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General: a nanna dopo Carosello...
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De: SidneyL (Mensaje original) |
Enviado: 27/05/2013 14:59 |
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SidneyL
...ci dicevano mamma e papà; e noi obbedivamo, perché erano altri tempi e ai genitori si tendeva ad obbedire. Gli
adolescenti di oggi, per lo meno quelli Colombiani, hanno tutt'altro
genere di Carrusel, che al momento rappresenta un fenomeno in crescita
esponenziale e, pare, pronto per essere esportato anche da noi: comincia
in discoteca, dove i giovanissimi si riuniscono, come un ballo
qualunque, poi le ragazze si mettono in circolo ed i ragazzi le
penetrano di spalle, a rotazione e a ritmo della musica, senza
protezione di alcun genere: il primo che ha l'orgasmo, perde e viene
eliminato dal gioco. Oltre ai rischi di malattie sessuali gravi,
vista la promiscuità e l'assenza di profilattici, questo giochino ha per
ora portato alla luce circa 7000 figli dello sballo. E, aggiungerei, figli anche di un tessuto sociale sbrindellato, consunto e totalmente privo di valori.
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quando c'era Carosello i quattordicenni non avevano le chiavi di casa
ma la sedicenne Patti Pravo già faceva la cubista al Piper, giravano già spinelli e pasticche anche nelle scuole, c'erano discoteche aperte nel pomeriggio per i minorenni, e c'erano le cantine dei palazzi piene zeppe di fanciulli e fanciulle che facevano biblica conoscenza, reciproca e anche comunitaria
però le chiavi di casa non ce le avevano ![](../images/emoticons/sonrisa_1.gif)
gli occhiuti genitori non "responsabilizzavano" i figli, se la prendevano loro la responsabilità di educarli, a volte ci riuscivano e a volte no, ma la colpa dei fallimenti nessuno poteva togliergliela per attribuirla ai figli, alla società, al consumismo, alla politica o allo stato
finchè è durato Carosello se un figlio quattordicenne sbagliava la colpa era sempre e solamente dei genitori
notare : chi andava a letto dopo Carosello oggi è potrebbe benissimo essere nonno di un quattordicenne, l'età ce l'ha per esserlo
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...Be', o Cla, non sono d'accordo in quanto, a dire il vero, c'era la tendenza ad autoattribuirsi il merito in caso di buona riuscita del rampollo e a scaricare, eccome!, la colpa su fattori esterni in caso contrario, non ultimo attribuendo alla genetica 'sbagliata' del figlio sue eventuali tendenze non da 'bravo ragazzo': " Eh, è FATTO COSI' "... Idem per le famose " Cattive compagnie che ce lo hanno rovinato " - come se 'ste compagnie non fosse andato a scegliersele lui in nome del sempre valido 'chi si somiglia si piglia'...
