Era una notte buia e tempestosa, una vera merda insomma, quando, frustando il cavallo come un ciuco tra il glicine e il sambuco, Mihajl Trombaciov busso` al casermone, ossia al citofono ma comunque avevate capito. Rispose una voce assonnata con forte cadenza romanesca tardo-borgatarica, che alla domanda se la signora fosse in casa disse che era in servizio: un`intera compagnia di Fanti dal Mancato Pediluvio s`era prenotata per un esame orale che peraltro non erano loro a dover sostenere, bensi` subire. Ai singulti, simili a quelli dei fumetti, emessi per lo stupore da Trombaciov, il tanghero replico` con un invito a un caffe`, a patto che Mihajl glielo pagasse e non fotografasse la veranda ex abusiva. Trombaciov accetto` e alla fine getto` dalla finestra della veranda (ex) abusiva il cafone. Cosi` trascorse la notte e infine spunto` l`alba.
parlate con la farina der zacco vostro e poi non sapete nulla di storia
gelosi, siete gelosi di cotanto Maestro Cassio Tebrione
vi soffermate alle prime sue opere ma, avate mai letto: (two points) La vita quotidiana nel vespasiano? Ah, no?
Il vespasione di Cassio Tebrione era raramente nel palazzone, mentre passava la maggior parte del tempo nei cosidetti Giardini dei Frocioni, e là riceveva chi lo desiderava, non solo i portatori di frutta e verdura ma anche altri, e stava con gli amici dell'ombretta (calice di nero), sdraiato nel triclinio, ed altri gli lanciavano delle banane dalla strada. La porta del palazzone era sempre aperta tutto il giorno e presso di essa c'era a guardia, la di lui moglie, noto mastino romano. Ai Frocioni si recava spesso e si consultava con i verdurai su ogni tipo di verdura di stagione, e spesso anche di frutta. E i discorsi che egli non poteva leggere di persona a causa dell'età, per lo più ordinava venissero letti dai suoi figli anche questo per poter portare al palazzone una sacchetta di verdura e affini. Ogni giorno sceglieva numerosi commensali tra gli imbriaconi e tra gli altri, e spesso andava egli stesso a mangiare da altri 'poeti' la frutta e verdura e qualche ovo non mancavano mai.
vecchia e incartapecorita merenda, detta: canestrello, quanta pena, mista a profonda misericordia, mi susciti leggendo il quanto scrivi.
rimani a rota de sti due accattoni mentali, de sti due miseri cialtroni, di questi due puniti dal loro dio, pur di guadagnarti la permanenza in questa com! com, ridotta al paro di una fogna!
Phulì, fu lì, Forlì, che, una volta uscito dall'Ufficio Verande Smarrite no come cage si chiamava vabbe', il Tercorarium, noto insetto rotolacacche, si imbatté in colei che batté: ella batté, lui si imbatté, pereppepè (e aperta, stavolta).
L'intera compagnia de' Phanti dal Mancato Pediluvio era infatti (in-faNti?) lì, in zona esercitazioni, e c'era anche Pompinia (nickname) che sottoponeva loro medesimi (stessi) all'esame orale.
A chi toccava toccava, del resto avevano messo il numeretto come alla mutua ossia ASL; gli altri nel phrattempo ingannavano il tempo e forse anche qualcun altro, compreso il caporale di giornata, cantando il canto della loro compagnia: (due punti)
Il Tiber mormorava calmo e placido al pompaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio.
L'esercito marciava per raggiunger la frontiera
coi piedi che je puzzan de groviera...
Tercorarium, che s'imbatté in colei che batté, s'incazzé, ma questo saré l'argomento della quarta BUTTATA dal Sommo Titolo: (due punti) Cantami, o diva, del pelato Vate(r), l'ira funesta ecc. ecc.
t'è rimasto solo sto poveretto de peppe e sta sprovveduta de canestrello, perché lo schifo che susciti in tutti i forumisti di tutte le com, non passa inosservato! e non passando, ha segnato la tua fine e la fine della com.
QUARTA RUTTATA - L'IRA FUNESTISSIMA ANZI FUNESTERRIMA DEL PRECIPITATO DI MINCHIA, NOTO S-COMPOSTO CHIMICO, CHIMICO COME I CESSI DEI CAMPER.
Via Due Punti c'è una bambina (tutti siamo stati giovani), gli occhi grandi color rugiada, gli occhi grigi come la strada ecc. ecc.
Michajl Trombaciov s'era stancato di meditare vendetta, anche perché egli era uomo d'azione e non di meditazione; e poi, diciamocelo, per essere l'eroe del racconto non capiva un cazzo: a momenti ci ammazza la mascotte, Quattro Danesi per un Bassotto...
