bisogna però tenere presente che Bossi è stato male l'11 marzo 2004
e che per 18 mesi è rimasto segregato tra ospedali e cliniche di terapia
riabilitativa
sua moglie aveva intero il peso di tre figli, Renzo, il più grande, aveva
14 anni, gli altri due avevano 12 e 8 anni
l'amministratore di fiducia, Balocchi, era ammalato di cancro, morì se
ben ricordo, prima che Bossi tornasse definitivamente a casa, cioè agli
inizi del 2006
i tre ministri : Castelli, Calderoli e Maroni, abituati da sempre a prendere
ordini da Umberto, avevano Manuela come punto di riferimento e di
collegamento col capo
bisogna provare a mettersi nei panni di Manuela Marrone in quel frangente,
e magari anche in quelli dei tre ragazzini, per rendersi conto di come si era
fatta difficile la loro vita, tra gli amici veri e quelli falsi in quella situazione
era praticamente impossibile distinguere
Bossi ha dato nel 2005 a Balocchi il nullaosta al passaggio postmortem
della carica di amministratore al suo assistente Belsito
ma onestamente non si può pensare che nel 2005 Bossi fosse pienamente
in grado di valutare il personaggio che ereditava l'incarico da Balocchi
piazzato lì da Bondi, garantito dall'incarico che aveva nell'azienda statale
che più è collegata al Ministero della Difesa, fosse stato in piena salute
proprio queste cose gli avrebbero fatto scattare il campanello di allarme,
ma quando uno ha probemi di salute cerca solo il conforto che gli viene
dagli altri
ho persino il dubbio che anche Balocchi si sia fidato di Belsito a causa
della sua letale malattia
quanto a Manuela e ai ragazzini cosaltro potevano fare se non affidarsi
a Belsito ?
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c'è un errore di base all'origine del disastro, ma sono in pochi a saperlo
Bossi, fin dall'inizio, ha versato TUTTI i suoi proventi nelle casse della
Lega, poi la moglie doveva chiede all'amministratore, con le pezze
giustificative, i soldi per fare fronte alle necessità di spesa
errore gravissimo, nel quale incorrono moltissimi titolari di impresa non
ben supportati dagli amministratori
ogni amministratore che si attenga alle norme professionali tiene separate
la contabilità del titolare da quella dell'azienda
a complicare ulteriormente le cose ci sono i finanziamenti statali
anche quelli dovrebbero avere una contabilità separata rispetto ai proventi
delle attività del partito e delle donazioni private, perchè diverso è il tipo
di responsabilità nella gestione di ciò che è pubblico e di ciò che è privato
per quanto si sa finora Belsito non ha tenuto separato il rimborso pubblico
dai proventi privati del partito
per dirne una : TUTTI gli eletti versano al partito una quota del 30% del loro
stipendio, e gli eletti sono migliaia
per dirne un'altra : una quota degli utili provenienti da feste ed eventi viene
versata al partito e di feste,cene ed eventi ce ne sono centinaia ogni anno
poi ci sono i gadgets venduti a decine di migliaia solo a Pontida e Venezia,
ma quasi tutti i gazebo disseminati nei paesi della Padania se ne procurano
una scorta
e poi ci sono le Associazioni Padane, alle quali può essere devoluto il cinque
per mille della dichiarazione dei redditi
come si fa a sapere quanto del rimborso elettorale e quanto dei proventi del
partito c'era nelle fantasiose operazioni di investimento ?
ma la domanda fondamentale è : gli ammanchi esistono o no ?
nemmeno questo è chiaro finora
non siamo di fronte a un partito morto, come AN e La Margherita, e non c'è
nemmeno l'intestazione di beni per molte decine di milioni all'amministratore
è troppo chiedere se davvero sono spariti dei soldi, e se i soldi "forse" spariti
erano quelli della Lega o quelli del rimborso elettorale ?
finora c'è solo sensazionalismo, ma con il sensazionalismo si produce solo fumo,
che può mettere fuori gioco la famiglia, ma che non cancella il ruolo che ha avuto
Umberto Bossi nella questione settentrionale
che esisteva, esiste e continuerà ad esistere fino a quando continueranno ad esistere
le prevaricazioni dello stato centralista