Me ne sto lì seduto e assente, con un cappello sulla fronte e cose strane che mi passan per la mente avrei una voglia di gridare, ma non capisco a quale scopo poi d'improvviso piango un poco e rido quasi fosse un gioco Se sento voci, non rispondo / Io vivo in uno strano mondo Dove ci son pochi problemi / Dove la gente non ha schemi Non ho futuro, né presente, e vivo adesso eternamente il mio passato é ormai per me, distante ma ho tutto quello che mi serve, nemmeno il mare nel suo scrigno ha quelle cose che io sogno, e non capisco perché piango Non so che cosa sia l'amore / E non conosco il batticuore per me la donna rappresenta / Chi mi accudisce e mi sostenta Ma ogni tanto sento che, gli artigli neri della notte mi fanno fare azioni, non esatte d'un tratto sento quella voce, e qui incomincia la mia croce vorrei scordare e ricordare, la mente mia sta per scoppiare E spacco tutto quel che trovo / Ed a finirla poi ci provo Tanto per me non c'è speranza / Di uscire mai da questa stanza Sopra un lettino cigolante, in questo posto allucinante io cerco spesso di volare, nel cielo non so che male posso fare, se cerco solo di volare io non capisco i miei guardiani, perché mi legano le mani E a tutti i costi voglion che / Indossi un camice per me Le braccia indietro forte spingo / E a questo punto sempre piango Mio Dio che grande confusione, e che magnifica visione un'ombra chiara mi attraversa, la mente le mani forte adesso mordo e per un attimo ricordo che un tempo forse non lontano, qualcuno mi diceva: 't'amo' In un addio svanì la voce / Scese nell'animo una pace Ed è così che da quel dì / Io son seduto e fermo qui
Spalle al muro, Quando gli anni, son fucili contro, Qualche piega, sulla pelle tua, I pensieri tolgono, il posto alle parole, Sguardi bassi alla paura, di ritrovarsi soli. E la curva dei tuoi giorni, non è più in salita, Scendi piano, dai ricordi in giù, Lasceranno che i tuoi passi, sembrino più lenti, Disperatamente al margine, di tutte le correnti. Vecchio, Diranno che sei vecchio, Con tutta quella forza che c'è in te, Vecchio Quando non è finita, hai ancora tanta vita, E l'anima la grida e tu lo sai che c'è. Ma se Vecchio, Ti chiameranno vecchio, E tutta la tua rabbia viene su, Vecchio, si, Con quello che hai da dire, Ma vali quattro lire, dovresti già morire, Tempo non c'è ne più, Non te ne danno più …! E ogni male fa più male, Tu risparmia il fiato, Prendi presto, tutto quel che vuoi, E faranno in modo, che il tuo viso, sembri stanco, Inesorabilmente più appannato, per ogni pelo bianco. Vecchio. Vecchio. ………….. Vecchio…!!! Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore, Anche se hai tanto amore, da dare a chi vuoi tu! Ma sei vecchio. Insulteranno Vecchio Con tutto quella smania che sai tu, Vecchio, si… E sei tagliato fuori, Quelle tue convinzioni, le nuove sono migliori, Le tue non vanno più, Ragione non hai più. ………………….. Vecchio si … Con tanto che faresti, adesso che potresti non cedi perché esisti, perché respiri tu
se vi dico che siete dei poveri stronzi mi credete?
Si, mi dovete credere! Perché Tebro sulle cose serie non scherza.
E sulle malattie mentali, davvero non ci si può scherzare sopra. e men che meno augurarle.
Ecco perché, con convinzione vi dico:
stronzi! Siete na mandra di stronzi!
per quanto riguarda il testo, non ho altro da dire che, non essendo una poesia, non ci metto bocca.
E non ce l'avrei messa neanche se era una poesia. (perchè io sono un accanito giocatore di scacchi) Ecco perché, chi l'ha mandata in onda, credendo di poterci scherzare sopra, è un emerito stronzo.
tosto, tu sei un poverello (bannatore) che conti come un doppio niente, quindi, sei assolto.
Tebro, siamo seri una volta: quando ti consiglio rigorose cure mentali io mica scherzo.
E non è che qua nessuno auguri malattie mentali a nessun altro: semplicemente, si tiene conto della situazione, della tua situazione; se ne prende atto.
peter, te l'ho detto mille volte, davvero mi fai pena! una grande pena. Tu sei una persona incattivita per colpa della tua infelicità.
E la tua infelicità deriva dal fatto che sai benissimo che come uomo, non vali un cazzo. come uomo sei solo un misero ometto. e questo, ripeto, ti rende una persona infelice e l'infelicità, ripeto, ti rende una persona incattivita.
quindi te-la-devi-solo-pijà-inderculo.
tosto, mi dispiace che vai a ruota co sto poveraccio! come mi dispiace che nessuno, e nessuna, gli abbia detto: peter, sei uno stronzo e fai schifo a postare quel testo e coinvolgere Tebro.
Ma non mi meraviglio. Mi meraviglierei se ci fosse stato qualcuno che davvero, dopo aver letto, gli avesse detto: peter, sei un emerito stronzo.
va bè tebro, come ti pare a te.....cmq ricordati che chi ha un'idea diversa dalla tua non può essere uno stronzo, per due ovvi motivi, perchè è diverso perchè sei te, daltronde tu ne hai dette tante, ma tante che ovviamente ogni tanto qualcuno ti risponde, oppure come il peter si interessa a ta, tutta via mi pareva strano che tu non intervenivi, certo potevi avere più classe e meno vocaboli da becero, ma vabbè come ti pare a te.......