io leggo i libri di John Fante, mi rendo conto di quanto fosse
difficile l'integrazione fra i nostri contadini e i nostri muratori
con "gli americani", che poi in fin dei conti erano solo gente
immigrata per prima in un continente semideserto,gli indiani
erano cinque milioni, ma c'era spazio per centinaia di milioni
di nuovi immigrati
il razzismo se lo portavano dietro dalla Europa schiavista e
colonialista, sovraffollata già trecento anni fa
si portarono dietro le guerre che insanguinavano l'Euroap
e gli indiani soccombettero al loro egoismo predatorio
ma c'era spazio, c'erano risorse, faceva comodo importare
altre braccia da sfruttare
chi è arrivato due secoli dopo già cominciava ad essere malvisto,
gli spazi stavano diminuendo, come le risorse del resto
e i primi arrivati avevano ormai un modello sociale "americano"
ed erano ormai una nazione nuova, con una identità propria,
l'assimilazione dei nuovi arrivati diventava sempre più difficile
---------------------------------------------------------------------------------------
ma detto questo non mi pare il caso di citare Sacco e Vanzetti
come icona degli italiani migranti
è un episodio della storia americana, ma gli italiani che emigravano
erano di tante categorie, lo sapete benissimo
venivano chiamati, non c'era un travaso incontrollato e incontrollabile, tanti erano chiamati dai parenti che erano lì da
generazioni, tanti avevano contratti di lavoro fatti da imprese
che già nell'ottocento erano multinazionali, tanti erano rifugiati
politici con il visto delle ambasciate e dei consolati americani
e anche Garibaldi ci andò con il posto di lavoro e la residenza
garantiti da un amico italoamericano, Antonio Meucci
questo per quanto riguarda gli Usa, ma anche in Sudamerica e
in Australia non ci sono stati travasi senza controllo
tra l'altro già ai tempi di Garibaldi l'Italia era talmente povera
di risorse e talmente sovraffollata che già si cercavano colonie
da popolare dagli italiani in soprannumero
e se non lo sai te lo dico io : anche oggi gli italiani emigrano
in tutti i paesi del mondo, non solo in quelli ricchi
e non sono solo gli imprenditori ad emigrare, sono anche gli
operai specializzati e gli artigiani, oltre ai laureati e ai professionisti
e agli insegnanti
l'imprenditore che delocalizza si porta dietro la manodopera che ha
il know how per far addestrare la manodopera a basso prezzo
prima o poi emigraranno anche gli italiani disposti ad accettare
qualsiasi lavoro, pur di trovarlo e quelli sì che saranno esattamente
uguali agli immigrati che stanno arrivando in Italia
perchè nessuno li vorrà se non come braccia da sfruttare al più
basso dei costi e di cui potersi liberare quando si vuol farne a
meno
fate bene a ricordare cosa eravamo, perchè è così che torneremo
ad essere