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General: Federalismo de voantri
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E' questo il vostro federalismo, phratelli leghisti?
8 giugno 2011
Addizionali comunali e imposte Rca delle province: al via la fase operativa del federalismo fiscale
Le disposizioni concernenti il federalismo fiscale, a partire dal mese corrente, sono entrate nella fase attuativa: in particolare, a partire dal 3 e dal 7 giugno, le province e i comuni possono approvare, rispettivamente, l’aumento dell’imposta sulle Rca a favore delle province e l’istituzione o la modificazione delle aliquote delle addizionali comunali Irpef.
Di seguito esponiamo i punti principali delle disposizioni riguardanti il federalismo fiscale in relazione a tali imposte.
Addizionale comunale Irpef: dallo scorso 7 giugno e fino al prossimo 30 giugno i comuni potranno “ritoccare”, per effetto della graduale cessazione della sospensione del potere, l’addizionale comunale Irpef. Secondo quanto stabilito dalla risoluzione n. 1/DF del 02.05.2011, infatti, tutti i comuni interessati al parziale sblocco del potere di deliberare l'aumento o l'istituzione dell'addizionale Irpef possono esercitare tale facoltà solo a partire dal 7 giugno 2011. Come noto, la possibilità da parte dei comuni di istituire o modificare l’aliquota Irpef scatta con il d.lgs. n. 23/2011 in materia di federalismo fiscale municipale, che ha previsto la graduale cessazione della sospensione del potere dei comuni di istituire o di aumentare la predetta addizionale, rimuovendo il blocco introdotto: ► con il dl 93/2008; ► dall'art. 1, comma 123, della legge 220/2010. In particolare, l'articolo 5 del d.lgs. n. 23/2011 ha subordinato lo sblocco delle addizionali a un regolamento che il Governo avrebbe dovuto adottare entro il 6 giugno scorso. Dato che tale provvedimento non è mai stato emanato è possibile applicare le disposizioni in materia di sblocco previste dalla seconda parte dello stesso articolo. Secondo quanto previsto dall’articolo 5, infatti, nel caso di mancata emanazione del decreto i comuni possono esercitare la facoltà di aumentare l’aliquota qualora: ► questa non sia stata istituita dal comune; ► questa sia stata istituita in misura inferiore allo 0,4%. Gli aumenti potranno essere effettuati secondo le seguenti modalità: ► l’aumento dell’aliquota non può essere superiore allo 0,2% annuo; ► l’aliquota non può superare lo 0,4% per i primi due anni. La competenza in materia di aumento o dell’istituzione dell’addizionale comunale spetta ai consigli comunali, i quali dovranno deliberare un apposito regolamento – prima dell’approvazione del bilancio di previsione - che sarà efficace dalla data di pubblicazione sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze (www.finanze.gov.it). Di conseguenza i comuni che modificheranno tale tributo dovranno procedere entro il prossimo 30.06.2011, a emanare l’apposito regolamento e procedere alla pubblicazione dello stesso sul sito ministeriale. Qualora un comune abbia già approvato il preventivo senza tenere conto del ritocco dell'addizionale Irpef, potrà comunque procedere alla modifica dell’aliquota ma dovrà modificare il bilancio appostandovi la maggiore entrata e riconsiderando la previsione delle spese. A tal proposito il Ministero delle Finanze, con una recente risoluzione, ha chiarito che è sufficiente la sola variazione del bilancio già approvato senza che sia necessario procedere alla riapprovazione integrale di un nuovo preventivo. Ricordiamo, infine, che secondo quanto previsto dal D.lgs. n. 23/2011 dal 2014 sarà istituita l’imposta municipale propria che sostituisce, per la componente immobiliare: ► l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati; ► l’imposta comunale sugli immobili. Tale imposta, che ha per base imponibile il valore dell’immobile determinato ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, richiede imprescindibilmente il possesso di immobili diversi dall’abitazione principale e, pertanto, non si applica al possesso dell’abitazione principale ed alle pertinenze della stessa. In particolare, non si applica all'abitazione principale e sue pertinenze, classificate nelle categorie catastali C/2 (magazzini, cantine, soffitte), C/6 (stalle, scuderie, rimesse, autorimesse) e C/7 (tettoie, posti auto su aree private, posti auto coperti), ed è limitata a una sola unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate. La norma precisa che l'esclusione dall'imposta non si applica alle unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi eminenti). I soggetti passivi dell’imposta municipale propria sono il proprietario di immobili, inclusi i terreni e le aree edificabili, a qualsiasi uso destinati, ivi compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l’attività dell’impresa, ovvero il titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi. Nel caso di concessione di aree demaniali, soggetto passivo è il concessionario.
