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General: PARLARE E RAZZOLARE
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Respuesta  Mensaje 1 de 15 en el tema 
De: ORANGE1  (Mensaje original) Enviado: 03/06/2011 09:36

C

'era un tempo, non troppo lontano, in cui Pier Luigi Bersani si era trasformato nel paladino delle liberalizzazioni, nel teorico del nuovo mercato e della competizione. Tra 2006 e 2008, da ministro dello Sviluppo economico per il secondo governo Prodi, l'attuale segretario del Pd si era esibito, per esempio, in riforme spericolate su banche, farmaci da banco e taxi, non senza polemiche. Più che da ministro, Bersani ha sempre preferito ragionare da amministratore locale, attento cioè agli equilibri (e le esigenze) di tutte le parti in causa. Non solo i cittadini, dunque, ma anche aziende, fossero esse municipalizzate o private. Anche nella rossa Emilia, dove spesso potere politico e potere economico vanno a braccetto, se non addirittura sotto la stessa giacca. E così non deve stupire che nel settembre 2008, ormai ex ministro, il buon Pier Luigi fosse intervenuto a Carpi, un tiro di schioppo da Reggio Emilia, per sostenere la campagna del Pd locale a favore di una privatizzazione un po' particolare: quella dell'acqua. Ricapitolando: nel 2008 Pd e Bersani favorevoli alla privatizzazione dell'acqua, a Carpi, perché, ricordava il segretario, "un conto sono le infrastrutture, che devono essere pubbliche, e un conto la gestione delle stesse, che possono, anzi devono andare a chi le sa utilizzare al meglio". E chi le sa utilizzare al meglio, sottolineava Bersani, sono i privati perché "più specializzati". La posizione non è da poco e infatti aveva creato molti malumori negli attivisti del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, da sempre ultra-sostenitore dell'acqua pubblica. Nel video che potete vedere su LiberoTv, Bersani spiega con eloquio pacato (a tratti soporifero) perché restare legati al passato (cioè al pubblico) sia deleterio.

 

 

 
(Neinte di nuovo sotto il sole...)


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Respuesta  Mensaje 3 de 15 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 03/06/2011 09:44
...Eh, hai detto bene: anche in Emilia il pubblico coincide con il privato e il privato con il pubblico. Là si veste di rosso, ma sono bazzecole: quando conviene a taluni gruppi conviene e basta.
La storia dei farmaci da banco, poi, si mormora sia stata una mossa per aprire minifarmacie all'interno dei supermercati COOP, ma sono chiacchiere.

Respuesta  Mensaje 4 de 15 en el tema 
De: kaby45 Enviado: 03/06/2011 10:41
Ma.. in fin dei conti che cosa vogliono privatizzare; l'acqua o le tubature che portano l'acqua??
( non ci ho ancora capito un cavolo di questa storia!)

Respuesta  Mensaje 5 de 15 en el tema 
De: Claretta Enviado: 03/06/2011 12:32
L'articolo 15, intanto, rende obbligatorio il ricorso alla gare per la concessione della gestione dei servizi pubblici locali (oltre all'acqua, ci sono anche rifiuti e trasporto pubblico locale). L’unica alternativa possibile è l’affidamento a società per azioni “miste” tra pubblico e privato, ma la legge impone un tetto massimo del 30% alla partecipazione degli enti locali al capitale societario.
Un altro comma dell'articolo 15, spezza le gambe a tutte le gestioni in house (ovvero gli affidamenti diretti a società per azioni a totale controllo pubblico), 58 ad oggi in Italia. Dovranno cessare per decreto alla data del 31 dicembre 2011.
Fin qui il testo di legge, che incontra il sostegno di maggioranza e opposizione. Poche le voci fuori dal coro, come quella del senatore del Pd Luigi Zanda, che nel suo intervento in aula ha motivato così la sua contrarietà al provvedimento: “Ritengo grave un principio generale come quello che questa disposizione introduce nel nostro ordinamento, ossia la liberalizzazione e sostanziale privatizzazione della gestione dell'acqua in assenza di un sistema di garanzia indipendente e adeguato. Presidente, il nostro Paese ha subito gravi conseguenze per privatizzazioni e liberalizzazioni fatte in modo affrettato e gestite in modo quanto meno discutibile. Paghiamo ancora la privatizzazione delle autostrade con aumenti di tariffe assolutamente sproporzionati e assenza totale di investimenti”.

Respuesta  Mensaje 6 de 15 en el tema 
De: Claretta Enviado: 03/06/2011 13:02
"in ottemperanza alle direttive comunitarie sulla libedra concorrenza"
 
ma il sindaco di Bari ex magistrato ed ex senatore PD sostiene che
l'acqua come bene comune non può essere soggetta alle regole di
mercato e ha deciso di ripubblicizzarla, cioè il Municipio si ricompra
le quote societarie
 
altri sindaci siciliani e pugliesi stanno facendo altrettanto, vedremo
come reagirà Bruxelles
 
ma il referendum riguarda il controllo sulle tariffe, in pratica non
riconoscendo il diritto al profitto sugli investimenti i prezzi vengono
calmierati
 
però rimane valida la vendita della gestione ai privati, solo che in
questo modo sarà difficile che si facciano grandi investimenti per
sistemare la rete idrica
 




Respuesta  Mensaje 7 de 15 en el tema 
De: Claretta Enviado: 03/06/2011 13:11
in effetti il primo quesito vuole abrogare in blocco tutta la legge che
riguarda le disposizioni comunitarie, però io vorrò vedere COME
sarà possibile evitare le sanzioni
 

 

Respuesta  Mensaje 8 de 15 en el tema 
De: Claretta Enviado: 03/06/2011 13:12

Primo quesito (Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione):

Volete Voi che sia abrogato l’art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e finanza la perequazione tributaria”, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, e dall’art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea”, convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?


