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General: scopeton
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| De: Merendina (Mensaje original) |
Enviado: 06/12/2011 00:08 |
Domenica sera, compagnia gagliarda a cena. I signori uomini si sono mangiati di tutto e di più, accompagnando la pappa da un ottimo rosso. Io, normalmente, mangio pesce e per questo motivo un amico di merende mi aveva preparato l'aringa (dicesi scopeton).
Il profumino dell'aringa era invitante, tanto che i co-commensali cominciavano a guardarmi nel piatto. Mi alzo per accendere il televisore per carpire qualche notiziola riguardo la stangata_Monti che già qualche punta di polenta si era avvicinata (da sola?) al mio piatto.
Tutti zitti, le prime indiscrezioni sul decreto inchiappetta italiani.
Siamo scoppiati in una sonora risata, ho messo il mio piattarello di scopeton in mezzo al tavolo e abbiamo iniziato a mangiarlo insieme.
"E domenica prossima l'attacchiamo al soffitto".  |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 06/12/2011 05:43 |
Grandiosa, l'aringa affumicata, specialmente quella che contiene le uova!!
E se poi hai la fortuna di avere una terrazza all'aperto, la puoi grigliare.
Per gli amanti della vera puzza è una leccornia superlativa!!
(L'arènc!) |
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O crapulone Orange, temo però che tu non abbia colto il messaggio intrinseco, essendo lombardo. Lo è anche Merendùff, ma l'abitare vicino ai Veneti le ha insegnato qualcosa.
Attaccare la 'renga' al soffitto con uno spago non era tanto una cerimonia quanto una necessità. La cena si svolgeva in questo modo: si prendeva dal proprio piatto una cucchiaiata di polenta e la si strofinava contro il fetente penzolante cadavere per darle un po' di sapore e proteine. Immagina la lotta, soprattutto in una famiglia con prole numerosa. Tuttora, per rinfacciare umili origini a qualcuno, si può dire che fino a ieri a casa sua 'i manjava poénta e scopeton'.
Da qui il riferimento agli attesi effetti a breve termine della Manovra... |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 06/12/2011 07:37 |
So, seppi e saprò!
C'ho sguazzato in quegli ambienti, anche se ne ho sentito solo lontanamente il fetore.
C'era gente che girava per i fossi, vicino alle cascine, per vedere se trovava la carcassa di qualche animale da cortile morto.
E non certo per il pio e misericordioso funerale.
(Ci ritorneremo?)
Riporto anche di qua, casomai qualcuno fosse convinto di quello che i topi di chiavica vogliono propinarci! |
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Per me la morte dell' aringa (co n le uova, beninteso) è con i fagioli cannellini, olio EVO e, a piacere, cipolla rossa |
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De: skikko |
Enviado: 06/12/2011 12:38 |
ahahahahhahahahaha
mi avete fatto ricordare un aneddoto fantastico di qualke anno fa
guardia di notte, come succede...arriva un brutto traumatizzato e succede anke questo...si va dritti dal PS alla sala operatoria....mi kiamo un aiuto e si incomincia alle 2 di notte
intervento rapido, ke coi traumi c'è poco da arzigogolare, emorragia arrestata e paziente in rianimazione...sono le 3 di notte e mi accorgo di non aver mangiato dalla cena del giorno precedente...minkia ke fame ke ho, mi scappa
evandro, OSS della sala operatoria mi guarda serio e mi dice "dottore, se vuole gradire io ho sempre una scorta nell'armadietto"
imbarazzato dalla proposta (non ke avessimo tutto questo rapporto con evandro) accetto kiedendomi come avrei potuto ricambiare e lui sorridente va e torna con uno scopetòn e due fette di pane casereccio (nell'alto vicentino, sua patria, ancora si usa)
non vi dico cosa sia satto mangiare aringa affumicata col pane raffermo alle 3 del mattino...il mio stomaco ancora me lo rimprovera...ma avevo una fame della madonna e non potevo mortificare ki con tanta generosità si era provato della suua colazione (?) per me
PS...io detesto le aringhe affumicate fin dalla culla |
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Lo è anche Merendùff, ma l'abitare vicino ai Veneti le ha insegnato qualcosa.
Testa de ovo, i t'ha dito che mi non son mantoana, e ste favolete la me je contava me nona. La ridente cittadina che ha visto i miei natali insiste a equa distanza tra le province di mantova, verona, (rovigo) , (vicenza), quindi taseghe e subissi l'onta de essar un magnagati con la boca impastelà de patate. |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 06/12/2011 14:02 |
Doc, anche mia miglio è OSS in una casa di riposo: vuol dire operatrice sanitaria(o)? |
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Ermanno Olmi, nel sottotitolato film in bergamasco "l'albero degli
zoccoli" lo ha anche magistralmente mostrato all'intero mondo
ma è vero che Mantova aveva la stessa tradizione, me lo raccontavano
i miei nonni, lui di Sabbioneta e lei di Viadana
anzi, scherzando mi mostravano la fune che veniva usata e me la
facevano annusare quando io, schizzinosa, rifiutavo il baccalà iin
umido con la polenta 
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De: skikko |
Enviado: 06/12/2011 14:23 |
dando per scontato ke tua miglio possa essere tua moglie....
OSS sta per Operatore Socio Sanitario...ovvero una persona qualificata all'assistenza degli infermi |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 06/12/2011 14:37 |
Esatto: miglio era moglie, e OSS è proprio la sua mansione (ma giuro che non lo sapevo!) |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 06/12/2011 14:38 |
Ad un occhio attento, comunque, non scappano alcune incongruità nel film di Olmi. |
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De: skikko |
Enviado: 06/12/2011 14:46 |
beh...allora sappi ke tua moglie ha un ruolo estremamente delicato nella sua professione
servono competenza ed umanità dato ke lei è il contatto più immediato dei pazienti con la struttura ke se ne occupa  |
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Testa de ovo, i t'ha dito che mi non son mantoana, e ste favolete la me je contava me nona. La ridente cittadina che ha visto i miei natali insiste a equa distanza tra le province di mantova, verona, (rovigo) , (vicenza), quindi taseghe e subissi l'onta de essar un magnagati con la boca impastelà de patate.
'Vanti de parlare... imparè parlare.
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Ma perchè ogni volta che leggo "scopeton" mi balza alla mente l' immagine di un cesso? |
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ricordo indimenticabile : aringa cruda marinata con cipolle, che ho VOLUTO
comperare da un carrettino/chiosco simile a quelli che da noi vendono il gelato,
le teneva in un barile e le vendeva in cartocci di carta oleata
"dopo ti arrangi e non rompi, se non lo digerisci"
ci eravamo fermati col camper a Scheveningen, perchè lui doveva comperare
non ricordo cosa in un negozio di ferramenta, mi aveva ammonito, prima che
io tirassi fuori il borsellino per paa l'aringa :
"se ti lamenti, ti scarico"
così ho resistito, fino a quando mia figlia non ha preso lei l'iniziativa di avvertire
il padre: "guarda che lì c'è un pronto soccorso, puoi farci scendere adesso"
ma non è stato necessario, è bastato far bollire un poco di acqua con la buccia
di limone, il classico "canarino"
c'è voluta una mezzoretta, prima che fossi di nuovo in grado di viaggiare, però
quelal aringa ci ha messo un paio di giorni prima di smettere di lasciare il suo
sapore in tutto ciò che riuscivo a mangiare
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