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General: Chi crede alle lacrime
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De: Merendina (Mensaje original) |
Enviado: 04/12/2011 23:35 |
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Carissimo, apri bene le orecchie: (due punti) VAI A CAGARE!!! |
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Merendina, la classe dirigente del comunismo è la nomenklatura
riceve investiture e privilegi
n+ più nè meno di quanto accade ai "baroni" nei sistemi capitalistici
in entrambi i casi si tratta della assegnazione di feudi da parte di
chi detiene l'autorità per farlo
il movimento mondiale studentesco degli anni 60 aveva come
obiettivo lo scardinamento delle baronie
e anke delle nomenklature, visto che ha avuto riparcussioni sia
in Russia che in Cina
ma, come sempre, anche a quella rivoluzione è seguita la restaurazione
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In effetti sorge una domanda: riconoscendo la validità di quanto sostiene Skikko sulla necessità di una certa preparazione della classe dirigente sotto qualunque regime o sistema viene da chiedersi, in un regime comunista sia pure ideale, chi e come controllerebbe questa classe dirigente: quali strumenti di controllo vi sarebbero. |
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CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE ?
stai citando Platone ![](/images/emoticons/risa.gif)
ma era anche un gioco fra me e mio padre questo, e prorio in riferimento
al comunismo
lui era a dir poco deluso da Stalin
anzi, precisiamo : era amareggiato dalla deriva del comunismo verso il
culto della personalità
ma qui si innesterebbe uno di quei discorsi barbogi che facevano scappare
i miei corteggiatori
e che ho messo in soffitta quando ho conosciuto un ragazzino che parlava
solo di Formula uno e di motori ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif)
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Non sto citando nessuno se non la logica (Aristotele, allora? ). Non voglio neanche iniziare il solito discorso sul 'come è andata a finire', cioè con controlli effettuati, eccome, da esercito e polizia segreta, ma non sui dirigenti bensì sul popolo bue, vera caratteristica, questa, comune a tutti i regimi comunisti che finora abbiano visto la luce sulla Terra ('comune' sì: per questo erano comunisti!).
Il mio vuole essere un altro discorso. Bene: premesso che un sistema comunista non potrebbe che essere assoluto e totalitario, in quanto non potrebbero convivere forze politiche che vogliono nazionalizzare anche il banchetto del castagnaro con altre fautrici del privato, di conseguenza eliminiamo i partiti. Il che, da un punto di vista qualunquistico, non sarebbe neanche 'sta disgrazia: qualche pappone di meno. Eliminiamo anche i sindacati, visto che, essendo la classe operaia (i suoi rappresentanti, pardon) a gestire il potere, l'opposizione di classe cessa di esistere. E sia anche questo, direbbe l'uomo qualunque: altri parassiti costretti a timbrare il cartellino come tutti i comuni mortali.
...Ma e però, tolta dalla scena ogni forza potenzialmente dissidente, sì, d'accordo, saremmo tutti talmente felici da non desiderare altro; ma se qualcuno avesse qualcosa da obiettare sul come funziona e su chi dirige, ecco: come farebbe? Metterebbe un biglietto nella cassetta dei reclami? Quali sarebbero gli strumenti di critica? Non mi si risponda 'il Comitato Centrale' o 'il Politburo', per favore. |
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De: skikko |
Enviado: 07/12/2011 12:17 |
e qui casca l'asino, o peter
intanto non bisogna fare confusione tra la teoria e la pratica.
la necessità di controllare il popolo con polizie segrete e quant'altro non fu e non è peculiare dei governi comunisti ma dei regimi, di qualsiasi colore essi siano (o mi vuoi dire ke il nazismo, il fascismo, il governo di franco, non avevano altrettante polizie politike e servizi informativi interni?)
tu affermi ke il comunismo non possa prescindere da una certa forma di totalitarismo, ed in parte hai anke ragione, ma nella teoria ideale il comunismo, proprio per la sua origine comunitaria non prevede alternative, e questo è un punto debole della teoria.
la dialettica interna del partito (cfr Gramsci, lettere dal carcere) è comunque rigorosamente limitata dallo scopo comunitario
la pratca fu ed è altra, esiste sempre, a qualsiasi latitudine, un gruppo più o meno consistente di persone ke legittimamente dissente dalla dottrina maggioritaria, ma questa è democrazia. il limite del comunismo applicato è stato quello di non accettare il dissenso esterno limitandolo con metodike, spesso, anke soppressive
è stato proprio il concetto stesso la causa della morte del comunismo, troppo imprigionato della sua rigidità strutturale non ha colto il cambiamento del mondo ed è stato, giustamente (dico io) destinato a soccombere
bada bene peter, io sono ancora un comunista, nel senso ke non ho rinnegato l'idea nè abbandonato la "lotta", anzi..dpo aver sbeffeggiato per anni i compagni trotszkisti e la loro rivoluzione permanente credo di aver trovato un senso ad una rivalutazione del concetto trotzskyano in kiave pacifista (manco a dirlo) e modernista. più il tempo passa e più mi convinco ke la famigerata terza via l'abbiamo avuta davanti agli okki per un secolo senza accorgercene, forse fuorviati dal fastidio di un'interpretazione troppo letterale data da altri compagni
ma il mo essere comunista non sis contra in alcun modo con le acquisizioni della democrazia moderna, trovo anzi ke, alla luce del fallimento della dittatura del capitale (perkè il casino di questi giorni altro non è se il fallimento - forse definitivo- dell'impero della finanza e quindi Kant aveva ragione da vendere (das kapital libro 1) una terza via cinese in una società ke abbia maturato e metabolizzato il concetto di democrazia possa essere l'unica strada per uscire dalle pesti e costruire un mondo migliore
una domanda rimane sul campo: siamo noi un popolo ke ha maturato e metabolizzato il concetto di democrazia? |
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una domanda rimane sul campo: siamo noi un popolo ke ha maturato e metabolizzato il concetto di democrazia?
