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General: Appunti di viaggio..per viaggiatori non convenzionali
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Respuesta  Mensaje 1 de 1 en el tema 
De: Massimo Doriani  (Mensaje original) Enviado: 17/08/2011 21:55
QUELLA BOLLENTE ESTATE A FILIATRO’

Cerchi concentrici trasparenti …
Moto parallelo non uniforme …
Spostamento di albero in lontananza …
Offuscamento della costa … prospettiva aerea leonardesca?
Aspre rocce biancastre sormontate da verdi cime frastagliate e cupe sullo specchio d’acqua
luccicante …
Voci in lontananza..cinguettio di uccell i e… il canto del mare …
Bianchi i sassi di Itaca terra di mito e di mistero, di saggezza e di ricordi …

………………………………..
IN TAVERNA

Il tempo scorre lento nella calde estate del 2011, Ulisse è lontano ma il suo fantasma si aggira nell’isola incarnandosi in galline che riposano sugli alberi … in fantastici mostri colorati ed incremati, statuari al sole di giorno e chiassosi bevitori di notte.

Da Perikori domina l’isola, fresco vento,luci colorate,scorci di baie accattivanti..
Con noi ,nella taverna ,c’è il primo Ulisse che, dopo aver rincontrato Penelope e rifuggito poi per altri lidi...decide di ritornare ad Itaca per il suo relax e..ci racconta.. ci racconta..e ci teorizza.. e ci insegna..
Ci rigetta il suo disprezzo per l’Ellade odierna che, rinnegando la sua storia, ha raccolto il suo passato in un cumolo di sassi abbandonati al tempo
Ama il luogo ma non la gente. Dall’alto del suo monte si stacca dagli eventi materiali, lievita nelle sue citazioni dell’antico ed ignora Milano, la brulicante metropoli dove ha lasciato il fantasma di Penelope .
Barba bianca, ma potrebbe anche diventare nera con il rimmel se una sera, codino, sigaretta ed un bicchiere di ouzo, avesse voglia di rimorchiare una gnocca dai 36 ai 42 anni. Gli sarà dato…….
E’ il carisma della sua storia che lavora per lui, che accarezza le guance delle fanciulle, che ipnotizza il loro sguardo e …quello di suo figlio , il fedele Domenicandreas che lo riporta a fatica nel presente.
Racconta…e i conti non tornano. Riconta e racconta ed..ouzo dopo ouzo, i conti tornano sempre meno…..E’Andreas che ancora una volta lo riporta nel presente, conta e riconta ed i conti ritornano
C’è chi ride o forse piange, bisbiglia, ha la voce tremula…
E’ l’una e mezzo e Palepas deve prendere la nave per Patrasso alle 6.45 ma…non ha soldi! Paga il conto, ma i conti non gli tornano…non sa quanti soldi avesse né quanto vino ed ouzo abbia bevuto .
gli dice il saggio... continua il saggio occhialuto sfigato….
Sfigato perché , accidenti alla telematica del 2011, la morosa ,a sua insaputa aveva ascoltato la gallesca telefonata da lui fatta ad un suo amico mentre descriveva una nobile donzella incontrata il giorno prima.
Ovviamente la sfiga era doppia perché la linea s’era interrotta ed alla telefonata mancava il finale…lo sfigato l’aveva solo…incontrata…. E..sfiga su sfiga il giorno prima della vacanza ad Itaca era stato mollato.. ed.. aveva scelto come compagno di viaggio il primo amico disponibile:l’alcolista rimbambito.
Ora era lì al tavolo con noi, triste e silenzioso ed in terra straniera pensava al dì del suo ritorno…Aveva solo 37 anni

………………………………………….

Sassi,sassi lanciati nel mare da giochi di bambini..
Sassi e pietre,” la petrosa Itaca”…
Sassi sotto i miei piedi sentieri di sassi, sassi caldi, sassi bollenti…
La roccia bianca erosa dal vento…
Forme irregolari tra il verde azzurro del mare…

……………………………………………
ULISSE SULLA ZATTERA

L’altro Ulisse sono io... davanti alla mia zattera tirata dalle corde.... e seguo il mio destino..
un'altra penelope tesse la tela nella sua dimora di Marsaan, Olanda... e tesse instancabilmente…ha affidato il suo prode alle cure di Telemacomassimilianos...
Il figlio è molto giovane ma svolge abilmente ed amorevolmente il suo ruolo..sposta la zattera e la orienta affinchè il padre possa abbronzarsi in maniera uniforme.. ed intanto “lui” russa , russa e si abbronza dondolato dalle onde..
Ora va, va ,rema di qua, rema di là, in piedi verso l’orizzonte, Ulisse cacciatore, con le pinne, fucile ed occhiali.
Dove il mare è sempre più blu rischia una collisione con un panfilo ormeggiato a largo ,ma Ulisse va..
E’ domenica,ma Ulisse non demorde ..supera il panfilo, ha un preciso obiettivo: la caccia.Porterà nella sua tendopoli la cena per la sera: 50 grossi ricci di mare.
A cinquanta metri dalla bianca spiaggia di sassi ha installato una tendopoli dopo lungo e faticoso lavoro confortato dai suoi amici naufraghi
La sua è una vera “domus “ : parcheggio auto, due camere da letto e servizi , divani ,
cucina con barbecue ,sala da pranzo, servizi igienici privi di sistema fognario,doccia , e quant'altro…
Nella sua dimora preparerà per i suoi ospiti una lauta cena..
Carica e..spara, carica e spara.. la fiocina colpisce uno scoglio ma non lo spacca, indossa i guanti e la muta: ha freddo, la temperatura dell’acqua supera i ..trentotto gradi.
Al calar del sole decide di riprendere la via del ritorno. Raccoglie il pescato ma, ahimè nel trasferirlo in una sacca un aculeo gli fora il pollice.
Ulisse sfida eroicamente le avversità del fato e vittorioso mostra le sue prede a Telemacomassimilianos che nel vederlo lo applaude...



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