Un mio amico e quasi concittadino kommunista, che magari è un po' che non si sente und legge, Pisolo, un giorno dichiarò, non senza una punta di fierezza, che un'adeguata politica sociale aveva tolto i mendicanti dalla ridente (huahuauhauha) Desenzano. Mica è Desenzano che ride: sono io. Infatti, e glielo scrissi immantinente cioè immediatamente, questi signori s'erano spostati all'Italmark di Moniga e/o al Lidl di Manerba. Nulla di straordinario: è soltanto uno dei numerosi casi in cui ideologia o roba ritenuta come tale stendono sugli occhi un velo di prosciutto (in offerta speciale, ça va sans dire).
La signora del Lidl (gg. pari) o Italmark (gg. dispari festività escluse ma mica sempre) fa ricorso all'arma proibita (è proibita davvero, mi sembra ci sia una legge apposita che sanziona cotal misfatto).
L'arma? Il quarto o sesto figlio (segreto e scevro da ambizioni politiche) di Kim Jong. Eccolo:
A parte che dovrebbe dirci dove lo ha rimediato, ma diciamo che al limite non ce ne frega nulla, è chiaro che costei s'affida, se non all'umana solidarietà tra umani, alla simpatia di questi per i quadrupedi: oltre al chow chow di cui sopra tiene al guinzaglio un altro cane, un bastardino senza infamia e senza lode.
Funziona? A volte sì: mio figlio Pico, un lontano giorno: 'Papy, ma perché non le dai qualcosa?' Eh, e vaglielo a spiegare... passi per razzista, fascista, tassista, Giovanbattista, insomma qualcosa che termina con 'ista'... Istanbul. 'Pico', improvvisai, 'Bada che questi fanno finta di essere poveri e si portano dietro anche i cani per far pena alla gente, ma non è vero che sono poveri: hanno più soldi di noi. E poi possono lavorare, chi glielo impedisce?' (a quest'ultima affermazione, a dire il vero, non credetti molto neanche io stesso, ma vabbe'). Non ha più fatto domande del genere. Penso che anche lui nutra (nutrisse?) più compassione per i cani che per l'anziana signora, ma tutto sommato i quadrupedi malissimo non stanno: hanno la loro ciotola dell'acqua e, almeno l'Asiatico, una pelliccia a prova di gelo.
Alla signora, che mi guarda sempre implorante quando passo e il cui sguardo ho imparato a ricambiare (della serie: 'Col cazzo che mi instilli sensi di colpa'), vorrei dire una cosa una volta per tutte: 'Cara mia, ci vediamo praticamente tutti i giorni; se dovessi darti un obolo ogni volta che ti incontro faccio prima a riprendere a fumare'.