Ma certo, esattamente come ha maturato e metabolizzato il concetto di immacolata concezione (domani è la sua festa) ![](/images/emoticons/risita.gif) ![](/images/emoticons/risita.gif) ![](/images/emoticons/risita.gif) |
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a parte che vorrei sapere quanto è rimasto del comunismo in Cina,
vista l'evoluzione mercantile in atto
a parte questo vorrei sapere cosa intende skikko per critica esterna
perchè nelle riunioni di cellula ai compagni veniva IMPOSTA l'autocritica
anche il compagno dirigente doveva fare autocritica, quando c'era anche
il più piccolo dubbio di dissenso IDEOLOGICO
Stalin è morto nel 1953, ma la critica interna al culto della personalità ha
causato molte espulsioni a livello dirigenziale per almeno altri 5 anni dopo
la sua morte
non sto parlando di trozskismo
sto parlando di "chi custodisce il custode" se il Comitato Centrale si adegua
al culto della personalità
se gli stessi membri del Comitato Centrale sono soggetti ad autocritica ed
espulsione quando dissentono dalle decisioni dell'uomo che sta al vertice
il comunismo NON doveva essere un regime, doveva essere un SISTEMA
DEMOCRATICO, così diceva mio padre, che pure era Commissario Politico,
quindi si occupava proprio di correttezza ideologica
vabbè, lui considerava la Grande Fame in Ucraina un effetto collaterale della
programmazione centralista, ma aveva già un punto di dissenso nella condanna
degli ebrei come nemici del popolo, in fin dei conti la rivoluzione era stata fatta
dai bolscevichi e la maggior parte di loro era ebrea, mio padre era del 1912,
figlio di socialisti, scoprì Gorki fin da ragazzino (conosceva il russo e anche il
tedesco) fu Gorki a indirizzarlo verso il comunismo
ma per me era molto difficile associare l'idealismo di Gorki all'ideologia marxista
figuriamoci se riuscivo ad associarlo a Togliatti e Stalin !!
però finchè l'influenza di mio padre mi ha permesso di continuare a credere
che l'IDEALE fosse presente anche in ciò che mi appariva orribile ho continuato
ad "credermi" comunista
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Post 21:
O Skikko, adesso non voglio ricorrere alle solite pseudo-astuzie dialettiche, però riconosci che certe repliche me le fornisci su un piatto d'argento - come la seguente: Il fatto che altri abbiano commesso azioni immorali o criminose non assolve gli autori di queste (tua risposta tipica quando da destra si contestano malefatte a sinistra).
Però, ripeto, non mi interessa parlare di quel che si è fatto quanto di ciò che andrebbe fatto (a parte che anch'io penso che Trotzkij fosse il mejo tra li kommunisti, vabbe', opinioni personali). Che un sistema comunisteggiante debba per forza essere totalitario data la sua assoluta impossibilità di convivenza con altre visioni dello stato e della società in pratica lo hai ammesso anche tu, indi passiamo oltre.
Ordunque, stabiliamo 'sto governo operaio, bello, puro, perfetto, meglio che nella Città del Sole di Campanella. Chi elegge i probiviri? E se costoro fanno i cattivelli quale organo li controlla? Avevo chiesto di non rispondermi 'il Comitato Centrale' o 'il Politburo', ma pare che nella vita non si possa avere tutto.
W l'Immacolata Concezione! | |
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W l'Immacolata Concezione!
Perchè??? |
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Bo'... perché mi andava di esclamarlo. Ma sì, credo sia già un buon motivo. |
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Ahhh, ecco: allora esclamo anch'io:
W Vegan Argnot |
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Sempre sia lodato!
(ma... chi è?) |
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Uno che sta su un pianeta dal sistema di Alpha Centauri. Ancora non l' ho incontrato, ma ho una grande fede che prima o poi arriverà.
P.S. Auguroniiii....anche quest' anno ce l' hai fatta, ehhh??? ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif) |
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Grazie. E' il Bazzy che mi porta fortuna... |
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