15 Cibi brucia grasso dalla natura |
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Tredici miliardi di dollari all’anno: è quanto spendono gli americani per l’acquisto di prodotti “dietetici”, “light” e “fat-free” che spesso non producono alcun effetto. E noi europei non siamo da meno… soprattutto dopo un periodo di abbuffata generale come quello delle vacanze estive, corriamo a caccia di cibi che ci regalino l’illusione di recuperare ai danni fatti. Ma la verità è che non serve impazzire a caccia di alimenti modificati chimicamente: la natura ci regala 15 ottimi alleati per tornare in linea entro l’autunno. Ecco quali sono:
- Uova. Uno studio multicentrico condotto negli Usa su 30 donne sovrappeso o obese ha dimostrato che mangiando un uovo a colazione (accompagnato da frutta e una fetta di pane tostato), nelle 36 ore successive si tende a mangiare molto meno, per merito delle proteine nobili contenute in questo alimento.
- Fagioli. Sono ricchi di colecistochinina, un ormone digestivo che è anche un soppressore naturale della fame, recentemente scoperto dall’Università della California. E in più proteggono le arterie dal colesterolo.
- Insalata. Il modo migliore per ridurre l’apporto calorico giornaliero è iniziare ogni pasto con una bella insalatona: stando ai calcoli della Penn State University statunitense, in questo modo si consuma il 12% di pasta in meno, facendo il pieno di vitamine e sali minerali.
- Tè verde. Le sue catechine, antiossidanti naturali, accelerano il metabolismo, aumentano la quantità di grassi bruciati e riducono il colesterolo LDL. Un vero e proprio “miracolo” dimagrante.
- Pere. La Food and Drug Administration statunitense le ha messe al primo posto nella classifica degli alimenti ricchi di fibre, prima ancora della classica mela. E uno studio brasiliano lo conferma: mangiando 3 piccole pere ogni giorno si dimagrisce più in fretta che con qualsiasi altro frutto!
- Zuppe e brodi. Una tazza di brodo di pollo sazia tanto quanto la stessa quantità di carne, ma con molte calorie in meno. Il motivo? I recettori del gusto attivati sono gli stessi, come spiega una ricerca della Purdue University.
- Carne di manzo. I suoi aminoacidi incrementano la quantità di calorie bruciate dalla massa muscolare: a parità di apporto calorico, una dieta a ridotto regime proteico ottiene risultati inferiori.
- Olio d’oliva. è l’alleato migliore per combattere il “sovrappeso di mezza età”, quello cioè legato alla menopausa. Uno studio australiano ha dimostrato che le donne che consumano tutto i giorni tre cucchiai di olio d’oliva extravergine hanno un metabolismo più attivo delle altre.
- Pompelmo. Uno al giorno, oppure tre bicchieri di spremuta, permettono di perdere fino a tre chili in un mese grazie all’azione normalizzante dei suoi fitochimici sui livelli di insulina
- Cannella. Aggiunta alla frutta cotta (anche in microonde), aiuta a contrastare il picco di fame legato al calo di zuccheri nel sangue che si verifica normalmente a metà pomeriggio. Parola dei ricercatori del dipartimento di agricoltura degli Stati Uniti.
- Aceto. Ecco un altro grande spegni-fame! Il merito, stando a recenti dati svedesi, sarebbe dell’acido acetico, in grado di rallentare il passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino.
- Tofu. Leggero eppure ricco di proteine, è ottimo come antipasto perché riduce il tempo necessario al cervello per registrare il senso di sazietà. E smettere di mangiare.
- Noci. è vero, sono decisamente caloriche. Eppure i ricercatori della Purdue University (Usa) hanno scoperto che chi ha l’abitudine di mangiarne qualcuna a colazione o come spuntino tende ad essere più magro. E accelera il metabolismo del 11 per cento.
- Crusca. In Minnesota un gruppo di ricercatori ha trovato la prova definitiva offrendo a 14 volontari cinque diversi tipi di cereali prima di un ricco buffet. Risultato: chi ha scelto la crusca si è abbuffato di meno!
- Peperoncino. Grazie al suo ingrediente “super”, la capsaicina, il peperoncino spegne la fame e incrementa la quantità di energia richiesta dall’organismo con la combustione dei grassi. Il top sarebbe provarlo a colazione (!), insieme ad un uovo (vedi punto 1). Provare per credere!
Silvia Nava |
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