Respuesta  Mensaje 9 de 15 en el tema 
De: Massimo Doriani Enviado: 03/06/2011 13:24
Le privatizzazioni sono state emerite truffe ai danno degli utenti, in quanto che le tariffe come ovvio si sono alzate in modo esponenziale. L'acqua, la luce , il gas costano..è chiaro che chi le produce ci deve guadagnare. E naturalmente ci vuole guadagnare il piu possibile. E non parlarmi di concorrenza: i privati sono specializzati per creare cartelli al rialzo, lo sia meglio di me. L'acqua cosiddetta del Sindaco era l'inica cosa che non sia stata ancora scippata all'ente pubblico. Vogliamo farci rapinare anche quella?

Respuesta  Mensaje 10 de 15 en el tema 
De: ORANGE1 Enviado: 03/06/2011 13:45
Si potrebbe obiettare, DorianOne, che la cosa pubblica talvolta, molto talvolta, viene gestita con superficialità, allegria ed incuria, dato che alla fine i risultati non si pagheranno sulle bollette, ma su altre voci, con tiramenti di tasche agli utenti.
 
Si potrebbero obiettare tante cose sul pubblico e sugli spechi pubblici, gestiti da seri professionisti sempre attenti ai loro diritti e talvolta, anche in questo caso molto talvolta, un attimino distratti sui loro doveri.
 
Saranno pur gesioni non a scopo di lucro, ma sicuralmente talvolta (come sopra), di certo a scopo di spreco.

Respuesta  Mensaje 11 de 15 en el tema 
De: fabricito Enviado: 03/06/2011 14:27
Ho letto che in Francia, dove ci avevano preceduto nella privatizzazione dei servizi tipici delle municipalizzate (acqua, gas, trasporti ecc.), molti comuni hanno fatto marcia indietro, ripubblicizzando queste società, essendosi assistito soltanto ad aumenti generalizzati delle tariffe in assenza di miglioramenti sostanziali dei servizi erogati ai cittadini (chiedo scusa, alla "clientela").
 
Non sarebbe la prima volta, comunque, che la Francia se ne fotte di Bruxelles e dei vincoli comunitari (vedi la pratica impossibilità di scalate alle spa francesi quotate in Borsa, un barba al principio della libera circolazione dei capitali).
 
Noi probabilmente soffriamo di qualche complesso di inferiorità, non siamo quasi mai capaci di alzare la voce in sede europea e di far valere le nostre spesso buone ragioni.

Respuesta  Mensaje 12 de 15 en el tema 
De: Massimo Doriani Enviado: 03/06/2011 14:58

Respuesta  Mensaje 13 de 15 en el tema 
De: ORANGE1 Enviado: 03/06/2011 15:05
C'è da dire che in Francia il settore pubblico è di regola una cosa un po' più seria di quello italiano, e i dipendenti pubblici non ritengono la loro mansione di solito come un diritto allo stipendio e/o altri diritti vari.
 
Diciamo che se talvolta i cugini d'oltralpe se ne fottono allegramente dei regolamenti comunitari, tanti nostri concittadini li rispettano un po' a modo loro, generando spesso imbrogli et similia.
 
 
 

Respuesta  Mensaje 14 de 15 en el tema 
De: fabricito Enviado: 03/06/2011 15:22
e lo so, tutto in Francia è più serio, noi siamo il paese di Pulcinella...

Respuesta  Mensaje 15 de 15 en el tema 
De: la boema Enviado: 03/06/2011 16:18
Quoto Fabrizio, a malincuore perchè sarebbe bello che non avessero ragione, lui e Massimo...ma purtroppo, hanno ragione sì...

Respuesta  Mensaje 16 de 15 en el tema 
De: Claretta Enviado: 03/06/2011 16:39
sulla privatizzazione delle municipalizzate era in corso il dibattito
già nel 1997
 
mi pare che la prima legge a favore delle privatizzazioni annia la
firma dell'allora ministro Antonio Di Pietro
 
quindi il discorso di Bersani era coerente alla linea che già allora
aveva la sx
 
"vendiamo la gestione della rete, non l'acqua"
 
in pratica la tariffa riguarda il servizio, non l'acqua, riguarda cioè il
costo del trasporto dell'acqua fino ai rubinetti, suddiviso per litri
erogati
 
ma l'acqua in ogni caso rimane bene comune, è il servizio che ora
è pubblico quello che, secondo le direttive comunitarie, deve seguire
le regole commerciali del libero mercato
 
logica vorrebbe che il servizio venisse assegnato al miglior offerente,
cioè a quello che dà maggiori garanzie qualitative e di affidabilità,
solo che in realtà sappiamo benissimo che ad aggiudicarsi i servizi
sono sempre i soliti amici degli amici
 
vedasi appunto autostrade, ma anche le ferrovie o la rete telefonica
monopolio Telecom
 
però c'è un fatto importante : già nella legge firmata da Di Pietro è
stato imposto che le tariffe NON POSSONO venire aumentate oltre
il 5% annuo e questo limite è rimasto intatto anche nella legge che
si vuole abrogare
 
e allora in cosa consiste il senso del referendum, se non contesta
la privatizzazione del servizio  ?
 
il senso è ideologico, rientra nella negazione del diritto al profitto d'impresa
 
in pratica al privato verebbe riconosciuta solo la possibilità di
coprire il puro costo degli investimenti
 
e...nessun privato è disposto a investire con un profitto pari a zero
 
il che non significa che non ci saranno privatizzazioni, significa
solo che ci saranno senza investimenti, che cioè la disastrata rete
idrica rimarrà quella che è fino all'inevitabile decadimento totale
 



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