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General: nonni nel 1912-13
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Respuesta  Mensaje 1 de 10 en el tema 
De: Claretta  (Mensaje original) Enviado: 01/04/2012 01:38
Ferdinando : famiglia di origine piccolo borghese, ha un fratello che si è accasato bene e adesso
fa parte dell'alta borghesia milanese
 
Carla, che in realtà si chiama Carlotta : padre comandante di divisione dei carabinieri, madre ripudiata
dalla famiglia nobile perchè a 16 è scappata dal collegio per seguire quello che allora era un garibaldino
del reggimento di Lamarmora
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Paolo : famiglia di agricoltori, a 20 anni è fuggito a Parigi dove ha trovato lavoro nella officina dei
Fratelli Lumiere, in seguito ha fatto il girovago, portandosi dietro proiettore e pellicole
 
Caterina : figlia di agricoltori è divenuta cuoca presso una ricca famiglia milanese
 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Clotilde : figlia di agricoltori originari dalla zona del Volga, il padre si è trasferito a Milano, dove grazie
alla sua conoscenza del tedesco e del russo è divenuto caporeparto alla Breda che costruiva i primi
treni a vapore, lei ha aperto un laboratorio di stireria a Porta Venezia
 
è una donna emancipata e sua sorella è una delle prime laureate in ingegnieria al Politecnico di Milano


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Respuesta  Mensaje 2 de 10 en el tema 
De: Claretta Enviado: 01/04/2012 02:20
cento anni dopo mi riesce difficile prendere in considerazione la letteratura "costruita" nei
salotti culturali
 
"non fare leggere cattivi libri alla fanciulla" raccomndava la zia Angioletta a mia madre
 
e lei mi comperava i romanzi della Delly, rilegati in brochure bianca
 
ma io leggevo Moravia e Pratolini, di notte a letto, con una torcia sotto le coperte, sempre
preoccupata di non sciuparli, perchè mio padre non si accorgesse che glieli avevo presi 
 
e a casa di nonno Paolo e di nonna Caterina leggevo Paolo Valera ed Emilio De Marchi,
oltre alle sue raccolte di vecchie riviste socialiste, lui era contento che a me piacessero
quanto a lui :)
 
però purtroppo mamma era fissata con i buoni libri per le fanciulle
 
tutti i suoi nipoti hanno avuto in regalo il libro Cuore, non appena hanno imparato a leggere, sigh   
 
solo quando ho compiuto 14 anni ha ritenuto che fosse giunto il momento di permettermi di leggere
Fogazzarro e Guido da Gozzano (ma io leggevo già i D'Annunzio presi in biblioteca)
 
nello stesso anno mio padre mi ha messo in mano IL Capitale, sigh !!
 
e mi interrogava anche, risigh !!!

Respuesta  Mensaje 3 de 10 en el tema 
De: Claretta Enviado: 01/04/2012 13:26
Ferdinando era il trasgressivo degli anni ruggenti milanesi
 
ma era un nonno divertentissimo, anche se un tantino irresponsabile
 
"se fai la brava ti porto al Trianon"
 
era una bugia, al Trianon non mi ci si poteva portare, niente bambini
là dentro, ma potevamo fermarci davanti all'ingresso per vedere i
cartelloni e nonno Ferdinando mi cantava le canzoni americane che
si sentivano lì dentro, come aveva fatto con mia madre, alla quale
aveva insegnato a ballare il charleston e lo shimmy quando era piccolina
 
con me non funzionava, io ero "un gatto di marmo" che a mio padre
perplesso faceva dire : "eppur si muove"
 
ma era bello anche andare in Galleria all'ora dell'aperitivo, con nonno
Ferdinando
 
c'erano i musicisti della Ricordi e i cantanti della Scala seduti ai tavolini
davanti al bar che era all'altezza dell'Ottagono
 
arrivava lui e tutti gli facevano festa, in pochi minuti l'ambiente diventava
effervescente, una gara a intonare arie di opera, canzoni swing e anche
impertinenti e volgarotte parodie in puro stile meneghino
 
io mi abbuffavo e nessuno faceva caso alla bimbetta vestita come Cappuccetto
Rosso che arrivava a malapena a mettere le manine nei vassoi del buffet
 
niente di quello che faceva nonno Ferdinando poteva essere approvato da mio
padre, e nemmeno da nonna Carla, ma mia madre aveva una infinita tenerezza
per lui
 
l'ultima volta che siamo usciti insieme era un freddissimo pomeriggio di Carnevale
 
avevo voluto andare al Luna Park, sui Bastioni del Naviglio, niente avrebbe potuto
schiodarmi da lì prima dell'ora di cena, e certamente non poteva riuscirci il sempre
entusiasta nonno Ferdinando, che dilapidava monete su monete per accontentarmi
 
io me la cavai con una forte indigestione di krapfen e una mezza congestione, ma
lui si beccò una polmonite letale
 
dopo quel giorno fu mio padre a prendere le redini della mia educazione
 
addio incosciente allegria, Milano Educational, cultura e frequentazioni della
cerchia di amicizie antifasciste: ormai si era in piena guerra di Spagna !! 

Respuesta  Mensaje 4 de 10 en el tema 
De: kaby45 Enviado: 01/04/2012 15:35
Peccato! (non hai scritto ... continua)

Respuesta  Mensaje 5 de 10 en el tema 
De: Claretta Enviado: 01/04/2012 21:30
non è un romanzo
 
sono scampoli di memoria :)

Respuesta  Mensaje 6 de 10 en el tema 
De: kaby45 Enviado: 01/04/2012 22:08
Sono scampoli che si fanno leggere come un "romanzo"!

