Página principal  |  Contacto  

Correo electrónico:

Contraseña:

Registrarse ahora!

¿Has olvidado tu contraseña?

PHALLABEN
 
Novedades
  Únete ahora
  Panel de mensajes 
  Galería de imágenes 
 Archivos y documentos 
 Encuestas y Test 
  Lista de Participantes
 Bi-scussioni, tri-scussioni ecc. 
 BIBLIOGRAFIA 
 
 
  Herramientas
 
General: MOSTRI A CHI ?
Elegir otro panel de mensajes
Tema anterior  Tema siguiente
Respuesta  Mensaje 1 de 16 en el tema 
De: Claretta  (Mensaje original) Enviado: 15/03/2013 01:15

MOSTRI A CHI? ROSA E OLINDO, I DELITTI NON TORNANO

Un team di esperti vuole la revisione del processo per la strage di Erba - Olindo e Rosa Romano potevano ammazzare 4 persone e appiccare un incendio in 20 minuti, con colpi da professionisti? - Quel “suggerimento” a Olindo: Confessa, vai in cella con tua moglie e tra pochi anni sei fuori


Nicoletta Appignani per lanotiziagiornale.it

Olindo e Rosa ErbaOlindo e Rosa Erba

Non è solo Azouz, padre e marito di due delle vittime della strage di Erba, a credere che la coppia non abbia nulla a che vedere con quel massacro. Un team di esperti, tra i quali i criminologi Gianfranco Marullo e Francesco Bruno, ora si è messo all'opera per ottenere la revisione del processo. Secondo loro infatti è impossibile che a commettere la strage sia stata la coppia. «Ci sono molti elementi che non tornano nella ricostruzione» spiega Marullo, docente di criminologia alla Sapienza, che elenca i lati oscuri di questa vicenda. A cominciare dalla cronologia dell'assalto a casa Castagna.

I tempi e il sangue
Venti minuti per commettere quattro delitti ed un tentato omicidio ed appiccare un incendio. Poi lavarsi, cambiarsi e scappare in altri venti minuti al massimo. Ma sgattaiolando fuori di casa come ombre, invisibili alla folla che nel frattempo si è radunata di sotto e ai soccorritori sulle scale. Per di più facendo sparire i vestiti e le armi del delitto, mai ritrovate né identificate dall'autopsia. Tutto questo senza lasciare neanche una traccia.

«Se i Romano fossero scappati in auto, senza che nessuno li vedesse - spiega il docente - almeno il volante, il sedile, il cambio, la maniglia, avrebbero trattenuto un po' di quel sangue». Invece no. L'unica traccia che viene rinvenuta è sul poggiapiedi, 15 giorni dopo la strage, il 26 dicembre.

Si tratta di una delle prove a carico: una macchia piccolissima. Ma la macchina era già stata analizzata più volte, compresa la notte degli omicidi, e nulla era mai emerso prima di quel giorno. Il sangue tuttavia, la notte dell'11 dicembre, era dappertutto: l'acqua dei vigili del fuoco lo aveva sparso ovunque, anche nel cortile, dove camminò tantissima gente, imputati compresi. Certo è che diverse persone entrarono nell'auto per ispezionarla e installare gli strumenti per le intercettazioni ambientali prima di quell'ultimo accertamento. Proprio grazie a questo elemento considerato dall'accusa una prova schiacciante però Olindo fu convinto a confessare.

La confessione
Proprio la confessione di Olindo è stata al centro delle polemiche durante il processo. Nelle registrazioni si sente un carabiniere spiegargli che in caso di ammissione del crimine, la pena sarebbe stata di pochissimi anni, per di più in cella con Rosa che sarebbe stata rilasciata al più presto. Non solo, nelle intercettazioni ambientali dal carcere Rosa in lacrime si rivolge al marito in questo modo: "Olli, ma noi... perché dobbiamo dire che siamo stati noi? Non abbiamo fatto niente".

