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Piotr, quando si controllano direttamente o indirettamente un miliardo si persone, vuol dire che si è un centro di potere.

 

E questo non si gestisce coi paternoster e/o genuflessioni.

Si gestisce come ogni centro di potere: con forza e visibilità !

 

Pie benedizioni lasciamole ai fraticelli, che col saio muoiono.

Su, su, parliamo di quel che sappiamo, di tanto in tanto.

 

Alcuni Argentini di lui dicono:

 

En El silencio de Horacio Verbitsky se nos informa que el cardenal habría entrado en contacto con una organización nazi-fascista llamada Guardia de Hierro lo que habría implicado relaciones especiales con Emilio Massera.
En el mismo libro se trata con más profundidad y se aportan pruebas a la denuncia ya hecha en Iglesia y dictadura por Emilio Mignone.
El 23 de mayo de 1976 la Infantería de Marina detuvo a cuatro jesuitas a cargo de Bergoglio: Orlando Yorio, Luís Dourrón, Enrique Rastellini y Francisco Jalics.
Yorio, quien confirmo el contacto entre el Bergoglio y Massera, estaba convencido de que fue el actual cardenal quien lo entrego a los militares e incluso pudo haber presenciado alguno de los interrogatorios.
Bergoglio les habría pedido a Yorio y Jalics que abandonaran la villa donde trabajaban, al negarse estos habría hecho saber a los militares que no los protegía más y pocos días después fueron raptados.
Esta versión se correspondería con documentación descubierta por Verbitsky en la que se informa que “Este sacerdote (Jalics) fue un subversivo, que tuvo problemas con sus superiores y que fue detenido en la Escuela Mecánica de la Marina”.
Es por esto que hay quienes dicen que Bergoglio es “un maquiavélico felón que traiciono a sus hermanos y los entrego a la desaparición y la tortura por la Junta Militar en aras de una insaciable ambición de poder:”
Así Bergoglio llama al olvido y califica el juicio a Von Wernich de calumnia, por que sabe que él es el próximo. Esperemos que en vez de “llamar a perdonar” pida perdón, que es lo que en realidad le corresponde.

Più o meno lo stesso:

 

IL CARDINALE ARGENTIN...O CHE AIUTò LA DITTATURA - Ancora più inquietante la vicenda legata ad un altro possibile candidato alla successione di Benedetto XVI, l’argentino Jorge Mario Bergoglio. Di lui si è occupato un altro giornalista, Horacio Verbitsky, nel libro L’Isola del Silenzio. Nei primi anni Settanta Bergoglio divenne il più giovane Superiore provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina.
Entrando a capo della congregazione, ereditò molta influenza e molto potere: in pratica era a capo di tutti i sacerdoti gesuiti attivi nelle baraccopoli di Buenos Aires.
Fu così che nel febbraio del ’76, un mese prima delcolpo di stato argentino, Bergoglio chiese inspiegabilmente a due dei gesuiti impegnati nelle comunità di abbandonare il loro lavoro nelle baraccopoli e di andarsene.

Erano Orlando Yorio e Francisco Jalics, che si rifiutarono di andarsene. Non se la sentirono di abbandonare tutta quella gente povera che faceva affidamento su di loro. Il provvedimento di Bergoglio fu immediato: li escluse dalla Compagnia di Gesù senza nemmeno informarli, poi fece pressioni all’allora arcivescovo di Buenos Aires per toglier loro l’autorizzazione a dir messa. Pochi giorni dopo il golpe, furono rapiti. Secondo quanto sostenuto dai due sacerdoti, quella revoca fu il segnale per i militari, il via libera ad agire: la protezione della Chiesa era ormai venuta meno. Tesi, questa, che sarebbe confermata da diversi documenti ritrovati dallo stesso Verbitsky.

Su tutti, quello reperito dagli archivi del ministero degli Esteri in cui si fa riferimento a un episodio specifico: nel 1979 padre Francisco Jalics si era rifugiato in Germania, da dove chiese il rinnovo del passaporto per evitare di rimetter piede nell’Argentina dopo quell’episodio. Bergoglio si offrì di fare da intermediario, fingendo di perorare la causa del padre: invece l’istanza fu respinta.

Nella nota apposta sulla documentazione dal direttore dell’Ufficio del culto cattolico, allora organismo del ministero degli Esteri, c’è scritto: “Questo prete è un sovversivo”. Secco. E non finisce qui. Un altro documento evidenzia ancora più chiaramente il ruolo di Bergoglio: “Nonostante la buona volontà di padre Bergoglio, la Compagnia Argentina non ha fatto pulizia al suo interno. I gesuiti furbi per qualche tempo sono rimasti in disparte, ma adesso con gran sostegno dall’esterno di certi vescovi terzomondisti hanno cominciato una nuova fase”. è il documento classificato Direzione del culto, raccoglitore 9, schedario B2B, Arcivescovado di Buenos Aires, documento 9.

Scritto da Redazione Infiltrato.it

fonte: www.infiltrato.itVisualizza altro

...e poi, un attimo, figljuoli. Io, questa storia, me la sono ritrovata nella mia pagina FB e vabbe', me la tengo e trullallà. Queste ed altre azioni nephande potrebbe aver compiuto il neoeletto, ma proprio ieri ascoltavo in radio una giornalista argentina che diceva che parlare adesso di quei tempi è facile, ma viverli allora era difficile. Può darsi che Francesco Primo abbia pensato, dall'alto della sua responsabilità di Superiore dei Gesuiti, che fosse conveniente (male minore) fare così: sacrificane due per salvarne cento. E poi, questi altri chi erano? ...Il tutto per dire che non sposo integralmente un certo lato della biografia ricostruita; e per dire inoltre che questo è un prelato fuori dalle righe, che andava in autobus e mangiava pastasciutta che si cucinava da sé. E che aveva due paia di scarpe. A quel livello ecclesiastico quanti ce ne sono? E anche il nome che s'è scelto dà da pensare. Chissà se i ricchi e potenti della terra non si siano trovati davanti una brutta gatta da pelare? Sinceramente, lo spero...

esistono denigratori professionali nella casta degli scribacchini:  ricordo le "scandalose" foto di Ratzinger con la divisa della Hitlerjugend ------>  come se fosse facile per un adolescente tedesco dei primi anni '40 NON farne parte!

 

e cosa avrà combinato mai Bergoglio ai tempi della giunta militare in Argentina?  penso anch'io che sia andata come dice Peter:  in una situazione mostruosa, le circostanze lo avranno indotto a scegliere il male minore.

 

Senza dimenticare che, se la Chiesa si regge ancora in piedi, dopo 2000 anni di storia, è perchè tendenzialmente ha sempre cercato più il dialogo (con i potenti) dello scontro.

Ho l'impressione che per le alte gerarchie sia sempre stata più importante la sopravvivenza dell'organizzazione (anche nelle peggiori circostanze, e in attesa di tempi migliori) della difesa dei principi contro i soprusi del potere politico.