E’ esperienza comune eliminare gas in eccesso attraverso l’eruttazione (popolarmente ruttando) o attraverso il retto con una flatulenza (volgarmente scorreggiando)
Molti pensano di espellere troppo gas quando, in realtà, rientrano assolutamente nella media: la maggior parte delle persone produce circa da 0.5 l a 2 l al giorno di gas, eliminandolo mediamente 14 volte al giorno tramite l’ano.
Il gas è composto principalmente da vapori inodori di biossido di carbonio, ossigeno, azoto, idrogeno e, a volte, metano: l’odore sgradevole della flatulenza, il gas che passa attraverso il retto, deriva dai batteri nel grande intestino che rilasciano piccole quantità di gas contenenti zolfo. Sebbene emettere flatulenze sia comune a tutte le persone, può rivelarsi scomodo ed imbarazzante. Comprendere le cause, i modi per ridurre i sintomi ed il trattamento più idoneo aiuterà le persone a trovare sollievo.
Sintomi e problemi
I sintomi più comuni della presenza di gas sono
- flatulenza,
- gonfiore addominale,
- dolore addominale,
- eruttazione.
Non sempre si rilevano tutti questi sintomi: tipo e grado, probabilmente, dipendono dalla quantità di gas che viene prodotta dal corpo, da quanti grassi vengono assorbiti dall’organismo e dalla sensibilità individuale a trattenere il gas nel grande intestino.
Un’eruttazione occasionale durante o dopo i pasti è normale, così come le emissioni di gas quando lo stomaco è pieno; un’eccessiva deglutizione di aria può invece portare ad un’eruttazione più frequente.
A volte una persona con eruttazione cronica può avere un disordine gastrointestinale come ad esempio l’ulcera peptica, malattia da reflusso gastroesofageo o svuotamento gastrico ritardato.
A volte la gente crede che inghiottire aria e liberarla permetta di alleviare il disagio di questi disturbi, che possono essere portare intenzionalmente o meno a sviluppare l’abitudine di eruttare per alleviare il disagio. La sindrome di gonfiore da gas può verificarsi dopo un intervento chirurgico correttivi della GERD.
Un altro disturbo comune è la flatulenza.
Molte persone credono che troppo gas provochi gonfiore addominale, tuttavia chi si lamenta di gonfiore da gas ha spesso quantità e distribuzione del tutto normali, semplicemente viene vissuto con una consapevolezza diversa.
I medici ritengono che il gonfiore sia di solito il risultato di un disturbo intestinale, come la sindrome da intestino irritabile: la causa non è nota, ma può comportare movimenti anomali, contrazioni dei muscoli intestinali e una maggiore sensibilità al dolore nell’intestino. Questi disturbi possono dare una sensazione di gonfiore a causa della maggiore sensibilità al gas. Qualsiasi malattia che provochi infiammazione od ostruzione intestinale, come il morbo di Crohn o il cancro del colon, può anche causare gonfiore addominale. Infine l’ingurgitare cibi grassi in eccesso può ritardare lo svuotamento dello stomaco e provocare gonfiore e disagio, ma non necessariamente troppo gas.
Alcune persone percepiscono dolore quando il gas è presente a livello intestinale, quando il dolore si avverte sul lato sinistro del colon, può confuso con malattie cardiache, quando il dolore è sulla parte destra del colon è possibile avere problemi biliari o l’appendicite infiammata.
Cosa provoca la formazione di gas?
Il gas nel tratto digerente (nell’esofago, nello stomaco, nell’intestino tenue e nell’intestino crasso) proviene da due fonti:
- ingestione di aria,
- produzione da parte dei batteri naturalmente presenti nel grande intestino, chiamato anche colon.
L’aerofagia (una disfunzione dell’apparato digerente, che consiste nella tendenza ad ingoiare aria che arriva nello stomaco in quantità eccessiva) è una causa comune di gas nello stomaco: tutti ingeriscono piccole quantità di aria quando mangiano e bevono, tuttavia bere o mangiare rapidamente, il consumo di gomme da masticare, il fumo o indossare protesi dentali possono indurre alcune persone a deglutire più aria.