Aliquote Rca a favore delle province: dallo scorso 03.06.2011, per effetto del decreto del Direttore delle finanze prot. n. 10912, del 03.06.2011 le deliberazioni della giunte provinciali che variano l'aliquota d’imposta sulla responsabilità civile auto, possono essere pubblicate sul sito internet del ministero delle finanze e diventeranno operative a partire dal primo giorno del secondo mese successivo a quello della loro pubblicazione. Il decreto che, di fatto, ha “sbloccato” le modifiche all’aliquota d’imposta sui premi delle Rca è stato previsto dall’articolo 17 comma 2 del D.Lgs. n. 68/2011 il quale, nel prevedere la facoltà in capo ai alle province di aumentare o diminuire l’aliquota d’imposta in misura non superiore al 3,5% (partendo da una base di 12,5%), ha previsto, entro il brevissimo termine di 7 giorni dalla sua entrata in vigore, l’emanazione di un decreto dirigenziale che indichi le concrete modalità di pubblicazione delle delibere sia di aumento che di diminuzione. Il decreto sostanzialmente ha stabilito che le deliberazioni delle province devono essere inviate: ► alla casella di posta certificata dff.delibererca@pce.finanze.it; ► nel caso in cui la provincia non disponga di posta certificata, l'invio può essere effettuato alla casella di posta funzionale df.dff.delibererca@finanze.it. In ogni caso, secondo quanto stabilito dal decreto, il Ministero dell’economia e delle Finanze deve provvedere entro sette giorni lavorativi alla loro pubblicazione sul sito. Per quanto concerne, invece, l'Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) il D.lgs. n. 68/11 prevede due fasi: ► fase I - immediata soppressione della più favorevole tariffa fissa (per gli atti soggetti a Iva): tale fase verrà resa operativa attraverso un Decreto del ministero dell’Economia che, secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 68/2011, deve essere adottato entro il prossimo 26.06.2011; ► fase II - riordino complessivo delle tariffe che tenga conto del grado di inquinamento del veicolo: da realizzarsi attraverso la legge di stabilità
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dovresti andare a vedere come funzionano le cinque regioni autonome,
per farti una idea di come dovrebbe essere l'autonomia applicata a
tutte le regioni
il principio base è che le tasse devono rimanere sul territorio che le
produce, salvo le quote che vanno allo stato e al fondo di solidarietà
così funziona il federalismo in Germania e ogni anno i lander discutonosulle quote da versare, soprattutto su quelle che vanno
al fondo di solidarietà per i lander non autosufficienti
le Addizionali, quando vengono messe, sono tasse di scopo, per
fare fronte ad eventi imprevisti o ad ampliamenti di programma, e
rimangono interamente sul territorio, d'altra parte è solo il
territorio che può decidere quando e in che misura applicarle
sono gli amministratori locali che se ne assumono la responsabilità,
e se i cittadini tassati sono scontenti di loro non li rieleggono
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qual'è il problema da noi ?
il problema è che da noi non si è ancora deciso QUANTO va versato
allo stato e al fondo di solidarietà
tutto è ancora centralizzato, perfino quali possono essere le
percentuali che il territorio può incassare dalle addizionali
ma soprattutto è centralizzato il patto di stabilità, che impedisce
ai comuni "virtuosi" di spendere i soldi che hanno messo da parte
per fare fronte alle spese in programma
quindi devono ricorrere alla addizionali, per avere i soldi necessari
a sistemare i semafori, rifare il tetto delle scuole, o avere un nuovo
asilo nido
questo nel piccolo, ma se passiamo alle città (Milano ha 48 milioni
che non può spendere) alle province e alle Regioni il discorso non
cambia
il patto di stabilità è stato imposto dall'Europa allo stato italiano,
è lo stato che deve rispettarlo, ma poteva scegliere altri modi per
mantenere stabile il suo bilancio, invece di farlo ricadere
automaticamente sui bilanci di regioni, province e comuni
oltre tutto lo ha fatto dopo avere tagliato i ritrasferimenti, cioè
dopo avere deciso di trattenere nelle casse statali una quota
maggiore dei soldi che devono tornare al territorio che li ha prodotti
"Tagli Lineari" li chiamano i presidenti di Regione infuriati
tagli che hanno colpito tutti, ma soprattutto che di soldi ne versa
molti alla stato
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comunque quello che volevo dire è che le Addizionali, come tutte
le Imposte Locali entrano nella logica del federalismo
quello che non ci entra è cià che lo stato ci impone di versare e
che si trattiene disponendone come gli pare e piace
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De: skikko |
Enviado: 23/06/2011 13:07 |
ecco...pensa ke io proprio le abolirei le regioni a statuto speciale..mantenendo solo la continuità territoriale per la sardegna |
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Daje...ello sapevo...
