...succedeva qualche secolo fa.
Qualsiasi cittadino poteva anonimamente denunciare chi congiurava/complottava (o magari non lo faceva, ma era nemico) contro la Serenissima. E all'uopo c'era un orpello al palazzo ducale.
Ovvio che i denunciati avevano comunque modo di dire la loro, nella sala delle torture del succitato palazzo, ma di solito confermavano le tesi dell'accusa.
SUccedeva qualche secolo fa.
Qualcosa è cambiato, ma la forma sostanzialmente rimane la stessa.
E se uno stato si rivolge alla delazione anonima dei propri cittadini per arraffare, condannare, umiliare ed altro, vuol dire che, senza alcun effetto di distorsione termporale, siamo rimasti ancora ai metodi di cui sopra.
E per le condanne non c'è bisogno di convincenti medoti corporali: basta l'enorme massa di leggi/leggine/regolamenti/commi e postille per riuscire a trovare agevolmente la scusa per rapinare il cittadino del frutto del suo lavoro.
E condannarlo alla pubblica vergogna, in ottemperanza a leggi che garantiscono sicuramente di più rapinatori, estorsori, borseggiatori che chi si difende dagli stessi.
(Non son degno di essere cittadino italiano, ma la cosa, chissà perchè mi concilia il sonno!)