dipende orange
i batteri generalmente non resistono ad esposizione a temperature elevate per periodi di tempo prolungate
in generale si considera ke 40 minuti a 130° costanti abbattono la carica batterica di circa il 99%
la cottura pone problemi differenti in quanto raramente si raggiungono temperature omogeneamente elevate in ogni punto dell'alimento (mi insegni ke un conto è cuocere una fettina altro un polpettone, per dire) quindi, almeno in teoria, durante i normali processi di cottura è teoricamente possibile, specie per cotture a bagnomaria, mettiamo, ke le temperature raggiunte ed i tempi di mantenimento delle temperature non siano soddisfacenti a sterilizzare il cibo
ke infatti sterile non è e non serve ke sia
aggiungi ke lr temperature ke uccidono i batteri spesso non sono sufficienti a degradare eventuale tossine, un esempio per tutti il clostridium botulino ke viene sterminato in poki minuti a 100 gradi ma la cui tossina denatura a temperature ben superiori, ecco perkè rimane la tossina in alcuni cibi teoricamente pastorizzati
ma più in generale questo non è certamente un problema, la mania di sterilizzare l'ambiente ed il cibo lavandolo con amukine varie è solo una robaccia commerciale di recente invenzione. del tutto inutile ed in teoria potenzialmente pericolosa dal momento ke eliminando lecarike batterike minime cui siamo perennemente espsoti potrebbe abbattere le difese immunitaria facendo si ke la prima esposizione ad una carica minima di un abtterio lievemente patogeno possa divenire addirittura letale
quindi vai tranquillo e continua a fare come hai sempre fatto, se tuo figlio o tuo nipote si rotola nel fango lavalo con acqua e sapone ke il genere umano si sarebbe estinto da millenni se questi fossero stati davvero comportamenti pericolosi