Arriva la Befana, ma da un bel po' di anni,noi adulti l'attendiamo perche' porta via tutte le feste, e i bambini l'attendono piu' per aver sentito dire,ma non perche' la ritengono un personaggio di spicco, come era per noi, bambini di una volta. Durante la mia infanzia,non esisteva il mito di Babbo Natale, e la Befana era attesa con tanta ansia da noi,anche perche' era l'unico momento in cui potevamo avere i giocattoli.......Forse al sud era ancora piu' sentita questa festa,perche' ci siamo americanizzati un bel po' dopo..... Ricordo pero' che poiche' la figura di quella vecchina era descritta alquanto brutta, era veramente un incubo la sua attesa e la notte del suo arrivo erano sudate gelide sotto le coperte quando un minimo rumore si sentiva nella stanza. Mentre il Babbo Natale lascia i giocattoli sotto l'albero e quindi bisogna alzarsi dal letto per andare a vedere, la befana invece,veniva proprio vicino al letto per mettere a piedi i doni,ed era proprio quella la paura,perche' ci dicevano che non dovevamo guardarla in faccia,altrimenti spariva...... Insomma,poveri bambini di allora,ci prendevamo una bella paura fino al mattino,quando titubanti mettevano fuori la testa per vedere cosa c'era. Ma a parte le paure,ricordo che era bellissima l'atmosfera e la gioia per quello che ricevavamo.Anche perche' poi bisognava aspettare un anno ancora per averne altri. Comunque oggi risolviamo preparando delle calze piene di cioccolatini e caramelle,perche' i regali ormai sono stati gia' dati..... E quello che andro' ora a preparare....... Annamaria
CHE PECCATO L'EPIFANIA TUTTE LE FESTE SI PORTA VIA
In una delle leggende si racconta che una vecchia donna rifiutò di uscire di notte con i pastori per andare a trovare Gesù Bambino nella grotta. Pensava di andarci il mattino successivo, provvista di doni. Quando il mattino dopo arrivò non trovò nessuno. Così da quel giorno il suo vagare non conobbe sosta. Continuò a far visita ai bambini di tutto il mondo nel tentativo di trovare Gesù.
Eccomiiiiiiii....
Fatemi spazioooooo...
Ebbene,sììììììì...
Lo confesso!!!!
Lia
LA BEFANA di Giovanni Pascoli
(Poesia triste...)
Viene viene la Befana vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! La circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed il vento la sua voce. Ha le mani al petto in croce. E s’accosta piano piano alla villa, al casolare, a guardare, ad ascoltare or più presso or più lontano. Piano piano, piano piano. Che c’è dentro questa villa? Uno stropiccio leggero. Tutto è cheto, tutto è nero. Un lumino passa e brilla. Che c’è dentro questa villa? Guarda e guarda...tre lettini con tre bimbi a nanna, buoni. guarda e guarda... ai capitoni c’è tre calze lunghe e fini. Oh! tre calze e tre lettini. Il lumino brilla e scende, e ne scricchiolan le scale; il lumino brilla e sale, e ne palpitan le tende. Chi mai sale? Chi mai scende? Co’ suoi doni mamma è scesa, sale con il suo sorriso. Il lumino le arde in viso come lampada di chiesa. Co’ suoi doni mamma è scesa. La Befana alla finestra sente e vede, e s’allontana. Passa con la tramontana, passa per la via maestra, trema ogni uscio, ogni finestra. E che c’è nel casolare? Un sospiro lungo e fioco. Qualche lucciola di fuoco brilla ancor nel focolare. Ma che c’è nel casolare? Guarda e guarda... tre strapunti con tre bimbi a nanna, buoni. Tra la cenere e i carboni c’è tre zoccoli consunti. Oh! tre scarpe e tre strapunti... E la mamma veglia e fila sospirando e singhiozzando, e rimira a quando a quando oh! quei tre zoccoli in fila... Veglia e piange, piange e fila. La Befana vede e sente; fugge al monte, ch’è l’aurora. Quella mamma piange ancora su quei bimbi senza niente. La Befana vede e sente. La Befana sta sul monte. Ciò che vede è ciò che vide: c’è chi piange e c’è chi ride; essa ha nuvoli alla fronte, mentre sta sull’aspro monte
E' arrivata la Befana coi balocchi pei bambini; rimboccata ha la sottana ed è scesa nei camini. Ha trovato scarponcini e calzini trasparenti, li ha riempiti con dolcini per far bimbi assai contenti. Ogni cosa ha poi lasciato con sveltezza e cuor contento: nessun bimbo s'è svegliato proprio allora in quel momento. Risalita nei camini è scappata in grande fretta. La sognavano i bambini, quella povera vecchietta!