Respuesta  Mensaje 7 de 10 en el tema 
De: Claretta Enviado: 02/04/2012 00:31
nonno Paolo e nonna Caterina erano nonni ad honorem :)

avevano allevato il figlio di Clotilde, abitavano proprio sopra
il suo laboratorio di stireria, ed erano già cinquantenni con un
figlio quindicenne che studiava in collegio a Mantova, quando
accolsero in casa quel bambino di tre anni
 
e in quella casa arrivò anche mia madre nell'estate del 1933,
con una valigia che minacciava di scoppiare, e me nella pancia
due mesi
 
(ma lei mi ha sempre detto che sono nata settimina, quando
festeggiava l'anniversario di matrimonio che era il 13 settembre)
 
e siccome a quel punto la casa di Porta Venezia era divenuta
troppo piccola, Paolo e Caterina si sono trasferiti a Taliedo, ma
mi portarono con loro perchè entrambi i miei genitori lavoravano,
anche se mia madre era già incinta di un'altra bambina
 
dal 34 al 41 i miei genitori ebbero 4 femmine e 2 maschietti, ma
solo io rimasi per tutti quegli anni con nonno Paolo e nonna Caterina
 
poi il figlio li volle a Mantova, dove aveva costruito una casetta per loro,
e gli proibì di portarmi a vivere là
 
li voleva unicamente nonni dei suoi figli, e loro si rassegnarono
 
però morirono, prima lei e dopo sei mesi anche lui, nel 1942, prima di
essere venuti a sapere che Milano era sotto i bombardamenti
 
nell'ultima lettera nonna Caterina si lamentava che non si trovava più
il parmigiano e che doveva rinunciare a fare il risotto, era disperata,
lei che aveva l'orgogli di essere stata una delle migliori cuoche di
Milano, poverina !!
 
mi lasciò la sua macchina per cucire e i suoi orecchini, che erano le
rosette di brillanti, dono di matrimonio per le spose ottocentesche
 
non feci nemmeno in tempo a vederli, mia madre li impegnò subito,
erano già arrivati i tempi bui della fame e delle tessere annonarie


Respuesta  Mensaje 8 de 10 en el tema 
De: Claretta Enviado: 02/04/2012 01:19
nonno Paolo era quello che oggi si definirebbe un incantevole
affabulatore :)
 
me lo ricordo alto e diritto, con i grandi mustacchi bianchi, come
la corona di riccioli intorno all'orlo del berretto, la giacca aperta e
la catena dell'orologio che brillava sul panciotto, i pollici infilati
nei taschini, poteva stare anche delle ore a parlare dei suoi ricordi
ai vicini, ma soprattutto alle vicine di casa :
"mi ricordo Garibaldi nel 60..."
" mi ricordo la Comune a Parigi.."
"mi ricordo le cannonate di Bava Beccaris... "
 
ed era festa quando il parroco metteva a disposizione del suo proiettore
e delle sue pellicole la sala parrocchiale
 
in quelle occasioni era festa grande anche per me :)
 
ma nonno Paolo era sempre al corrente dell'arrivo di artisti di strada in città
 
con lui ho visto funamboli attraversare sul filo Via Torino
 
ho visto l'uomo con l'orso bruno in Galleria
 
e ho visto veri ginnasti olimpionici esibirsi in Piazza del Duomo con le
parallele e i cavalletti, divenuti anche loro girovaghi che si spostavano
di città in città portandosi attrezzi e tappeti
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
ma nonna Caterina si indignava e lo ricopriva di improperi nel suo per me
incomprensibile dialetto mantovano :
 
"sei un perditempo, c'è lavoro da fare, dai cattivo esempio alla bambina,
e poi dovresti vergognarti di stare sempre a fare il contapalle con le donne"
 
capivo che era questo all'incirca il discorso, ma non capivo perchè in mezzo
c'erano sempre "at'vegna n'cancher" e magari anche "sassen de strada"
 
con me nonna Caterina era dolcemente severa e piena di attenzioni
 
cattolicissima mi faceva dire la preghiera della sera e quella del mattino
 
ordinava al nonno di portarmi alla messa grande, lei era già stata alla prima
delle sei, poi mi faceva raccontare cosa aveva detto il parroco durante la
predica, del marito non si fidava, temeva che mi portasse fuori in anticipo
 
in effetti aveva ragione, uscivamo subito dopo la predica e andavamo dal
giornalaio, poi lui col Corriere e io col Corrierino andavamo a sederci sulle
panchine dei giardinetti :)
 
e lei finiva col riuscire a farmelo dire, così giù un'altra pioggia di rimproveri,
ma ormai il pranzo era pronto e non bisognava sedersi a tavola arrabbiati
 
nemmeno a letto bisognava andare arrabbiati, bisognava prima fare la pace,
poi chiedere all'angelo custode di aiutarmi ad essere buona, e dopo avermi
rimboccato le coperte lei andava in cucina e mi portava una mela da tenere
sotto il cuscino per fare dei bei sogni
 
mai saputo da dove venisse questa usanza, ma era una gran bella usanza  :)


Respuesta  Mensaje 9 de 10 en el tema 
De: francodeltoro Enviado: 02/04/2012 07:17
x cortesia, continu clarè.....

Respuesta  Mensaje 10 de 10 en el tema 
De: Miti Enviado: 02/04/2012 08:29
MOLTO PIACEVOLE LEGGERTI 


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