non è a me che dovevi fare la predica, o Dorian
io lo so da sempre che il comunismo non è pauperismo e nemmeno
francescanesimo
ma oggi che la sinistra alternativa ha un leader (Vendola) che si
proclama cattolico mettendosi in competizione con chi vuole rifondare
il comunismo sulle basi della religione valdese (Paolo Ferrero) mi
pare molto anacronistico tirare in ballo Carlo Marx
la ideologia economica ha ceduto il passo alla teologia
e allora ci sta tutto, anche che il costo della campagna elettorale
è capitalistico se uno lo tira fuori tutto di tasca sua e proletario
se la fratellanza comunitarda leoncavallina fornisce gratis le piazze,
i manifesti, la colla e gli attacchini
"su fratelli e su compagni
su venite in fitta schiera
alla libera bandiera
sotto il sol dell'avvenir"
peccato che quella libera bandiera non sia quella di Marx, ma quella
di Tettamanzi
cosa che al "marxista" cristianvaldese Paolo Ferrero non piace per
niente, visto che i suoi sono fuori, mentre le chiavi della cassa
comunale sono state accapparrate da un papista come Tabacci
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io non lo so come sono messi i comunitardi a Venezia, so però che uno dei capi è nipote del comunista Cacciari e mi pare che almeno
lì non facciano inciuci con la curia
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a Torino i comunitardi sono molto meno affaristi di quelli milanesi
e sono molto più vicini a Ferrero che a Vendola, il che significa che
qualcosa del marxismo a Torino sopravvive ancora, magari in chiave
valdese, ma qualcosa sopravvive, e rimane collegato al concetto della
lotta di classe, in ricordo della ex capitale operaia