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General: dopo una analisi superficiale
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De: Vaccabestia (Mensaje original) |
Enviado: 19/06/2012 16:52 |
penso di aver capito perchè da qualche anno la sinistra, nel suo complesso mi sta' sulle balle.
Se la destra,( naturalmente parlo dei politici e non degli elettori di destra)
mi sta' sui maroni per motivi direi antropologici, sociali, emotivi, genetici,ed anche antropomorfici...
della sinistra, non avevo chiaro il motivo.
Mi dicevo, sono inconcludenti, confusionari, inclini all'inciucio, non sanno fare squadra.
Quando sono stati al governo, in 10 minuti si erano gia messi a litigare etc etc...
Invece no... il malessere è molto piu profondo ..e l'ho scoperto in questi giorni... di elezioni in giro per il mondo.
A me la sinistra è cominciata a stare sulle balle quando
i politici che 15 anni fa si dichiaravano orgogliosamente comunisti
e cito i Veltroni, i D'Alema, i Napolitano, i Bersani e ora sono diventati Democratici,
PD per intenderci, ripudiando il vecchio ideale comunista.
Uno si dice, vabbe' solo gli idioti non cambiano mai idea, evabbe è vero
ma è anche idiota o peggio.. forse paraculo
cambiarla, l'idea, tutti insieme, nello stesso momento e per ragioni inconfessabili.
O meglio confessabilissime...il potere... la cadrega, la poltrona in pelle e le prebende.
Insomma.. restare a cavallo, al potere...
quando ci si rende conto che una ideologia non ha piu' presa su un elettorato...
beh si cambia idea, si sepelliscono i principi che animarono quelle idee
e tanti saluti...
si salta sul cavallo nuovo..lo si monta per un po'... fino alla prossima svolta...
Esemplari da prendere in esame sono...
Rutelli e Calearo, i primi che mi vengono in mente eh
e poi dicono che la gente ha schifo di sta gente
sti qui, sono persone senza uno straccio di idea, figuriamoci di ideale |
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Vero in senso generale, o Vak-Pis, ma è vero anche che il mio prof. non aveva alcun interesse a parlare in un modo anziché in un altro. |
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De: CL 1 |
Enviado: 20/06/2012 09:00 |
è un po' come dire, ok, siete delle merde dal punto di vista amministrativo, industriale, politico, non contate un cazzo in alcun consesso mondiale ma
vi riconosciamo una sorprendente abilita' nel creare minigonne o far vincere la Ferrari.
CREDO CI CONSIDERINO DELLE MERDE ANCHE DAL PUNTO DI VISTA DELLA CORRETTEZZA DELLA MORALE DELL'ETICA, ECC.
(ops ...m'è rimasto inceppato il maiuscolo sbraitante orengesco, non volevo gridare... giuro!)
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Poichè chi più chi meno in giro per l'Europa ci considera tutti delle merde (o inaffidabili, attori, pasticcioni, imbonitori, fottitori, truffatori, ladri, ipocriti baciapile ecc.) da almeno cinque secoli...
...anch'io che non penso di meritare quella fama che di riffe o di raffe solo in quanto italiano ho ereditato...
...se ogni tanto mi comporterò un po' da merda cosa rischierò? Di perdere quella stima e quel rispetto che non potrò MAI avere da chi ragiona per stereotipi?
Qualcuno si è mai seriamente preoccupato delle opinioni di persone di cui non gliene importa un cazzo? |
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beh Fabrizio
di quello che pensano gli altri su di me in quanto italiano,
non mi frega na sega
il problema è pero' che questo sentimento diffuso, all'estero, sulle capacita' degli italiani, sulla loro onorabilita
sulla capacita' di ripianare i debiti
sulla loro saldezza morale
sulla affidabilita etc etc
si ripercuote inevitabilmente sulle nostre tasche.
Gli spread cosi elevati, non sono accettabili solo con analisi contabili e finanziarie
v'è un surplus di tutto cio' che è latino, italiano e decadente.
La nostra inaffidabilita' si ripercuote anche nelle sale finanziarie.
Quando sono stato all'estero, in paesi di lingua tedesca
alla domanda "di dov'è?"
piuttosto che dire sono italiano..
rispondevo "sono Spagnolo"
e non è che gli spagnoli siano molto meglio di noi eh..
ma sono percepiti come popolo migliore
noi siamo assimilati nel nord europa, piu o meno alla Grecia |
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De: CL 1 |
Enviado: 20/06/2012 09:46 |
Il pensiero di Fabrizio si attaglia perfettamente a noi meridionali
a nulla contando che anche io, in quanto meridionale, mi sento
di non meritare quella fama che ho ereditato
ciò non toglie che, di riffa o di raffa, se dico "napoletano"
so già a cosa vado incontro nel giudizio altrui
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Avete un solo difetto: siete sessanta milioni di individui e non un popolo...'