Eruttare è il modo più frequente attraverso il quale l’aria, che contiene azoto, ossigeno e anidride carbonica, lascia lo stomaco. Il restante gas si muove nel piccolo intestino, dove viene parzialmente assorbito. Una piccola quantità viaggia all’interno del lume intestinale del crasso e viene rilasciata attraverso il retto; anche lo stomaco rilascia biossido di carbonio quando l’acido prodotto si mescola con il bicarbonato nei succhi digestivi, ma la maggior parte del gas viene assorbita nella circolazione e non arriva nel grande intestino.
Il corpo non è in grado di digerire ed assorbire alcuni carboidrati che si trovano in molti alimenti a causa di una carenza o dell’assenza di alcuni enzimi che aiutano la digestione. Questo cibo non digerito passa quindi dal piccolo intestino al grosso intestino dove, di solito, la flora batterica intestinale digerisce parte degli alimenti producendo idrogeno, anidride carbonica, e, in circa un terzo di tutte le persone, il metano: alla fine questi gas vengono espulsi attraverso il retto.
Le persone che producono metano non necessariamente producono più gas o avvertono più sintomi: è possibile capire se si fa parte di questa categoria sapendo che chi produce metano avrà feci che galleggiano in acqua. La ricerca non ha ancora chiarito il motivo per cui alcune persone producono metano e altre no.
Gli alimenti che producono gas in una persona, non necessariamente provocano lo stesso fenomeno in un’altra: alcuni dei più comuni batteri nel grande intestino possono distruggere l’idrogeno prodotto da altri ceppi presenti, quindi la simbiosi dei due tipi di batteri può spiegare perché alcune persone producono più gas rispetto ad altre.
Quali alimenti causano gas?
La maggior parte dei cibi che contengono carboidrati può provocare formazione di gas mentre, al contrario, i grassi e le proteine sono causa di quantità trascurabili.
Gli zuccheri che provocano gas sono il raffinosio, il lattosio, il fruttosio e il sorbitolo.
I fagioli contengono grandi quantità di raffinosio, mentre piccole quantità sono presenti in cavoli, cavoli di Bruxelles, broccoli, asparagi, altre verdure e cereali integrali.
Il lattosio è lo zucchero naturale del latte, lo si trova anche in prodotti lattiero-caseari, come il formaggio e il gelato, e prodotti alimentari trasformati, come pane, cereali, insalata e condimenti. Molte persone, in particolare gli africani, i nativi dell’America e gli asiatici, di solito hanno un basso livello di lattasi (l’enzima necessario per digerire il lattosio) dopo l’infanzia. Inoltre con l’avanzare dell’età i i loro livelli enzimatici diminuiscono ulteriormente: la conseguenza è che nel corso del tempo queste persone possono rilevare la presenza di notevoli quantità di gas dopo aver mangiato alimenti che contengono lattosio.
Il fruttosio è presente naturalmente in cipolle, carciofi, pere e frumento; è anche utilizzato come dolcificante in alcune bibite e bevande alla frutta.
Il sorbitolo è uno zucchero che si trova naturalmente nella frutta, tra cui mele, pere, pesche e prugne secche. E’ anche utilizzato come dolcificante artificiale in molti alimenti dietetici senza zucchero, caramelle e gomme.
La maggior parte degli amidi, comprese le patate, il grano e la pasta, producono gas, mentre il riso è l’unico alimento contenente amido che non provoca gas.
Molti alimenti contengono fibre solubili ed insolubili: la fibra solubile si scioglie facilmente in acqua ed assume una consistenza gelatinosa nell’intestino: si trovano nella crusca di avena, nei fagioli, nei piselli e nella maggior parte della frutta. La fibra solubile non viene intaccata finché non raggiunge l’intestino crasso, dove la digestione causa gas.
La fibra insolubile, d’altra parte, passa essenzialmente immutata attraverso l’intestino e produce poco gas. La crusca di frumento e alcune verdure contengono questo tipo di fibra.