In effetti Trombaciov aveva la singolare caratteristica, potremmo anche dire peculiarità ché tanto peculia non olet, di trovarsi sempre nel posto magari giusto ma nel momento sbagliato, o viceversa. Quando dava il meglio di sé si trovavasisi nel posto sbagliato e nel momento pure sbagliato, insomma la perfezione fatta pirla.Ma in fondo non ce ne frega niente, andiamo avanti.
In Via Due Punti, in the phrattemps, era in corso un singolare gioco ma senza premi, per quelli c'era già Carlo Conti (anche Bonolis). Il gioco consisteva nel mettere togliere rimettere la dentiera alla Signora che stava soddisfacendo l'intera Compagnia dal Mancato Pediluvio (Universale). Con questo semplice accorgimento si potevano ottenere ben: (due punti) due (2!!!) versioni di Mc Pompin: (ri-due punti, ci volevano) la versione 'Rigatone' (con dentiera allogata) e la versione 'Mezze Penne' (con dentiera... slogata). Il gioco sollazzava i militi, i quali per ciascuno cui toccava tiravano dadi o si giocavano a morra (soprattutto i Sardi) il togli o metti.
Tercorarium, avvedutosi del mercimonio nonché della morra (i dadi non li vide), prese a lanciare sampietrini (cubetti di porfido, così appellati a Roma in quanto costituenti soprattutto la pavimentazione della piazza di San Pietro), ma contro la Signora in quanto i militi erano in numero strabordante e tutti più grossi di lui (e sai che ci voleva...). Una lapidazione alla capitolina, così, un po' come comprare le bustine di kuskus al supermercato, ma cosa ci possiamo fare? Questo passava il convento... I militi ricambiarono con ortaggi.
Michajl Trombaciov, informato da un passante sulla destinazione del Tercorarium, comprese di doversi anche lui dirigere in Via Due Punti, ritenendo di dover mettere i puntini sulle 'i' e altre cose. Chiamò un Taxi, che venne in neanche trentasei minuti, e una volta zompato a bordo riprese a meditare vendetta - proprio un imbecille, non gli bastava aver buttato giù Cucuzzolo dalla veranda? Ah, per chi non conoscesse la veranda: (due punti) http://www.youtube.com/watch?v=TbE08cfT02Q
me so sempre chiesto: ma che persona sarà mai? quanti anni avrà, quanti figli avrà, quali pensieri, quali giustificazioni,
quali soddisfazioni, quali impulsi lo spingono, lo obbligano, nel momento che esce da casa, di sicuro salutanto i suoi, (per venire da chissà dove) a riprendere di nascosto la facciata di un palazzo il portone e i citofoni dei condomini?
davvero, che uomo sarà, quanti anni avrà, che famiglia avrà, quanti figli avrà, mi chiedo ogni volta, e giuro non mi so rispondere. ma una cosa è certa è una persona che mi suscita una profonda e cristiana misericordia.
e mai gli andrei a pisciare sulla tomba come invece, farò per il mandante.
ehi, imbecilloni e imbecillone che bivaccate in questa fogna, ma voi, ve lo siete mai chiesto chi è questo misero uomo?
ps
se vuoi seguitare a venire, nessun problema! vai pure! ma attenta a non andare più giù di un cento metri da quel palazzo! perché c'è la sede della polizia postale.
ehi, gestore, dimenticavo: siccome verrò quanto prima a desenzano, pe pisciatte sulla tomba, dovrò dire al dirigente del cimitero di seppellirti ben lontano dalla tomba di mio fratello.
...Sì, perché mo' i tuoi degni compari ti credono in grado di fare un filmato con musiche dei Pink Floyd... vabbe' che non le avranno nemmeno notate, loro che, essendo tuoi amici, al massimo arrivano ad Alvaro Amici (per l'appunto).
Senti, mi pare che un Cimarelli vicino al cesso del cimitero di Dese ci sia - adesso non so se sia il tuo parente o se magari è parente di quello sgorbio fotografato a piazza Ippolito Nievo, che naturalmente non sei tu. Però sulla tomba c'è una lapide che la dice lunga:
...Tra una lapidazione e un pompino di soppiatto, ah, e un lancio di verdure, dicevamo che si svolgeva la morra a cura dei Sardi ProPPrio, che quanto a mancato pediluvio scherzavano poco anzi affatto. Ma era un discorso promozionale: (due punti) per diffondere il: (due trullallà) Pecorino nel mondo. Alcuni suonavano, tra l'altro, le Launeddas (Strumenti musicali molto anticherrimi - la traduzione sarebbe 'Corna di Poeta'), proprio una festa campestre, insomma e insottrazione, fu ciò che vide il nostro eroe (eroe... il nostro pirla...) Mihajl Trombaciov, il Lanciator dalle Verande... http://www.sardinyarelax.it/sa_murra.htm
Tema anterior