Ma vogliamo dirlo che COSI' come è gestito il federalismo è una boiata pazzesca e che è una truffa ai danni degli italiani, o no? Vogliamo menare ancora il can per l'aia? Minkia Claretta....per come azzeccagarbugli le cose più facili da capire veramente hai sbagliato mestiere...ll tuo posto era in Parlamento!!!
E cmq: alla fine della fiera.. Chi è che ci sta governando? Mi rispondi senza invarigolamenti almeno a questo quesito? |
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Cioè..per essere più espliciti...io SO benissimo, come credo più o meno (a parte i poeti) cosa SAREBBE il federalismo. Sono qua a sottolineare come sotto mentite spogliesi stia per l'ennesima volta rubando di soppiatto (mica tanto poi) il denaro dalle nostre tasche. Prodi, il vituperato Visco e Bersani lo facevano, s lo facevano, senza ricorrere ai trucchetti contabili di questi miserabili, la differenza è tutta qui. E comunque almeno non colpivano indiscriminatamente, ma in modo mirato.Colpendo, come è giusto, i redditi più alti. Questi sono ragionieri degl inganni, questa è l'unica verità. |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 23/06/2011 14:57 |
Colpendo, come è giusto, i redditi più alti
Aumentando di conseguenza il bollo delle macchine più vecchie, anzichè quello delle fuoriserie o dei suv, come se i proprietari dei catorci fossero nababbi con lo sfizio dell'inquinamento, o invece poveracci che non potevano permettersi di comprare una vettura nuova! |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 23/06/2011 15:40 |
Dorian, hanno aumentaro il bollo delle macchine vecchie, adducendo al fatto che inquinavano di più, e così i possessori sarebbero stati persuasi a cambiarle (sic!!!).
Ma la realtà era che pur (giustamente) stratassando i macchinoni, questi, tutto sommato, erano in numero esiguo rispetto alle macchinette di una certa età, e colpendo queste si sarebbe inca$$ato di più !
Una caraffa è una caraffa; mille bicchierini fanno una tanica!
(Dovrebbero aver anche aumentato qualche accisa, il che non dovrebbe essere andato a scapito dei più danaro$i!) |
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De: Tebro |
Enviado: 23/06/2011 16:15 |
Cioè..per essere più espliciti...io SO benissimo, come credo più o meno (a parte i poeti)
cosa SAREBBE il federalismo.
ehi, triplo nik, come dici? ...io SO benissimo ? No, cocco, tu non solo
non sai cosa sarebbe il federalismo,
ma non sai nemmeno quello che dici e scrivi! il che è ancora più grave.
su, su, borioso der caxxio, visto che lo sai, dacci
almeno un accenno di che cosa intendi per federalismo. |
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quando mio marito è andato in pensione gli hanno offerto di comprare
l'auto aziendale che aveva in uso
era una Volvo Diesel 2500, aveva già 11 anni sul gobbo, ma era una
signora macchina che andava a meraviglia, motore e carrozzeria
ancora perfetti e gli veniva ceduta a un prezzo puramente figurativo
un poco troppo signora, forse, e il gasolio stava già aumentando,
però ci scocciava spendere tanti soldi per un'auto nuova, così
abbiamo ritirato la Volvo e ce la siamo tenuta per altri 5 anni
cinque magnifici anni senza nessun problema meccanico, però
quando si arriva alla pensione le spese vanno calcolate al millimetro,
divenne così sempre più pesante tirare fuori i soldi per l'assicurazione e il bollo
e divenne inevitabile rinunciare alla Volvo quando Prodi fece salire
alle stelle il costo del bollo
nessuno più la voleva, nemmeno gli zingari, ma il concessionario
che la ritirò quando comprammo una utilitaria Peugeot disse che
ci faceva un favore caricandosi lui delle spese per la rottamazione,
solo che ci smenammo sullo sconto che doveva farci
grazie Orange, io me ne ero dimenticata del bel regalo fattoci da Prodi
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De: Tebro |
Enviado: 23/06/2011 16:27 |
claretta dice:
il principio base è che le tasse devono rimanere sul territorio che le
produce, salvo le quote che vanno allo stato e al fondo di solidarietà
e no! messa così, sig google, come si dice a Roma, è una paraculata!
Troppo facile! adesso! adesso che si è ricchi,
(soprattutto attraverso i sudori di altre genti)
dire: questi spiccioli li facciamo di elemosina alla gente del Sud,
e tutto il resto del malloppo
visto che lo maciniamo qui, qui deve rimanere!
No! questa è una paraculata inammissibile! Oltre alla matematica
certezza (così facendo) di andare incontro a una guerra civile!
E, in tal caso, il Nord, avrebbe tutto da rimetterci! |
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Fregatene, Tebruccio: Roma non è forse autosufficiente grazie alle entrate che garantisce il Colosseo e alle poderose vendite registrate dall'editoria - settore Poesia Romanesca? |
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De: CL 1 |
Enviado: 23/06/2011 19:11 |
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