Olindo in ogni caso confessa: una versione, la sua, talmente piena di inesattezze macroscopiche che è costretto varie volte ad "aggiustarla". Quando poi il pm legge la prima ricostruzione a Rosa, analfabeta e perciò impossibilitata a farlo lei stessa, subito la donna conferma ma l'avvocato la interrompe "No, questa non è la versione vera". Quella definitiva doveva ancora essere letta.

«Questo è il problema - spiega Marullo - i Romano sono stati condannati più per quello che hanno "liberamente" dichiarato che per una vera e propria responsabilità accertata. Ma per arrivare ad una confessione che almeno corrispondesse agli eventi c'è voluto moltissimo tempo. Durante il processo hanno anche ritrattato, ma la Corte si è basata esclusivamente sulle prime deposizioni».

Il testimone
C'è poi la questione di Mario Frigerio, che nel massacro perde la moglie Valeria Cherubini e viene ferito a sua volta. L'uomo il 15 dicembre, pochi giorni dopo la strage, fornisce l'identikit di chi lo ha aggredito: carnagione olivastra, occhi scuri, capelli neri corti, senza baffi, dotato di molta forza. Dichiara di non averlo mai visto prima, che non si tratta di qualcuno di quelle zone. «Ovviamente non è possibile pensare a Olindo - spiega il professor Marullo - Non è chiaro se l'identikit sia mai stato confrontato con altri sospetti ma non ce ne sarà bisogno: Frigerio cambia versione dopo una decina di giorni, dicendo che l'aggressore è Olindo Romano».

I dubbi
Sulla scena del crimine i Ris trovano delle orme di scarpe e un'impronta digitale. Entrambe non verranno mai identificate. Non solo. Secondo i criminologi, chi ha ucciso Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini sapeva molto bene ciò che stava facendo. «Gli adulti sono stati colpiti alla testa e finiti con un colpo alla gola. La tecnica è precisa: un colpo alla carotide netto. Da "sgozzamento". Obiettivamente troppo per due persone semplici come i coniugi Romano» conclude il professor Marullo.

Un'operazione quasi militare insomma. Ma c'è dell'altro. In precedenza la luce in casa Castagna era stata staccata. Un vicino che abitava sotto di loro racconta ai carabinieri di aver sentito dei passi leggeri verso le 18:30, orario in cui nell'abitazione non avrebbe dovuto esserci nessuno. Gli assassini erano già all'interno dell'appartamento?
Un altro testimone conferma la prima versione dei Romano: loro quella sera non erano in casa già dal tardo pomeriggio. Alle 21:30 erano a cena a Como, come confermerà anche lo scontrino del Mc Donald's.

Un terzo vicino dichiara di aver visto, pochi minuti dopo la strage, tre extracomunitari parlare animatamente tra loro per poi allontanarsi. Sono tutti questi motivi, questa serie infinita di incongruenze, che spinge adesso il lavoro del team verso la richiesta di revisione del processo. A quanto pare starebbero valutando alcuni nuovi indizi che dimostrerebbero senza dubbio l'innocenza di Olindo e Rosa.




Primer  Anterior  2 a 16 de 16  Siguiente   Último  
Respuesta  Mensaje 2 de 16 en el tema 
De: Claretta Enviado: 15/03/2013 01:26

Respuesta  Mensaje 3 de 16 en el tema 
De: Peppe Gioacchin Enviado: 15/03/2013 07:29
pochi anni...  insomma...
 
sono usciti i 2 ragazzi di Novi Ligure, ora il mese prossimo esce anche Pietro Maso...  ma non si sono mica fatti pochi anni di galera...
 

Respuesta  Mensaje 4 de 16 en el tema 
De: Peppe Gioacchin Enviado: 15/03/2013 08:56
insomma, secondo l'articolista i carabBbinieri avrebbero imbastito una truffa ai danni dei due pirlotti (=voi confessate e noi vi facciamo fare pochi anni ecc.)
 
io non so come è andata lì a Erba, ma ho la brutta sensazione che quando accade un delitto di sangue che impressiona e indigna l'opinione pubblica, tutti quanti, forze dell'ordine e magistratura, si affannano molto spesso a cercare UN colpevole (purchessia),  non IL colpevole
 
non saprei dire se inconsciamente o molto consapevolmente
 
e così fanno contenti i superiori, che premono e rompono i coglioni, fanno contente la stampa (che li accusa di archiviare dossier su dossier) e l'opinione pubblica, che tira un sospiro di sollievo perchè "giustizia è fatta"  !!!  