E nemmeno oggi vedo che la serie di alibi e scuse varie è mutata, lo sento parlando con quelle quattro galline madri dei compagnucci di classe di Pico: i loro fogli sono santi e sono gli altri che li rovinano. E certo, il mio soprattutto magari, no? |
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sì, ma restavano ugualmente responsabili loro delle magagne dei figli
io non potevo andare dalla maestra a dire che era colpa sua se mio figliio "non si applica"
e i genitori venivano chiamati a rispondere di ogni anche minima mancanza di rispetto delle regole da parte dei loro figli
tutti gli occhi erano puntati sul comportamento non dei figli, ma dei genitori, ed era sempre dei genitori la colpa se un ragazzino o una ragazzina si mettevano nei guai, in qualsiasi genere di guai
oggi non è più una colpa, ma è anzi un merito per i genitori, se una quattordicenne è libera di esercitare la propria sessualità come le pare e piace
è un merio perchè l'hanno "responsabilizzata", fa niente se in questo modo hanno scaricato su di lei le proprie responsabilità
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ai tempi di Carosello se un figlio frequentava le cattive compagnie era colpa dei genitori
ai tempi di Carosello al massimo i genitori potevano accusarsi a vicenda dicendo "ha preso da te" oppure "sei tu che non lo educhi", ma non potevano dire : "è fatto così" perchè se era fatto male la colpa era di loro due, non del figlio, e infatti succedeva spessissimo che se lo sentissero dire anche dai figli
ai tempi di Carosello i bambini andavano a letto alle nove e i genitori restavano in casa parchè non c'erano le babysitter, e se anche ci fossero state loro non si sarebbero comunque sentiti tranquilli, perchè la responsabilità continuava ad essere di loro due che avevano affidato i figli ad una estranea
ai tempi di Carosello i figli obbedivano ai genitori perchè i genitori avevano la intera responsabilità di ciò che facevano i figli, e ne subivano il peso, perchè chi vi si sottraeva poteva trovare tutte le scuse e tutti i pretesti di questo mondo, ma più ne trovava e più era colpevole, sia agli occhi della società, che a quelli dei figli
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De: Ramarra |
Enviado: 28/05/2013 12:36 |
Se i ragazzi si divertono così.... che facciano, affari loro. Come dico sempre... ma chi sono io per mipedire a un pazzo scatenato di scendere da un treno in corsa ??? Chi sono io per impedire al genio del momento di stendersi lungo in mezzo all'autostrada ??? Nessuno ovvio .
Non mi pongo tanto il problema della colpa perchè nell'età del raziocinio ogni ragazza/o si rende conto di quello che fa e quindi la responsabilità è prima di tutti la sua, non ho voglia di pesare che una storia difficile coi/dei genitori possa sollevare da questa elementare connessione fra il ragazzo e il suo comportamento, ognuno ha la sua storia, ce l'hanno anche i genitori, bella o brutta che sia, la scelta fra il bene o il male appartiene sempre a chi la fa. Bene se va bene, male se va male, è semplice. Una moda del genere potrebbe essere socialmente utile in un paese che soffre di calo demografico, i ragazzi si divertono e gli impiegati dell'inps contano ![](/images/emoticons/lentes.gif)
Il mio bicchiere è un pò sempre mezzo pieno, e anche quando non c'è niente sono sicura che è almeno umido. ![](/images/emoticons/risa.gif) |
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ai tempi di Carosello non c'era la pillola e non c'era nemmeno l'aborto con la mutua, che se una quattordicenne ha il permesso di un magistrato (e ce l'ha sempre) può anche abortire senza che i genitori ne sappiano niente
quanto ai preservativi, anche ammesso che tutti i maschietti li abbiano sempre in tasca mi sembra poco probabile che ci pensino a metterseli quando hanno ingollato ettolitri di birra e sono intronati dai decibels delle discoteche
a parte che basterebbero anche i soli decibels a far dimenticare i preservativi
la tempesta ormonale a quattordici anni è identica sia per i maschi che per le femmine, e ai tempi di Carosello si diceva "se non vuoi che la paglia si incendi non metterla vicino al fuoco"
ed erano gli adulti, genitori in primis, a bafare che non si sviluppassero gli incendi
dove sono adesso gli adulti di Medellin ?
e quanti ce ne sono ancora da noi che si prendono la briga di evitare gli incendi tra i quattordicenni ?
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a 14 anni l'età del raziocinio non è ancora arrivata, anche se i quattordicenni sono convinti di averla già raggiunta
e chi gliela attribuisce o è in malafede oppure se ne frega di loro
e col menefreghismo si pensa ai comodi propri, ai propri interessi, alle proprie smanie, ai propri vizi, alle proprie ambizioni
li si sfrutta sapendo che in loro non c'è ancora capacità di difesa dalle tentazioni, e che sono in periodo della vita in cui tutto appare raggiungibile e tutto appare lecito, in cui basta volere per potere
ecchisenefrega se in questo modo si rovina per sempre la loro vita !!
