Si destano i coppi per primi
lambiti dal sole radente
poi si accendono torri e abbaini.
Il mattino ora sparge colori
lungo sponde di pigri canali
e ridesta memorie affrescate
sull'incanto rosato dei muri
sullo scintillio di vetrate.
Ai tronchi si avvolge una sciarpa
di luce, abbraccia le fronde,
spazza via dalle case le ultime
ombre, schiude gli usci.
E l'anima
corre a tuffarsi gioiosa
nelle strade ancora deserte,
dà la sveglia ai gorgheggi tra i rami,
alle voci, agli scoppi di risa.
Se un bacio di sole potesse
allo stesso modo destare
il mio corpo stanco, all'alleviare
il peso dei giorni feriti.
Ma non sono io la città
e nemmeno la bella che dorme
e un principe viene a svegliarla.
Però posso inventarmi
folata di vento, vestirmi di sole
e tutto il mondo allora
mi appartiene.
Oltre muretti di luce
straripano gelsomini profumati
e divento una farfalla che si inebria.
Adriana Scarpa
BUON MERCOLEDI' A TUTTI
Annamaria