Respuesta  Mensaje 5 de 16 en el tema 
De: Ketty Frega? Enviado: 15/03/2013 09:46
tutti quanti, forze dell'ordine e magistratura, si affannano molto spesso a cercare UN colpevole (purchessia),  non IL colpevole
 
 
Già, spesso succede proprio così

Respuesta  Mensaje 6 de 16 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 16/03/2013 17:18
...ehm...

Respuesta  Mensaje 7 de 16 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 16/03/2013 17:35



Respuesta  Mensaje 8 de 16 en el tema 
De: emme Enviado: 17/03/2013 13:29
mah

mi sembra un po' tirata come retropensata

Respuesta  Mensaje 9 de 16 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 17/03/2013 16:39
Quel che sia, o Emme; ma se perfino la parte lesa nutre dubbi...

Respuesta  Mensaje 10 de 16 en el tema 
De: emme Enviado: 17/03/2013 17:33
quanto lo pagano a quel merdone (pace all'anima dei suoi) per andare a mattino cinque?

Respuesta  Mensaje 11 de 16 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 17/03/2013 17:51
Ma di chi parli? Scusa, ma come utente TV sono un phallimento...

Respuesta  Mensaje 12 de 16 en el tema 
De: emme Enviado: 17/03/2013 18:04
nemmeno io sono un granché come utente tv 
sono bravo solo a letto (specialmente nelle prime ore di sonno)

intendo dire che azuz o come si chiama il tale... secondo me... ci vuole mangiare con la riapertura del caso che porterebbe a nuove copertine, interviste, ospitate... 

ma forse sono io che penso sempre male (peggio di Claretta)

Respuesta  Mensaje 13 de 16 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 17/03/2013 18:08
...Ah, il marito o chi cavolo era, che tra l'altro s'è beccato il carcere per spaccio?

Respuesta  Mensaje 14 de 16 en el tema 
De: emme Enviado: 17/03/2013 18:10
e secondo me manco spacciava robba bbuona

Respuesta  Mensaje 15 de 16 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 17/03/2013 18:14
Sì, ma infatti il punto è questo, altro che chiacchiere...  

Respuesta  Mensaje 16 de 16 en el tema 
De: Claretta Enviado: 17/03/2013 23:00
Azuz Marduk non intende riaprire il processo in Italia, lui si è rivolto all'Alta Corte di Strasburgo,
che non ha respinto il ricorso, e ha anzi accettato di esaminarlo

non è una questione di interviste e di copertine, lui dice che NON è sono stati trovati gli assassini
di sua moglie e del suo figlio primogenito e che quindi l'Italia non gli ha reso giustizia

è una impostazione diversa da quella dei criminologi e del Comitato Giustizia Giusta per Olindo
e Rosa, al quale ho aderito anche io come hanno aderito i miei parenti

su youtube potete trovare tutte le interviste e tutta la documentazione che Giulio Cainarca ha
fin dal 2007 rese pubbliche nelle sue trasmissioni Onda Libera che fa al mattino su RPL

sono agghiaccianti soprattutto le registrazioni allegate agli atti, insieme alle intercettazioni, non
c'è neppure bisogno di commenti e infatti Giulio Cainarca i commenti li riduce al solo minimo
indispensabile

io non ho letto i libri scritti dagli avvocati della difesa non mi è sembrato necessario, sono bastate
le registrazioni per farmi convinta che sia necessario dare una giustizia finalmente giusta a Olindo e Rosa



Primer  Anterior  2 a 16 de 16  Siguiente   Último  
Tema anterior  Tema siguiente
 
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados