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General: erano 350
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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: Claretta  (Mensaje original) Enviado: 30/09/2011 01:24
nel 1973 a Milano c'erano 350 mafiosi al confino,erano 1000 nella
provincia e 20 mila in tutto il Nord
 
nel 1980 un'indagine della Camera di Commercio milanese diceva
che il 45% degli esercizi pubblici erano colpiti dal racket
 
era stato distribuito un modulo che garantiva l'anonimato, ma gli
esercenti erano diffidenti, quindi è molto probabile che il racket
colpisse ben oltre quella percentuale
 
non passava notte senza qualche esplosione di tritolo davanti alle
saracinesche dei negozi, o senza qualche incendio doloso dei mezzi
di trasporto
 
c'era poi la tecnica delle rapine nei ristoranti, o delle sparatorie che
facevano chiudere gli esercizi per almeno tre giorni
 
ma c'erano anche le raffiche di mitra che uccidevano quei negozianti
che insistevano a non volere pagare
 
purtroppo la malavita organizzata in quegli anni "di piombo" veniva
coperta dalle guerre fra le bande rivali di Vallanzasca e Turatiello,
oltre che dalla guerriglia politica
 
era difficile distinguere il sistema mafioso da quelli dei banditi e delle
bierre, il caso Torreggiani ne è un chiaro esempio
 
a reggere le fila del sistema mafioso c'erano Frank Coppola, Luciano
Liggio, Tommaso Buscetta, Salvatore Badalamenti e altri che adesso
non ricordo, ma in pratica  ai 350 confinati vanno aggiunti i familiari
e i sicari pendolari che andavano avanti e indietro in giornata con
gli aerei
 
da Milano i confinati riuscivano facilmente a esportare i soldi dei
loro traffici nelle banche svizzere
 
ma riuscivano anche facilmente a fare arrivare la droga dal Libano
e le armi dalla Grecia o persino dagli Usa, con i loro camion
 
però fecero presto ad attrezzarsi anche per essere egemoni nel
giro della prostituzione, delle scommesse, e degli appalti
 
dal 1975 iniziarono i sequestri di persona mafiosi, furono rapiti
quasicontemporaneamente dalla cosca di Luciano Liggio il piccolo
Mirko Panettoni, figlioccio di Mirko Tremaglia e il senatore
Rossi di Montelera, per liberarli la polizia iniziò una indagine che
condusse finalmente alla cattura del superlatitante Liggio e di
quasi tutta la sua cosca "milanese"
 
---------------------------------------------------------------------------------------
 
ma non c'erano solo i confinati mafiosi a Milano, c'erano anche i
camorristi napoletani, che però operavano quasi soltanto nel
settore dei rifiuti e in quello dei furti d'auto, perlomeno in quegli anni
 
e c'erano i calabresi che dei sequestri di persona erano specialisti,
come specialisti erano nel caporalato dell'edilizia e dell'Ortomercato,
cioè di tutta la manovalanza pagata a giornata o a ore
 
-----------------------------------------------------------------------------------------
 
ma una cosa avevano in comune le tre malavite organizzate : la
radicazione tenacemente abbarbicata ai territori di origine
 
tagliare i rami milanesi serviva a ben poco, in brevissimo tempo
arrivavano nuovi e frondosi rami
 
e mentre di Vallanzasca e Turatiello si è perso persino il ricordo
e delle bierre è rimasto solo qualche nostalgico tenuto sotto
controllo, i confinati degli anni 70 o i loro eredi si sono impadroniti
di gran parte del Nord, hanno meno tritolo e meno armi, ma hanno
molti più soldi e molto più potere
 
oggi non hanno più nemmeno bisogno di mandare i soldi in Svizzera,
li riciclano direttamente in Italia, hanno commercialisti e notai,
consulenti finanziari e si muovono esattamente come tutti i grandi
imprenditori e finanzieri, solo che di legale hanno unicamente la
facciata
 
l'America ha fatto scuola, e gli "indesiderabili" rinviati in Sicilia
negli anni 50 sono stati i maestri che hanno "modernizzato" la
mafia siciliana, poi gli invii al confino le hanno fatto trovare l'America
a Milano


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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 01/10/2011 18:47
Simili lagnanze esprimeva il vicesindaco di Abano Terme, nel lontano 1983, quando ebbi occasione di scambiare due parole con lui. In consiglio comunale lamentava la presenza di confinati, che s'erano portati dietro l'entourage, e gli rispondevano che per il momento il problema era di scarsa rilevanza. E lui: 'Allora aspettiamo che si sparino per strada?'

Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: Claretta Enviado: 02/10/2011 23:53
1985
 
da Milano mi trasferisco in un paese di 8000 abitanti
 
c'è un solo calabrese in soggiorno obbligato, ma sono calabresi
anche il segretario comunale, il preside della scuola media, sei
insegnanti, due medici di famiglia, due impresari edili,
tre esercenti e un imprenditore agricolo
 
poi ci sono le donne calabresi che hanno sposato uomini del posto
 
insomma fino all'arrivo di quello in soggiorno obbligato la piccola
comunità calabrese è composta di persone con ruoli di rilievo in
quel paese della Brianza cattolica, agricola e mobiliera
 
1987
 
il cadavere di una prostituta uccisa e data alle fiamme vine rinvenuto
nella cava di ghiaia all'imbocco della superstrada
 
due mesi dopo c'è una sparatoria in una via decentrata, muoiono
due cugini che erano arrivati lì di sera in moto da un paese della
periferia sud di Milano
 
si comincia a mormorare che c'è di mezzo il confinato, il quale però
risiede in una villetta in centro che i carabinieri sorvegliano
 
1988
 
uno degli esercizi, un bar tabaccheria nel centro commerciale,
gestito da un calabrese viene chiuso per spaccio di droga
 
insieme al gestore vengono arrestati tre pregiudicati di un paese
confinante, è gente locale che aveva avuto condanne per furto e
resistenza a pubblico0 ufficiale
 
un mese dopo inizia una faida, cinque morti nel giro di pochi mesi,
tutti appartenenti a famiglie di nuovi arrivati calabresi
 
1990
 
ha termine il soggiorno obbligato, ma il tizio non se ne va e arrivano
altri imprenditori edili dal suo paese di origine
 
nel 1998 io ho cambiato residenza, abito in una cittadina di 18 mila abitanti, qui i confinati sono siciliani, una decina circa, c'è un palazzo
di sei piani, isolato, che tutti indicano come la casa dei mafiosi
 
e stranamente, ma neanche poi tanto, sono coperative siciliane
quelle che eseguono i lavori stradali qui
 
però sono siciliani sia il maresciallo dei carabinieri che i genitori
del sindaco
 
e non ci sono nè faide nè comunità ristrette, la sicilianità è arrivata
ufficialmente attraverso le istituzioni e ha quindi una veste ufficiale
 
solo che....nella casa dei mafiosi nessuno sa quello che succede,
a meno che non lo sappiano in caserma, da dove però le notizie
non escono
 
comunque in 25 anni la cementificazione ha fatto passi da gigante,
la popolazione di questi paesi è più che raddoppiata, la immigrazione
raggiunge e va ben oltre il 15%  e le mafie adesso hanno ormai
tutti i colori dell'arcobaleno, o quasi
 
la droga dilaga, rapine, furti, omicidi anche, le fabbriche chiudono
e i cinesi comperano capannoni e negozi
 
anche quelli nei quali i mafiosi erano entrati come soci
 
ma questo è un altro discorso rispetto a quello della responsabilità
che ha lo stato nella diffusione del virus mafioso
 
o forse in qualche modo tutto quello che sta accadendo oggi è
iniziato da lì, da quella mentalità per cui il Nord è solo un territorio
di somari che tirano il carretto per tutti quanti
 
con buona pace di coloro che arrivarono per tirare il carretto e non
per farsi trainare
 
fregati anche loro come quelli che già lo tiravano prima del loro
arrivo 

Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 03/10/2011 10:56
E' quello che chiamasi 'unificazione', 'creazione di una coscienza nazionale'. Così tutta l'Italia ha le stesse poblematiche, vi pare niente?
Peccato che mai avvenga l'inverso, che so, pacifica gente dal nord che scende al sud per impiantare un comunità che lavora e si fa gli affari suoi senza molestare nessuno. Anzi, era successo dopo la bonifica nell'Agro Pontino, intorno a Latina, e anche a nord di Roma, zona Maccarese, dove fino a oltre il 1990 si sentiva parlare veneto dai 'vèci'. Episodico...

Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: Merendina Enviado: 03/10/2011 11:02
Mi sembra, che al sud, siano state impiantate più fabbriche di pacifici lavoratori del nord, ma hanno fatto una brutta fine. Sbaglio?


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