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General: io me ne guarderei...
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De: Tebro (Mensaje original) |
Enviado: 05/11/2011 11:05 |
Non sono davvero all'altezza, ma comunque, anche se lo fossi,
me ne guarderei bene dal deridere la proposta di quel signore,
( che sa quello che dice in quanto esperto del ramo)
di comprare, ognun di noi, per 4.500 euro, una minima parte del nostro debito pubbico.
Si, a differenza di altri, me ne guarderei bene dal deriderlo!
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De: skikko |
Enviado: 05/11/2011 16:13 |
non sarete del ramo ma stareste bene sullo stesso albero
4500 euro a testa per 60milioni di abitanti fa 270miliardi il ke significa ripianare meno di un sesto dell'intero ammontare del debito pubblico ke rimarrebbe a 1550 miliardi di euro, ovvero ancora al di sopra del 100% del PIL
in compenso signifikerebbe ke ogni singola famiglia formata da 4 persone, comprei i neonati, si troverebbe a sborsare 18mila euro ke spesso nemmeno avrebbe
il risultato di una ripartizione equanime sarebbe duplice:
da una parte imporrebbe l'indebitamento di una quota significativa delle famiglie italiane (trasferendo di fatto il debito dallo stato ai privati
dall'altra sarebbe una immensa sanatoria fiscale per ki evadendo centinaia di milioni se la potrebbe cavare con 4 spiccioli a spese dei solito polli
d'altra parte a volerlo ripartire in base al reddito dikiaratio si finirebbe, stante il tasso di evasione (ke ricordiamolo ammonta ad oltre 200 miliardi di euro per anno) si scarikerebbe l'intero costo sui soliti noti (ke sono quelli ke il debito non ahnno nemmeno contribuito a formarlo)
ed il tutto per ottenere un effetto nullo sulle finanze generali e senza alcuna variazione strutturale delle fonti del debito
e poi mi venite a dire ke non sono un branco di imbecilli? |
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De: Tebro |
Enviado: 05/11/2011 17:49 |
si da il caso che lui (lo ha dichiarato) è un qualcuno nel ramo finanziario,
e quindi quando parla, parla a ragion veduta mentre tu, come infermieretto,
di è dato d'intervenire, metter bocca, ed emanare sentenze
solo a patto che rimani zitto e bono.
Credo che invece, tale iniziativa, che suppongo sia stata ben ponderata,
il tizzio ha dimostrato di non essere uno sprovveduto, avrà un clamoroso successo.
Io, sono pronto a contribuire. | |
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guarda skikko che il tizio di cui parla tebro NON è un politico
è uno che di mestiere fa il promotore finanziario, e che si è
ribellato ai "ragazzini che dietro una scrivania cliccano sui
tasti, in preda ai rumors e ale notizie fatte circolare ad arte"
così ha comperato spazio sul Corriere per dire agli italiani
che se decidono di comperare i titoli di stato italiani, li
sottraggono ai capricci dei ragazzini, stabilizzando lo spread
è una cosa talmente logica ed evidente agli occhi di tutti, che
non avrebbe nemmeno dovuto esserci il bisogno di comperare
lo spazio per dirlo, ma dato che gli editori sono anche banchieri
che hanno interesse a ricapitalizzare, vendendo le loro obbligazioni,
non è nel loro interesse che gli italiani difendano i titoli di stato,
investendo su di essi
e i giornalisti o si adeguano o non trovano voce, nemmeno in rete,
perchè anche lì non possono mettersi contro gli editori
possono al massimo schierarsi, in base alla concorrenza feroce
che si fanno gli editori/banchieri, che oltre tutto sono anche parassiti
dello stato in quanto pseudo imprenditori
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quello che invece credi di avere capito tu si riferisce ad altro
si riferisce a ciò che viene ventilato proprio negli ambienti politici, lì
c'è chi vuole imporre agli italiani una patrimoniale di 600 miliardi, per
ridurre del 30% il debito pubblico
e 600 miliardi si trovano solamente se a TUTTI gli italiani viene tolta
una quota dei beni di loro proprietà, se cioè si considera il debito
pubblico un debito di OGNI cittadino, proprio come hai detto tu,
e di conseguenza lo stato si pone come ESATTORE di un credito
pregresso
