Detenuto in attesa di giudizio
quel film condusse alla abolizione del carcere pèrevenivo
come Divorzio all'italiana condusse all'abolizione delle
attenuanti per delitto d'onore
ma l'abolizione del carcere preventivo non è stata totale
e sulle tre motivazioni che giustificano la detenzione in
carcere prima del processo ci sono troppe possibilità di
abuso
il pericolo di manomissione delle prove, p'er esempio, non
dovrebbe sussistere nel caso di flagranza di reato, eppure
vediamo che anche in quel caso la carcerazione può durare
parecchi mesi, e non solo per i diseredati nullatenenti, tra
l'altro è l'espedienti che più di ogni altro serve a costruire
prove che magari durante il processo si rivelano inesistenti,
ma che durante l'istruttoria possono giustificare il rinvio a
procedimento, il che fa parecchio comodo ai pubblici ministeri,
tanto non sono mica loro a restare in cella fino a quando
viene chiusa l'istruttoria
il pericolo di fuga non ha nemmeno limiti di tempo, rimane
vigente fino a quando non viene decisa una misura alternativa
alla carcerazione, e non è detto che si voglia trovarla
il pericolo di reiterazione del reato è all'ordine del giorno per
gli spacciatori, i rapinatori, i ladri e i truffatori, che il più delle
volte sono anche dei pregiudicati e costituiscono la maggior
massa di detenuti in attesa di giudizio
ma sono anche quelli che generano la insicurezza dovuta alla
enorme diffusione della microcriminalità
che poi di micro non ha proprio niente, si usa quel termine solo
per differenziarla dalla malavita organizzata, cioè dalle varie mafie
presenti sul territorio italiano, sia nostrane che d'importazione
mafie che co0ntribuiscono non poco all'affollamento delle carceri
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però uno stato di diritto che rinuncia a proteggere la sicurezza dei
cittadini perchè non è in grado di offrire condizioni dignitose all'interno
delle carceri e nemmeno efficaci misure alternative è uno stato che non
merita rispetto
d'altra parte sappiamo che ci sono carceri, anche nuove, che rimangono
vuote, per mancanza di personale carcerario
e per la stessa ragione non si destinano a carceri le caserme dismesse,
dove le condizioni erano dignitose per i ragazzi di leva e potrebbero
sicuramente esserlo anche per chi vi venisse carcerato
siamo proprio sicuri che dietro alle ripetute e continue richieste di condoni
e amnistie non ci siano interessi tuttaltro che umanitari ?
non è umanitario l'interesse dello stato a risparmare sul numero di stipendi
per le guardie carcerarie
non è umanitario l'interesse dei comunu sulle ex caserme
non è nemmeno umanitario l'interesse dei politici ad avere il voto di centinaia
di migliaia tra condonati o amnistiati, loro parenti e affini, oltre a quello dei
caritatevoli volontari delle onlus
se davvero ci fosse un interesse umanitario ci si impegnerebbe per richiedere
carceri UMANE, anzi per pretenderle
e si pretenderebbe una RAGIONEVOLE durata dei processi, come dice la npstra
Costituzione che è "la più bella del mondo"
inoltre si porrebbero limiti restrittivi xome quelli americanio (72 ore) tra l'arresto
e la decisione del magistrato, in presenza del difensore, sulla necessità di trattenere
in carcere una persona imputata di reato, e mai solo perchè indagata
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ma per arrivare a questo è NECESSARIO che gli italiani cambino la loro forma mentale,
che li induce a pensare "dove c'è fumo c'è anche arrosto"
perchè in qyesto modo gli affumicatori si moltiplicano e le carceri si affollano più di
affumicati che di arrostiti al momento (lontanissimo di solito) della celebrazione del processo