Questa l'ho vissuta stamattina in prima persona. Non è per fortuna una storia violenta ma lascia parecchio da pensare.
Ero alla stazione di Desenzano e dovevo prendere il treno per Verona, per poi tornare dopo poche ore. Lo prendo volentieri: mezz'ora suppergiù e arrivi senza pensieri.
Il treno era fermo, io salgo e prendo posto. Dopo di me sale un'anziana con un pesante impermeabile e una stampella (ma camminava benissimo). Insomma, la solita zingara. Dove si accomoda trova un pacchetto di sigarette, subito lo apre per vedere se è pieno; ma un attimo dopo arriva il legittimo proprietario che glielo sfila dalle mani e contemporaneamente tira giù la valigia e cambia vagone.
Cambia vagone!
Dopo un minuto sale un giovanotto barbuto con la giovane moglie, anche lei intabarrata, altri due zingari, insomma. Si mettono a parlare ad alta voce con l'anziana, poi cambiano posto e si dirigono più al centro del vagone, dove lui comincia ad aprire i finestrini. Con il treno che è ormai partito e sta correndo la cosa è fastidiosa. Dietro allo zingaro c'è una coppia non giovanissima. Anche questi due si alzano e cambiano vagone.
E cambiano vagone!
Lo stesso fa un giovanottone dall'aria araba e con muscoli da culturista.
Alla fine cedo: cambio anch'io...

कितना सुंदर युवा जो पलायन, लेकिन कौन हो खुश करना चाहता है, कल के लिए वहाँ कोई निश्चितता नहीं है

ecco!