in questo caso il cittadino non avrebbe scelte, dovrebbe soltanto
subire la confisca dei beni, nella misura decisa dal legislatore, o
anche direttamente da'esecutivo, se si usa il pretesto della
EMERGENZA
è esattamente quello che ha fatto Amato, capo del governo indicato
da Craxi nel 93, quando decise di sottrarre il 6x1000 da TUTTI i cc,
nl segreto di una notte tra il venerdì e il sabato, con un atto del tutto
illegittimo perchè retroattivo
oggi è proprio lo stesso Amato che suggerisce la patrimoniale da 600
miliardi e la suggerisce con l'appoggio di Gianni Letta
nessuno dei due è imbecille, ma se non essere imbecilli significa essere
degli Attila privi di scrupoli..........sono costretta a riconoscere qualche
merito perfino alla imbecillità
esattamente come
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ma se io e mio marito non avessimo, da veri oconi, impegnato
i nostri quattro soldi in obbligazioni Unicredit, che hanno
immediatamente perso il 10% di solvibilità, oggi ci sentiremmo
in DOVERE di comperare titoli di stato italiani
proprio per farla finita con i ragazzini che vanno in tilt per ogni
minima decisione di Papandreu o delle faine sovranazionali
e magari anche per dare un calcio in bocca agli Attila nostrani
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De: skikko |
Enviado: 05/11/2011 18:23 |
se fosse solo per quello basterebbe ke la politica stabilisse alcuni capisaldi inintaccabili
1) riforma del fisco, ma seria, con emanazione di un testo unico sulle leggi fiscali ke abroghi immediatamente tutte le altre leggi fiscali non ivi contenute
2) riprisitno della galera per il reato di evasione fiscale
3) confisca immediata di tutti i capitali fonte di evasione fiscale ed incameramento da parte dello stato dei medisimi con effetto immediato
4) inibizione per 5 o 10 anni dei pagamenti in contanti per cifre superiori ai 500 euro
5) patrimoniale strutturale secca del 8 per mille su tutti i capitali superiori ai 90mila euro
6) tassazione al 20% sulle rendite finanziarie
7) anagrafe pubblica dei conti correnti bancari per relativi incroci con redditi dikiarati
8) immediata trasparenza e tracciabilità su tutti gli appalti pubblici con aste pubblike su internet
9) Accordi con gli altri membri del G20 per applicazioni di sanzioni serie internazionali a tutti i paesi ke non applikino il principio della trasparenza bancaria
10) inseriemnto nella carta costituzionale di un comma ke impedisca l'effettuazione di condoni e sanatorie senza la maggioranza parlamentare dei 2/3 + 1
a questo punto, e solo a questo punto, si può kiedere unos forzo ai contribuenti
operazioni come quella proposta dal sedicente broiker sembrano più merchandising d'accatto ke non economia.
considerate pure ke l'internalizzazione del debito pubblico non sposterebbe il problema di una virgola, anzi riskierebbe dia cuirne gli effetti dal momento ke riferirebbe il debito ad una quuantità di rikkezza ancora più limitata
sarà anke un promotore finanziario, ma questo certamente non fa di lui un economista
il fatto stesso ke kiami "ragazzini" con disprezzo dei suoi simili più dotati di lui fa riflettere....
il debito pubblico italiano è facilmente attccabile per due ottimi motivi
il primo si fonda su una governance delirante, debole ed incoerente
il secondo, non esiste un'adeguata protezione strutturale della banca centrale europea nei confronti della pripria moneta
i pannicelli caldi sono anke comodi per i 30 secodi ke rimangoono caldi finkè non si freddano
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faccio notare alle signore che non gradiscono parlare di politica,
che nei miei due post qui sopra NON c'è politica
o almeno non c'è la politica di partito, perchè non ha importanza
il colore quando si parla di come far fronte alla crisi
di qualunque colore sia il governo, le decisioni o sono giuste, o
sono sbagliate
e da lì non si scappa
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De: skikko |
Enviado: 05/11/2011 18:40 |
allora perkè non kiedere alle banke sempre pronte ad invocare aiuti di stato di sottoscrivere a trattativa privata una quota del debito pubblico ad un tasso simbolico del 2%?