con la malafede si parla del loro bene, sapendo con certezza che il loro bene sarebbe quello di rafforzare le difese, non quello di dargli l'illusione di avere già una completa maturità di raziocinio
no Ramarra, io non ci sto a quello che tu dici !!
sono stata quattordicenne tantissimo tempo fa, ma la vecchiaia favorisce la memoria lontana, perciò forse sono capace più di te di ricordare cosa mi passava per la mente e cosa voleva il mio corpo da me
poi ho avuto tre figli e ti assicuro che i miei anni più difficili sono stati quelli in cui loro erano teenagers, è stato allora che ho sentito davvero il peso di essere madre, ed era un peso che fin troppe volte mi è parso insostenibile
tra l'altro quando la mia prima figlia aveva 14 anni io e mio marito ne avevamo solo 32, ed è stato molto più difficile essere i suoi genitori allora, che essere genitori di 44 anni quando anche la terza figlia è divenuta quattordicenne nel 1974
oggi il mio nipotino ha 8 anni, è molto probabile che io non ci sia più quando ne avrà 14, ho paura per lui, ma so che i suoi genitori sono molto più preparati di quanto lo eravamo io e mio marito
perciò scaccio la paura e mi convinco che l'Italia non sarà mai la Colombia!!
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De: SidneyL |
Enviado: 28/05/2013 17:03 |
Speriamo, Claretta, che l'Italia non sia mai la Colombia.
Ma proprio con tutto il cuore ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif) |
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De: Ramarra |
Enviado: 29/05/2013 11:58 |
Cioè tu dici Claretta che quei ragazzi che si divertono in quel modo sono convinti di fare una cosa normale o addirittura conveniente ? Che ignorano la possibilità che qualche ragazza rimanga incinta o che possono contrarre malattie sessualmente trasmissibili ?
Se è così il problema non è quello del raziocinio ma proprio della stupidità e per quello mi dichiaro impotente.
Forse mia madre si sentiva responsabile per me, come hai spiegato tu, ma per lei la traduzione pratica della sua responsabilità era : finchè stai a casa mia fai quello che dico io, che tutto sommato non era difficile, si trattava di studiare portando a casa una media graziosa, evitare alcol droga e ragazzi, questi utimi almeno fino all'università.
Riuscivo ad avere una bella libertà, senza problemi di orari in linea generale, e di frequentazioni, ho camminato un pò sui limiti a tratti, perchè ho frequentato gente un pò alternativa, mia madre è stata preoccupata ma non l'ha detto nè mi ha vietato espressamente qyalcuno o qualcosa, per lei non era importante quello che facevano gli altri, contava solo quello che IO facevo e lo dovevo sapere IO, si fidava e la sua fiducia era il motivo della mia libertà, non le ho mai mentito e non volevo farlo. A 14 anni sfuggono tanti perchè, però ci si rende conto di che cosa è opportuno e di cosa non lo è, e si capisce che mettersi nella condizione di non sapere cosa si combina bevendo troppo o usando droghe è cosa inopportuna, almeno quanto lo è il lasciarsi trascinare dagli altri oltre i limiti che si ritengono giusti. Ho lasciato le persone libere di fare fermandomi dove sapevo che era più saggio rimanere, non ero nenche l'unica ispirata dal buon senso.
Cos'hanno in testa quei ragazzi non lo so, se pensano di agire coerentemente con un loro ordine di idee è perfetto, non vedo manco un motivo per sentirmi contrariata, se invece pensano che la trasgressione sia parte del divertimento... si divertano ma non mi si dica che non se ne rendono conto solo perchè hanno 14 anni.
io non temo questa moda, temo solo l'atteggiamento di chi tende a deresponsabilizzare per i motivi più vari. La responsabilità è una faccenda personale, si insegni, si dica, perchè siv deve rispndere di quello che si combina, intanto in proprio e sempre in proprio in prima battuta, poi... forse.... se c'è altro.... si può valutare... ma non si può insegnare il principio contrario. |
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