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General: MARZO
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Respuesta  Mensaje 1 de 10 en el tema 
De: ORANGE1  (Mensaje original) Enviado: 23/03/2012 16:36

(Chi non si evolve si estingue, chI si adatta ai cambiamenti resterà sempre giovane.

Chissà come si muore da giovani?)

 

Ero insofferente: le finestre dell’aula non davano su nessun orizzonte libero, e l’insegnante di italiano pretendeva che scrivessi di lotte di classe e rivendicazioni, ecc. Allora non sapevo manco cos’erano.

 

Sapevo solo scrivere di ciò che vivevo, che sentivo mio perché era indispensabile alla mia esistenza.

E il primo anno di superiori niente girava affatto per il verso giusto; non che la cosa mi togliesse il sonno.

 

Avevo arraffato alcune sottomisure da un cantiere vicino a casa mia, e inchiodato un telaio triangolare; coi risparmi della paga domenicale avevo comprato un metro quadrato di zanzariera che avevo legato ai bordi con fil di ferro. Una pertica da bucato di  tre metri serviva da manico, ed ecco fatto un marchingegno per pescare. Solo che tutto sommato pesava quasi una decina di Kili.

A marzo prosciugavano le rogge per la pulizia, e i pesci sarebbero comunque morti; non erano granchè: alborelle, bose, lamprede. Un vairone era una preda da esibire, un’anguilla qualcosa da ricordare nel tempo.

 

La fatica cancellava i pensieri e l’aria tiepida entrava nell’anima, nell’armonia dei canti delle cince e delle rondini, del rumore dei passi nell’acqua e nella luminosità rinata che risaltava lo smeraldo di cespugli  di sambuco:   anticipavano il risveglio; imponenti platani e robinie erano ancora assonnati.

Spingere la ‘guada’ nell’acqua torbida nella speranza  di intravedere un guizzo argenteo d’agonia da mettere nel sacchetto legato alla cintura.

Il pomeriggio disegnava cristalli dorati sulla superficie dell’acqua.

(La ragione guida l’uomo nella sua esistenza, con smania di migliorare. Grandi cose, le più imponenti dell’umanità, sono state create per avallare lo scopo della vita che terrorizza per la sua fine; per combattere il terrore con speranza, utopia di eternità, che si conquista con tribolazioni spinte da istinti masochistici che ci impongono qualcosa da espiare per colpe che spesso dimenticano la loro causa, o che non esistono.

Nulla si porta con sé, con l’inizio dell’esistenza, dono non chiesto, e con la fine della stessa niente si porterà appresso.)

 

La sera ricamava merletti nel cielo di cobalto. Le rivoluzioni le avrebbero fatte anche senza di me. Non era il mio mondo non lo sarebbe mai stato.

Non mi evolverò, e morirò vecchio.

Nell’anima.



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Respuesta  Mensaje 2 de 10 en el tema 
De: kaby45 Enviado: 23/03/2012 20:30
La vecchiaia dell'anima di un uomo che con "istinti masochistici" è arrivato dove si trova, dovrebbe essere causa di motivazione per moltissimi giovani.
Sono d'altronde convinto che un essere che si porta dietro tanti ricordi e che dimostra il coraggio di non rinnegare le sue provenienze o, addiritura, di esaltarne la bellezza data dalla semplicità delle cose vissute, non potrà mai essere un'anima vecchia. Ben al contrario! Ricordare e far rivivere certi momenti al lettore che è vissuto nello stesso arco di tempo da prova di capacità fuori dal comune, di uno spiccato interesse per la vita in generale ed ultimo ma non meno importante, condividere. E condividere, in questo caso, significa insegnare,far sapere, arricchire certe menti che (forse) hanno sempre creduto che la fortuna sia un dono di madre natura.

Respuesta  Mensaje 3 de 10 en el tema 
De: Miti Enviado: 24/03/2012 10:34
Leggere "Marzo" mi fa pensare a Pierino (non picchiatemi)
 
 
Tema in classe. La maestra detta il tema: Marzo
Pierino consegna dopo pochissimo tempo: "marzo, pijo a cartella e me ne vado"  

Respuesta  Mensaje 4 de 10 en el tema 
De: Miti Enviado: 24/03/2012 10:59
“Le rughe della vecchiaia formano le più belle scritture della vita"
 
 
coperitna di Si può essere giovani almeno due volte!
E' la copertina di un libro di Quentin Blake
 
Il messaggio è chiaro: sebbene in verità l’età avanzata non conserta simili prodezze, queste acrobazie rappresentano bene un certo moto dell’anima, quella leggerezza dello spirito che è possibile conservare nella mente e trasmettere alle persone che ci stanno accanto.

Respuesta  Mensaje 5 de 10 en el tema 
De: Miti Enviado: 24/03/2012 11:03
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.
 
Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare 

Respuesta  Mensaje 6 de 10 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 24/03/2012 15:59
...Per il resto c'è...
 
 

Respuesta  Mensaje 7 de 10 en el tema 
De: Merendina Enviado: 24/03/2012 17:56


MILANO, 3 MARZO 2012 - "Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto c'è Mastercard". Lo slogan della pubblicità della famosa carta di credito parla chiaro:al giorno d’oggi tutto, o quasi, ha un prezzo, bisogna solo capire quale. L’amore (o meglio il sesso) ha un prezzo, l’amicizia con i potenti ha un prezzo, ma mai si sarebbe potuto immaginare che lo avesse anche la fede.

<

Oggi la giunta di palazzo Marino ha approvato la delibera con cui si inquadrano gli interventi straordinari che saranno messi in campo per la tre giorni di Benedetto XVI a Milano, dal potenziamento dei mezzi pubblici ai passaggi straordinari di Amsa per la pulizia delle strade e aree pubbliche ai presidi dei vigili>> si legge sul Corriere della Sera.

Giuliano Tabacci, assessore al Bilancio e ai Tributi nella Giunta del Sindaco di Milano Pisapia, ha giustificato l’investimento del Comune sostenendo che: <>. Un’accoglienza che non bada a spese, da tre milioni di euro. Fondi che, nella gestione Moratti, non erano stati reperiti.


Respuesta  Mensaje 8 de 10 en el tema 
De: Vaccabestia Enviado: 24/03/2012 18:37
 
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.
 
Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare 
 
 
 
 

Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.

Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare.
L’oggi è un dono, è per questo motivo che si chiama presente.

L’origine di questa lettera è sconosciuta, ma porta fortuna. Non tenere questa lettera, spediscila agli amici ai quali vuoi augurare buona fortuna.

Grazie a Nicola B. che me l’ha inviata




 
http://www.magnaromagna.it/lezionidivita/riflessioni-positive-condividere-il-dolore-e-la-felicita/



meglio mettere la fonte vala', per non rischiare multe milionarie

Respuesta  Mensaje 9 de 10 en el tema 
De: Miti Enviado: 24/03/2012 18:47
Si, l'ho letta tanto tempo fa.........

Respuesta  Mensaje 10 de 10 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 24/03/2012 19:48
Capito, va': la solita catena di Sant'Antonio...


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