perkè non si potrebbe costringerle direte voi, ed avreste ragione...
ma si potrebbe sempre guardare da un'altra parte la prossima volta ke una banca va sott'acqua, limitandosi a garantire i deposidi dei conti correnti, come previsto dalla legge |
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De: skikko |
Enviado: 05/11/2011 18:48 |
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IO NON ODIO PARLARE DI POLITICA, ODIO CHI VUOL CONVINCERE GLI ALTRI DI AVERE IN MANO LA "VERA VERITA'"... VISTO CHE PROPRIO NON SE NE PUO' FARE A MENO, DOVEVAMO BEN GUARDARCI DALLE STANZE DEI POTERI E DEI BOTTONI ... ANNI E ANNI FA.
Corriere della Sera 17 marzo 2008- NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2008-03-17 num: - pag: 1, 2, 3autore: di GIAN GUIDO VECCHI categoria: REDAZIONALE
Il colloquio
FRANCO BASSANINI
«Ora Nicolas non rinunci alla rupture»(PARLIAMO UN Pò DEL RIDANCIANO???).
MILANO — Franco Bassanini, il costituzionalista italiano chiamato con MarioMonti a far parte della commissione Attali, teme che l'insuccesso elettoralepossa attenuare la carica innovativa di Sarkozy e spingerlo a galleggiare,bloccando i progetti riformisti che aveva messo in cantiere.Intervista a Bassanini, l'esperto della Commissione Attali«Ora il rischio è l'esaurimento della spinta riformatrice»— E adesso, professore?«A questo punto il rischio, ma spero di no, è la chirachizzazione diSarkozy». Il francesismo non sarà bellissimo ma rende l'idea, «sacom'è, era Chirac a dire che i due errori del XX secolo sono staticomunismo e liberalismo! Ora non vorrei che la spintaall'innovazione si rivelasse una tigre di carta e l'effetto dellasconfitta fosseun Sarkozy che rinuncia alla rupture, galleggia, cedealle resistenze conservatrici della sua parte e diventa un alibi pureper i vecchi elefanti nel partito socialista».Per Franco Bassanini, il costituzionalista ed ex ministro chiamatocon Mario Monti a far parte della commissione Attali, sarebbel'ultimo e più grave errore del presidente francese.«E diverrebbe un problema per tutti noi, la conservazionetrasversale in Italia direbbe: ma come, non c'è riuscito lui con ipoteri che ha, a fare le riforme, e volete ce la facciano Berlusconi oVeltroni?».Ma perché Sarkozy ha perso consensi? Paga le 316 proposte diliberalizzazione della Commissione Attali o l'aver ceduto di schianto,al primo tentativo, con i tassisti?«Le due cose assieme. Più una terza che sarà banale ma ha avuto ilsuo peso: l'elettorato più tradizionalista non ha apprezzato lo stiledi presidenza...»L'effetto Carla Bruni?«Non tanto il fatto che dopo il divorzio si sia innamorato erisposato, ma il modo in cui l'ha fatto, il mostrarsi, le foto aDisneyland...Ha voluto compiere una rottura anche in questo,dissacrare una figura che da De Gaulle incarna la République.Ma ora vedo che si sta correggendo... »E le prime due cause? Troppe riforme o poche riforme?«Come dicevo si sommano, la contraddizione è apparente. Da unaparte c'è un effetto normalissimo: le riforme radicali e coraggioseintaccano rendite di posizione, incrostazioni di interessi, monopoli eoligopoli. Se scorre il rapporto Attali vede esempi innumerevoli:commercianti, notai, farmacisti...Anche la soppressione deidipartimenti colpisce un bel pezzo del ceto politico locale enazionale. I criteri meritocratici non piacciono a burocrati edipendenti pubblici. E così via: milioni di persone».Quindi, come si fa?«Si va avanti. L'impopolarità nel breve e medio termine è scontata.è ovvio che in una prima fase emergano gli interessi colpiti, perchéancora non si vedono i benefici. Nel rapporto abbiamo cercato dispiegare che da questi sacrifici, distribuiti in tutte le direzioni,deriveranno vantaggi molto superiori agli svantaggi, per tutti, acominciare da un punto di crescita in più».Dopodiché si cede sui tassisti...