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Respuesta  Mensaje 1 de 4 en el tema 
De: Peterpan®  (Mensaje original) Enviado: 10/04/2013 12:10
Questo scrissi un mesozzo dopo essere entrato in questo circo Orfei....

Cosa pensiamo di chat & chattajuoli

 

 

25.6.2000 Materiale umano nelle chat di internet

(mini-saggio sul punto di aggregazione del nuovo millennio e su chi le crea e gestisce)

 

Premessa

 

Sono collegato in Internet da poche settimane; oltre agli adempimenti d’obbligo, esplorare cioè e collegarmi con chi e ciò che corrispondeva ai miei interessi, sono entrato nel mondo delle chat. I motivi? Curiosità, senz’altro; voglia di parlare, anche questo sicuramente, quest’ultima ragione correlata con tutta probabilità al desiderio di vincere momenti di solitudine.

 

Il mio ingresso non è stato dei più felici: avevo l’impressione che tutti si conoscessero, in chat se non addirittura all’esterno, e che quindi i rapporti fossero tutti consolidati e poco o niente suscettibili di variazioni, ivi compresa l’eventualità di un inserimento da parte del sottoscritto. In parte sbagliavo, tant’è vero che ho conosciuto qualcuno, più che altro qualcuna, e tuttora esistono rapporti epistolari.

Dove invece non sbagliavo era nel giudizio che tuttora conservo sull’estrema mediocrità dei partecipanti. Che questo non sia un paese, ammesso che lo sia mai stato, di grande cultura, tutti lo sanno; che girino ovunque galli cedroni in perenne tentativo di conquista, pure; idem per quanto riguarda il quoziente intellettivo medio della massa: salvo rare eccezioni, la chat si svolge all’insegna di bacini e cuoricini trasmessi, di simpatiche parole cortesi, di ‘avete visto questo’ o ‘quest’altro’ e così via, fermi restando ovviamente coloro i quali, a partire dall’audace soprannome che si autoaffibbiano,  cercano in tutti i modi di fare conquiste, a volte con galanteria, spesso con modi da ‘macho’ quando non volgari – e di questo ho esperienza diretta anche come donna virtuale, essendo entrato a volte in chat con uno pseudonimo femminile. Questo accade un po’ dovunque, mi si potrebbe obiettare, e l’obiezione è accolta. Quanto sto scrivendo della chat non presenta, sono il primo a riconoscerlo, grosse differenze rispetto ad altri luoghi di aggregazione, dal bar al salotto passando per la discoteca. A proposito di discoteche: saranno forse in ribasso a vantaggio del ‘rimorchio’ virtuale? Il quale presenta, se vogliamo, dei vantaggi: lui o lei non si conoscono, almeno fino allo scambio delle fotografie, e quindi si può millantare di tutto. Finora non ho mai sentito nessuno definirsi poco alto o poco bello, o, apriti cielo, calvo. In discoteca no, c’è poco da millantare…

 

Dicevo che discorsi profondi non se ne sentono granché, e i più sembrano non avere neanche voglia di farne. Chat veramente tematiche, poche. Ora, il mio spirito, polemico se vogliamo, ma sostanzialmente onesto, non ha tardato a rilevare l’incongruità del tutto. A partire dallo pseudonimo, o nick che dir si voglia, che mi sono scelto, PETERPAN, ho inteso sdrammatizzare il tutto e ‘castigare ridendo mores’. Ho cominciato a scrivere in chat dei finti messaggi pubblicitari, con un tono che parodiava la pubblicità vera (testimonial compresi),  ma offrendo prodotti tali da destare sdegno e stupore nell’opinione chat-pubblica: lassativi e simili[1]. Nel primo intento, sdrammatizzare, sono perfettamente riuscito per quanto riguarda me stesso, meno per quello che concerne gli altri ‘chattatori’, i quali in misura fin troppo esigua sono riusciti a cogliere l’ironia delle mie uscite pseudo-pubblicitarie, risentendosene anzi alquanto e cacciandomi dalla chat quando erano in condizioni di farlo, cioè quando erano investiti della Santa Missione di Moderatori. Nel secondo intento, castigare i mores o costumi, potrei tracciare un bilancio analogo: personalmente ho abbastanza castigato, gli altri di nuovo non mi hanno compreso se non in casi sporadici.

