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General: Gargamella si droga
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O si fa degli ettolitri di Trebbiano, non so.
Adesso il Bersy e i suoi soci (quos Deus perdere vult, ed prius dementat) hanno tirato fuori questa splendida pensata delle "primarie" per scegliere il candidato alla presidenza della repubblica. O Prodi o D'Alema. (no comment)
Cosa impedisce a questa classe dirigente, se non i neuroni bruciati dalla coca, o dall'alcol etilico, di essere in sintonia con il proprio elettorato, con il popolo della sinistra?
Cosa ha che non va Stefano Rodotà? Non va bene perchè è un nome tirato fuori dal cilindro da Grillo? Non va bene perchè piace a Vendola? Non va bene perchè è una persona onesta, indipendente, lontana anni luce dal machiavellico "statista" Massimo D'Alema, maestro di inciuci e negoziatore calabraghe?
GARGAMELLA, DIMETTITI !
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Buona la prima, mi sa: non dimenticare che Garga ha vinto le elezioni e che il suo partito conta circa l'80% dei voti validi nonché delle schede bianche: in quel caso era infatti chiara la volontà dell'elettore di votare PD. Stesso dicasi per le schede nulle e, credo, anche per quelle con la croce su M5S o PDL.
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...Wé, rega', se vince quella faccia da stronzo di Prodi prendo la cittadinanza bulgara, ne ho possibilità.
...ma proprio non c'è più ritegno...
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Il Bersy è talmente frastornato che non si è nemmeno lontanamente accorto dell'assist di Grillo (ovvero: tu mi lasci eleggere Rodotà alla presidenza della repubblica, io ti sostengo al senato tutte le volte che non mi presenti delle puttanate).
No. Lui prima cerca un nominativo (Marini) gradito a Silvio, ma che Vendola e metà dei democratici annegherebbero volentieri nel cesso.
Due giorni dopo tira fuori dal cilindro il coniglione Prodi, che Grillo non voterà mai e che Silvio e il Pdl vedono come il fumo negli occhi.
E se qualcuno gli fa notare che girarsi i pollici per 50 giorni dopo le elezioni è troppo, lui gli dà dello scissionista.
GARGAMELLA, DIMETTITI !!! |
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De: Ramarra |
Enviado: 19/04/2013 19:53 |
......Rodotà non va bene perchè è apertamente antiberlusconiano e non ha alcun senso votare un capo di stato che sia ostile a uno dei maggiori schieramenti politici votati, grillo potrebbe non capirlo, anche se secondo me lo capisce ma siccome è scemo e comportamentalmente disturbato se ne frega di queste cosette.
Se smetti di votare pd per votare grillo lascia stare.
Bersani ha ragione a cercare un candidato gradito a tutti. E ne ha da vendere.
Ho detto che penso che il grande guasto del pd sta nel fatto che per anni ha educato sciocchi pettegoli invece che politici e si è costruito intorno all'antiberlusconismo.
Mi sembra infatti che tutto stia succedendo perchè va bene solo quello che è contro berlusconi, e questa non è politica. E' stupidità degna di grillo. Manca di capacità costruttiva.
Mi auguro che da questa divisione del pd emerga un gruppo di politici di sinistra un pò più seri e illuminati, moderni, in cui si possano riconoscere tutti quelli di sinistra che in questi ultimi anni si sono sentiti sempre orfani e sfigatissimi.
Vedremo |
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Non è così semplice, o Ram, secondo me, perché pare che all'interno della sinistra, per fare discorsi nuovi e alternativi, si debbano fare discorsi che tutto sono tranne di sinistra: cioè volgere maggiormente lo sguardo al mercato, alla finanza, all'imprenditoria privata e via cantando.
Discorsi che a me non piacciono troppo: dico sempre che occorrerebbe pensare a un diverso modello di sviluppo, ma è anche vero che qui occorre pareggiare i conti e che, stando le cose come stanno, rischiamo di essere travolti e fagocitati.
Rodotà sarà pure antiberlusconiano, ma non mi sembra una persona armata del livore che investe tanti oppositori del Cav., posso ovviamente sbagliare. E questo già sarebbe tollerabile: dov'è mai scritto, infatti, che un PdR non debba e non possa avere proprie opinioni? L'importante è che queste non vadano a incidere sui doveri costituzionali pertinenti alla funzione settennale.
...E poi basta che non nominino Prodi, non può esistere, ma non per come si pone verso Berluzzo, bensì perché è un mona.
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Lo scambio inconfessabile, questa volta, sarebbe stato:
nomina di un Presidente democratico disponibile a nominare il Caimano senatore a vita, contro via libera a un governo Bersani appoggiato dal Pdl (o addirittura un governo PD - PdL a guida Bersani).
La prospettiva a quanto vedo ha fatto schifo a una buona metà dei "grandi elettori" democratici, e Gargamella ha finalmente annunciato le dimissioni.
Per Rami: Rodotà non è noto per essere antiberlusconiano, è un laico ex radicale estraneo ai giochi di potere che non ha mai nascosto le sue opinioni in merito a unioni gay, fecondazione assistita ecc. ------> tutta roba che fa inorridire non il PdL, ma la Bindi e la componente scassamaroncattolica del Partito Democratico.
Per questo il Bersy ha ignorato l'assist di Grillo, per non perdere il sostegno dei sucaminchia baciapile del suo partito.
Il risultato (a mio avviso meraviglioso) è che invece finalmente ha perso il controllo del PD, rischiando è vero di spaccarlo, ma di fatto riconoscendo a denti stretti di non averne azzeccata più una negli ultimi 2 mesi. |
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