«E qui c'è l'altra causa, l'errore da evitare: il peggio che possaaccadere è annunciare riforme molto forti, spaventare lecorporazioni e poi arretrare davanti alle prime resistenze. Cosìfinisce che ti alieni anche i consensi di quella parte dell'elettoratogià favorevole alle liberalizzazioni. Se si considera tutto questo, aSarkozy poteva pure andare peggio... ».Ora c'è il rischio che si butti il rapporto Attali?«Dipende dall'analisi che si fa della sconfitta. Se si condivide ciò cheho detto io, non resta che vincere le resistenze, riconquistare ilfavore degli innovatori e dimostrare agli interessi colpiti che molti,se non tutti, ne trarranno un vantaggio complessivo».Altrimenti?«Avremo la chirachizzazione. La spinta propulsiva che si esaurisce.Gli effetti che si fanno sentire in Europa e quindi in Italia. Ilprevalere della conservazione. O delle soluzioni alla Tremonti».Il protezionismo?«Anche in Francia se ne sta parlando, i riformatori sonopreoccupati, da loro la tentazione colbertista resta molto forte. Ma l'idea di proteggere le frontiere europee per lasciar fuori lacompetizione globale non credo reggerebbe più di qualche anno».
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brava persona il Bassanini, anche se sodale di Giuliano Amato
ma il sistema italiano nobn è uguale a quello francese, Sarkosy ha
poteri decisionali che da noi il capo del governo non ha
e su questo non ci piove
Bassanini quando era ministro lo sapeva bene, e infatti lo riconosce
che nè Veltroni, nè Berlusconi hanno le stesse possibilità di Sarkosy
tra l'altro l'intervista è stata fatta in marzo del 2008, mentre in Italia
era in corso la campagna elettorale e il governo Prodi stava solo
svolgendo pratiche di normale attività amministrativa, a camere sciolte
quindi Bassanini si concentrava solo sul socialismo francese, e anche
quello, per storia e per ideologia, è diverso da quello italiano, che si
è sempre opposto al presidenzialismo
skikko elenca una serie di regole che "basterebbero" a risolvere la crisi
sono regole che solo in Iran o in Siria potrebbero venire imposte da
un giorno all'altro con la certezza che verrebbero rispettate
in realtà Bassanini suggerisce un liberalsocialismo, molto simile a quello
dei democratici Usa, suggerisce in pratica l'abbattimento della
contrapposizione fra liberalismo e socialismo
ma dove lo stato ha una struttura prevaricante e centralista, come in Italia
e anche Francia, il connubio fra socialismo e liberalismo può solo nascere
zoppo, ma in Francia è possibile imporlo per decisione del leader di
governo, in Italia invece no
però Sarkosy, che gli aveva dato l'incarico di redigere un piano di Riforme,
sulla base del Rapporto Attali, ha fatto totalmente di testa sua e la resa dei
conti la si vedrà solo il prossimo anno
nel frattempo Franco Bassanini è dal 2008 Presidente della Cassa Depositi
e Prestitii, nodo centrale di tutta la Programmazione e Sviluppo
vedremo quanto sarà disponibile per gli investimenti sulla liberalizzazione,
adesso che lo stato sta affogando nel debito pubblico
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Le vedete le pubblicità che appaiono in cima alla pagina?
Un sorridente Bruno M. che diventa trader e quadagna un sacco di soldi, o quell' altra che invita a diventare "abogado" in Spagna per poi esercitare in talia: come se in Italia ne avessimo pochi....ecco, anche queste sono un (brutto) segno dei tempi che viviamo... |
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