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Reply  Message 1 of 4 on the subject 
From: Massimo Doriani  (Original message) Sent: 31/05/2011 16:16

L'AMACA

Ho visto le due Milano in piazza Duomo, giovedì il concerto per la Moratti, venerdì quello per Pisapia. A parte la schiacciante differenza quantitativa (gran vuoto giovedì, gran pieno venerdì) faceva riflettere una differenza qualitativa davvero cruciale: tutti gratis, compresi gli artisti, per la sinistra, tutti scritturati, compresa una parte del pubblico, per la destra. Ho seguito con i miei occhi due o trecento ragazzini in maglietta bianca smistati nella piazza semivuota da un paio di reclutatori, come si fa al cinema per le scene di massa. Non erano cittadini in piazza, erano un cast. Rispettabile, come chiunque lavori per la pagnotta. Ma pur sempre un cast. L'antitesi tra gratuità e interesse economico è uno dei grandi discrimini non solo della politica, ma della vita umana. E la gratuità, che è stata negli ultimi decenni un concetto molto appannato, in questa campagna elettorale è riemersa, carsicamente, con la freschezza di un torrente. Lo sapeva la marea di ragazzi in piazza per Pisapia, felici di non avere un prezzo. La inaudita disparità economica tra i due candidati è servita, alla fine, solo a centuplicare il valore e il peso della campagna "povera" di Pisapia. Poi nelle urne, si sa, valgono anche altre logiche, e andrà come deve andare. Ma che la politica non è una convention, che una città non è un'azienda, che i soldi non bastano a sedurre il mondo, questa è una vittoria già acquisita.

- MICHELE SERRA
 


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Reply  Message 2 of 4 on the subject 
From: Peterpan® Sent: 31/05/2011 16:27
Di' a Michele Serra, che peraltro apprezzo fin dai tempi di Cuore, che se è per questo, il giorno della dichiarazione di guerra, a sentire Mussolini e ad osannarlo c'era ben più gente che dalla Moratti e da Pisapia. Cosa voleva dimostrare con questo? E poi si sa che la sinistra è più piazzarola, lo è sempre stata. Facili slogan, alla portata di tutti, e poi la moda ormai dilagante dell'antiberlusconismo... ingredienti infallibili. Come cazzo fai a frequentare una comitiva di pischelli, come anche un salotto intellettuale, se prima non tiri quattro 'porchi' verso Berluzzo come saluto ai presenti? '...quando è moda è moda...', cantava un Gaber sicuramente non di simpatie pidielline.

Reply  Message 3 of 4 on the subject 
From: Claretta Sent: 31/05/2011 17:30
purtroppo però è vero che il pdl compone dei cast per ogni evento politico
 
anche il volantinaggio non è spontaneo, nè gratuito, anche per quello il Pdl
si rivolge alle agenzie che pagano a ore il personale addetto alla distribuzione
di materiale cartaceo
 
non c'è vera militanza, si affittano negozi da usare come sedi per il solo spazio
della campagna elettorale
 
in pratica il partito non esiste, esiste il berlusconismo come club dei "moderati",
funziona nel limite in cui funziona il riconoscersi nel personaggio leader della
riscossa di quella che era solo una maggioranza silenziosa e rassegnata al
silenzio
 
ma sono passati 18 anni da quando Berlusconi è "sceso in campo" e l'entusiasmo
si è affievolito, il ricordo della rassegnazione al silenzio è divenuto meno bruciante,
la figura del leader è divenuta meno credibile, pur rimanendo necessaria 
 
in pratica si torna al lasciar fare, al non impegnarsi, al non metterci la faccia che è
caratteristico della maggioranza silenziosa
 
Berlusconi ha il torto di non avere fatto un partito, di non avere dato autentica
consapevolezza di sè a quella maggioranza, ma non è un politico, ed è incapace di
programmare a lungo termine, di pensare al dopo e all'oltre,e anche questa è una
caratteristica che lo accomuna alla maggioranza silenziosa
 
così però lui passa e rimangono solo le macerie di quello che fu il partito dei moderati
 

Reply  Message 4 of 4 on the subject 
From: Claretta Sent: 31/05/2011 17:33
correggo : di quello che avrebbe potuto essere il partito dei
moderati, ma che partito non lo è stato mai


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