finestra della cucina, per quanto stessimo attenti a tenere
spazzato quell'angolo loro trovavano sempre abbastanza foglie per nascondersi vigliaccamente
lì sotto ed arrivare sul tavolo mentre mangiavamo
 
in effetti tra api, ricci, topolini, lucerstole e serpentelli innocui, ma sempre serpentelli, anche mille
metri quadri di giardino, con il pesco, i fichi, i lamponi e i noccioli, oltra al salice, all'abete e alle
betulle, diventa una spece di jungla alla Salgari per la gente di città  
 
anche se di esperienze campagnole ne avevamo fatte parecchie durante l'infanzia e l'adolescenza
quel giardino non asomigliava per niente agli ordinati frutteti e agli estesi campi coltivati dei nostri
ricordi, era un selvaggio piccolo Eden, dotato di vita propria, e noi eravamo gli intrusi
 
ma lo rimpiango da quando mi sono trasferita in un condominio che è una palazzina di otto appartamenti,
con 10 mila metri quadrati di giardino curato da giardinieri esageratamente costosi, rumorosi e spietati
con i loro macchinari che amputano gli alberi , irregimentano i cespugli e se ne fregano dei tempi di
fioritura
 
un giardino di plastica sembra
 
pochi uccelli, che non ritrovano i loro nidi, rarissime lucertole, niente serpentelli, niente ricci, niente api,
niente vespe, niente topolini
 
solo zanzare e pappataci, che resistono alle pestifere, rumorose e puzzolenti disinfestazioni
 
tanto da rendere un incubo l'arrivo della estate, purtroppo !


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