 

Sorge una domanda: cosa dovevi dunque sdrammatizzare e quali costumi dovevi castigare? Rispondo immediatamente: sdrammatizzare quella seriosità, badate bene, non ho detto serietà, con la quale si vive il proprio ruolo virtuale in chat, come fosse la vita reale e non un ennesimo rischio di dipendenza al pari di una droga o di una bevanda alcolica; castigare, e gli imbecilli e i volgaroni, e le gallinelle da marito o le sposate del tipo io vorrei ma non posso e quindi lo tradisco in chat, e, quello che più per me contava, il branco, quando mi sembrava che tale si potesse definire la chat quasi privata, dove finalmente tutti si sentivano qualcuno in virtù delle ‘ore di servizio’ prestate a quella chat e quella sola, riuscendo magari anche a guadagnarsi sul campo l’ambita carica di Moderatore, dove finalmente ci si sente protagonisti, pensate un po’ che eccelsa gloria.

Ma la massa, si sa e ripeto, è quello che è… d’accordo, e allora andiamo sui Sommi Capi: i Moderatori; questo era in fondo per me l’argomento centrale.

 

Il moderatore è, si presume, una persona come le altre, con pregi e difetti. Un difetto è più evidente degli altri: fa il moderatore. Chi e cosa lo spinge a diventare tale? Tecnicamente, il fatto che questi apra una chat, il che lo innalza automaticamente di rango, o il fatto che un altro moderatore ve lo promuova. Su questo c’è poco da commentare.

 

Psicologicamente, però? Quello che all’inizio era uno scherzetto goliardico da parte mia, l’immissione continua dei miei messaggi, è diventato presto un banco di prova della personalità, sia pure virtuale ma su questo non scommetterei, del moderatore–tipo. Pur ammettendo senza riserve che ho spesso esagerato, meritando quindi l’espulsione, a volte è bastato molto meno: venivo espulso praticamente in sintonia col mio ingresso. Chi per disturbatore è conosciuto…, mi si dirà, e in parte questo è vero. Ma le cose non stanno solamente così: psicologicamente, dicevo, buona parte dei moderatori è inscrivibile in una categoria di persone insicure e frustrate, che, sia pure in chat, trovano finalmente sfogo alle proprie voglie di protagonismo e sollievo dalle proprie insicurezze: essi pontificano, consigliano, sono i detentori della battuta, sono gli addetti ai saluti per chi entra e per chi esce, sono, insomma, il Sole intorno al quale i pianeti ruotano. E con il vantaggio che quasi nessuno li conosce, e li può quindi immaginare degli dei, e questo i moderatori lo sanno o quantomeno lo percepiscono. Come anche benissimo sanno che con una ‘cliccata’ possono espellere chiunque loro non garbi, ora poi, con il nuovo sistema, anche comminare sospensioni che, almeno nel mio caso, sono andate dai quindici minuti alle ventiquattro ore.

E che piacere per una persona, magari tartassata in ufficio dai suoi superiori, essere finalmente il capo, il leader…

Mi è costato una lunga sospensione ciò che ho scritto ieri ad uno di questi poveretti, il quale tra l’altro, non sapendo più cosa dire, mi contestava il tipo di caratteri che stavo usando, a mio parere assolutamente non invadenti né lesivi dello spazio altrui. Ecco quanto:

 

è PROPRIO VERO: DIAMO AD UNA PERSONA IMBELLE SIA PURE UN’ONCIA DI POTERE

ED ECCO CHE QUESTI SI TRASFORMERà NEL PIù SPIETATO DEGLI AGUZZINI

 

…Pensiamo un po’ con chi abbiamo a che fare, e non soltanto nelle chat, ma purtroppo anche nella vita reale. Questo valga come conclusione. Grazie per avermi seguito fin qui.

           

Peterpan



[1] STITICHEZZA??? …FALLABEN!!! Il lassativo preferito da SEAN CONNERY e da MEGAN GALE. Una compressa quando Vi pare, e Vi renderete responsabili di un’alluvione dalle proporzioni bibliche. Ricordate: FALLABEN!!!  



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Respuesta  Mensaje 2 de 4 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 10/04/2013 12:25
...caz... me lo sono riletto ed è ancora attuale, scusate la PRESUNZIONE...

Respuesta  Mensaje 3 de 4 en el tema 
De: SidneyL Enviado: 10/04/2013 12:27
 l'ho detto, che sei troppo intelligente per non sapere quando provochi.

Respuesta  Mensaje 4 de 4 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 10/04/2013 12:33
Ma lascia stare l' (eventuale) intelligenza, ché nel relazionarsi prevale l'istinto, chissà come maturato...
E infatti, guarda, a volte davvero non so quando provoco, sarà perché sono rincoglionito...
Per dirti, tempo fa i CC fermano me e un amico, tra l'altro docente Uni eccetera, quindi insomma un tipo rispettaBBile. Lui stesso mi prende in disparte e mi fa: 'Senti, rispondi bene, dai, sono Carubba...'
Cos'era successo? Evidentemente non avevo saputo contenere il mio disprezzo per quei due, e avevo risposto come meritavano - ma senza rendermene conto, questo è il bello...


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