E questo non è detto che sia un male, anzi, probabilmente la smania insensata di essere "popolo" a tutti i costi ha le sue belle responsabilità in quello che siamo diventati. |
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Avete un solo difetto: siete sessanta milioni di individui e non un popolo...'
E questo non è detto che sia un male, anzi, probabilmente la smania insensata di essere "popolo" a tutti i costi ha le sue belle responsabilità in quello che siamo diventati.
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Per certi aspetti invece lo è. Per quanto, poi, smania insensata di essere popolo non vedo dove ce ne sia - ci ha provato Mussolini, ma non ha avuto né il tempo né il modo; e in ogni caso una cosa è patriottismo, un'altra è nazionalismo sciovinista.
L'Italia, al contrario, ha una storia di stati e staterelli che se le suonavano a vicenda, e che non esitavano nemmeno a chiamare eserciti stranieri per guadagnare un metro quadrato di terra a scapito del vicino. Questo è parte in causa nell'arte di arrangiarsi tipica dell'Italiano: senza un riferimento fermo, oggi suddito di Tizio e domani di Caio (ma sempre e comunque schiacciato dall'autorità e mai difeso), è logico che abbia imparato a farsi gli affari propri, come del resto ottimamente illustrato (e messo in pratica) da Guicciardini, che secondo me andrebbe letto quanto Machiavelli. Una nazione di soli 150 anni non è una nazione, si sa. Una nazione che, oltretutto, viaggia a velocità assai diverse.
A questo va aggiunta una certa dose di responsabilità da parte del clero cattolico, specialista nei secoli nell'insegnare l'esatto contrario di quel che chiamasi senso civico, a tutto svantaggio dell'autorità civile, a tutto vantaggio del proprio potere temporal-spirituale: da questo punto di vista è assai più corretto il mondo protestante - e anche questo si sa.
Con questo non credo di aver detto tutto - anche altri Stati hanno conosciuto la durezza dell'autorità, anche altri Stati sono uniti da tempi relativamente brevi... ma si vede che a queste latitudini certi fattori hanno un effetto funesto maggiore. |
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credo che tu abbia colto nel segno
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io con gli stranieri ci tengo a dire di essere
italiana e lombarda
col cavolo che mi spaccerei per spagnola !!
VB: guarda che America è un nome italiano,
e guarda che il miglior sindaco di New York
si chiamava Giuliani
guarda che nella City di Londra c'è Lombard Street,
e guarda che il Cremlino degli zar è stato costruito da
un italiano (si chiamava Fioravanti)
guarda che i mercanti più importanti in Olanda nel
1600 si chiamavano Borsalino
60 milioni di individui, non un popolo ?
verissimo, ed è per questo che non abbiamo mai accettato
di essere dei sudditi
"governare gli italiani non è difficile, è solo inutile"
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De: ORANGE1 |
Enviado: 20/06/2012 13:54 |
Ma qualcuno una volta ha detto che l'Italia non è un paese povero, ma un povero paese! |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 20/06/2012 13:55 |
Ovviamente fu un francese, chissenno'? |
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Il Guicciardini aveva individuato nello Stato della Chiesa, e nel potere di "questi scellerati preti", il maggior male dell'Italia dei tempi suoi.
Non so se è davvero cambiato qualche cosa... |
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Ah, o Phaber, ma io parlo più che altro del 'Manifesto dell'Italiano', ossia del 'Vademecum del perfetto Italico': un 'fatevi gli affari vostri, pensate a sistemarvi, voi e la vostra famiglia, per il resto andate in culo a tutti': questa è più o meno la filosofia guicciardiniana. |
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mai sentito nessun popolo SPARLARSI addosso come quello italiano |
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De: Ramarra |
Enviado: 20/06/2012 17:21 |
Io sono contenta di essere italiana. Potrei fare un discorso lungo ma non ho tempo.
Dico solo che quando con la mia Lancia Y incontro una VW schiaccio il pedale e la deutsch wagen mangia parecchia polveren. E manco tocco il tema della dame che scende dalla wagen che qua da noi la veste meglio pure il geometra. Sto zitta anche sulla cucina perchè non si spara sulla croce rossa. Ho portato a casa la pelle una sera solo perchè ero molto giovane, e a 20 anni si digeriscono le mele fritte nell'olio d'oliva da una dame. Non che non abbiano qualità, per carità, ma col cavolo che mi sento una merda. |
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mai sentito nessun popolo SPARLARSI addosso come quello italiano |
Bisogna distinguere tra autocritica e denigrazione, esterofilia e disfattismo fine a sé stesso. Se dicessimo che tutto va bene saremmo come quel demente secondo il quale la sua città, peraltro bellissima, è un capolavoro di vivibilità.
In fondo non ha tutti i torti neanche la Ramarra, detto fra noi. Nemmeno io credo che siamo delle stramerde, anche se ho i miei (legittimi) dubbi quando mi imbatto in comitive di Italiani all'estero... |
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