|
General: fuori tebro dentro eco
Elegir otro panel de mensajes |
|
De: Merendina (Mensaje original) |
Enviado: 14/09/2011 20:15 |
fuori tebro dentro eco, ecco |
|
|
Primer
Anterior
2 a 11 de 11
Siguiente
Último
|
|
Mapperpiacere che ho appena mangiato.... |
|
|
|
Domattina slego Tebruccio dal letto di contenzione e verrà (nudo) lui, contenta? |
|
|
|
Umberto Eco, due piccoli colpi di genio nel vuoto surreale di un’intervista
L’intervista di Deborah Solomon a Umberto Eco su Repubblica (in verità l’intervista è del New York Times e Repubblica l’ha tradotta) che a prima vista mi è sembrata inutile (continuo a ritenere che sia inutile in buona parte), racchiude in verità due leggeri colpi di genio (oltre a una generale atmosfera surreale): - il primo: Eco si fa trascinare a dire cose che sanno più o meno tutti: dice che l’Italia è stata nel 900 un laboratorio per il resto del mondo, per il futurismo e per il fascismo (più o meno è scritto in tutti i libri di storia) e ora potrebbe esserlo per il populismo mediatico berlusconiano (anche questo, insomma non è proprio la prima volta che lo sentiamo): e allora il colpo di genio? Eccolo: l’intervistatrice obietta: “Intende dire che l’idea della Germania nazista nasce dal fascismo italiano?” Eco: “Senza dubbio. Così dicono gli storici.” Solomon: “Ma forse solo quelli italiani” Eco: “Se non le sta bene, non lo scriva; per me è indifferente.” Non chiedetemi perché geniale: non lo so esattamente, eppure ci trovo qualcosa di liberatorio. Per esempio dall’idea che sempre sia necessario per chi intervista scrivere quel che dice l’intervistato, anche se non la si condivide: quante mocciate (Vincenzo Federico Moccia) o moggiate (Luciano Moggi) ci saremmo risparmiati! Oppure dalla finta complicità fra intervistato e intervistatore: sempre amiconi, sempre disponibili a capirsi, sempre contento e consapevole, l’intervistato, dell’omaggio di spazio e tempo che gli viene riservato. O, ancora, liberati dall’idea che le interviste alle persone interessanti siano comuque interessanti. L’altro leggerisismo colpo di genio: a Deborah che gli chiede di Dan Brown e Il Codice da Vinci, dicendo che qualche critico vi ha visto una versione pop de Il Nome della rosa, Eco risponde: “Dan Brown è uno dei personaggi del mio romanzo, Il pendolo di Foucault, in cui si parla di gente che incomincia a credere nel ciarpame occultista”. Insomma, Eco avrà sentito decine di volte le domande sul Codice da Vinci e ora è arrivato alla risposta perfetta: Dan Brown l’ho creato io, poi è diventato uno scrittore. |
|
|
|
Terzo colpo di genio: l'approccio in chiave semeiotica, semiologica ecc. al sonetto romano, nelle stupende versioni del Maestro Tebro (notoriamente suo amico e consigliere). |
|
|
|
Shhhhhhhhhhhhhhh che si è iscritto l'amico del grande vater... sono emozionata |
|
|
|
De: Miti |
Enviado: 15/09/2011 12:09 |
|
|
Primer
Anterior
2 a 11 de 11
Siguiente
Último
|
|
|
|
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados | |
|
|