IO lo prendo in giro? Ma se è sempre lui che mi umilia e mortifica con quella sua ironia così penetrante, che con le sue stilettate mi mette a nudo trullallero e io soffro anche il freddo non è vero ma lo dico tanto così per farlo sentire più appagato...
E poi cosa dice che ce l'ho con tutti quelli che scrivono da lui? Forse che scrivono?
Le stesse umiliazioni che infligge a me... 'porcofritto, parruccona' non è possibile essere così cattivi. Mi sento offesa nell'intimo, oppressa, perseguitata.
Il suo modo così forbito di incunearsi nella mia mente con un linguaggio ipnotico, fa sì che io ne rimanga vittima attonita e impotente. Come farà il mio equilibrio a sostenere questa tracotanza d'impeti verbali?
Mi sono seduto dalla parte del torto... tutti gli altri posti erano occupati