solo una cosa :
L'iTALIA E' COSTRETTA DALLA UE A PRODURRE SOLO IL 40%
DEL LATTE CHE CONSUMA
questo perchè nel trattare con gli altri paesi abbiamo preferito privilegiare l'industria rispetto all'agroalimentare
abbiamo in pratica voluto esportare macchine agricole e sopra
tutto l'acciaio e lasciare che fossero gli altri a produrre il latte che
ci serviva
inutile dire che l'acciaio era già in crisi e che la Spagna, entrando
nella UE ottenne condizioni di assoluto favore anche per l'acciaio,
oltre che per i prodotti agricoli
va bene, ma non è queto il punto
il punto è che i nostri allevatori furono costretti a uccidere 170 mila
mucche da latte e a disfare le stalle l'anno in cui Pandolfi firmò per
le quote latte
ma c'è di peggio : le quote furono assegnate all'italina, cioè con
intrallazzi burocratici e false documentazioni
risultava, per esempio che in Piazza di Spagna ci fosse una stalla
enorme, e che in Sicilia esistessero 70 mila mucche da latte, cosa
che apparve molto ridicola alla regina d'Inghilterra che per questo
inoltrò una richiesta di accertamenti alla Commissione Europea
ma in pratica chi si era accapparrato le quote o le vendeva o le
affittava
tutta questa fogna all'italiana era possibile grazie al fatto che
l'anagrafe bovina era anche quella all'italiana, con registri, medici
veterinari e funzionari addetti ai controlli che si ignoravano a
vicenda
comunque le stalle rimaste in piedi al nord acquistarono le quote
delle stalle inesistenti del sud e di Roma e produssero il latte che
quelle quote permettevano di produrre
solo che lo produssero davvero e a quel punto risultò una eccedenza, perchè la nostra anagrafe bovina era ormai in un
completo caos e trasmise alla Ue i dati senza tenere conto della
compravendita di quote
cioè risultavano eccedenti le stalle che avevano comprato le quote
delle stalle inesistenti
in pratica noi continuavamo a produrre solo il 40% del nostro
fabbisogno, ma singole stalle sforavano rispetto alle quote che
gli erano state assegnate originariamente
non so se sono stata chiara, d'altra parte c'è voluta una accurata
indagine dei carabinieri per mettere in chiaro la faccenda
e i risultati di quella indagine, che sono stati inviati a Bruxelles nel 2010 dicono che
NON C'E' STATO SFORAMENTO DA PARTE DELL'ITALIA
per questo si è ottenuta la sospensione delle multe per il 2010, in
attesa di rivedere anche le multe inflitte negli anni precedenti
ma intanto quegli allevatori che hanno speso i soldi per comperare
le quote delle stalle fantasma e che hanno prodotto per il numero
complessivo di quote che avevano legittimamente in mano, non
solo si sono visti arrivare le multe, ma si sono anche sentiti dare
degli imbroglioni da chi aveva assegnato quote alle mucche di
Piazza di Spagna
l'Italia è un paese demenziale, e in Europa questo lo si sa benissimo,
ma meno latte produce l'Italia e più ce ne vendono Olanda, Francia
e Germania, non tocca a loro dirci di mettere in ordine i nostri
registri, loro preferiscono che noi si continui a beccarci le multe e
a diminuire la produzione effettiva, loro i conti li sanno fare più che
bene
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io questa storia l'ho vissuta sulla mia pelle, non sarei qui a vivere
di sola pensione se Pandolfi non avesse firmato un trattato suicida
altro che vendere il culo degli altri !!
e notare che l'acciaio l'abbiamo perso e le macchine agricole non
vengono più fabbricate in Italia, delocalizzata anche quella produzione
ma il latte dobbiamo continuare a comprarlo all'estero,e adesso
arriva anche dai paesi dell'est
e voi cianciate di libero mercato, senza nemmeno sapere di cosa
state parlando, beati voi !!