Correo electrónico:

Contraseña:

Registrarse ahora!

¿Has olvidado tu contraseña?

PSICHE E SOGNO
 
Novedades
  Únete ahora
  Panel de mensajes 
  Galería de imágenes 
 Archivos y documentos 
 Encuestas y Test 
  Lista de Participantes
 FELICE PASQUA... 
 PRESENTIAMOCI 
 RICORRENZE 
 BUON NATALE DA PSICHE E SOGNO 
 BUON ANNO A TUTTI 
 R E G O L A M E N T O 
 A . U . G . U . R . I . 
 TUTTI I POST 
 GENERALE - LA NOSTRA PIAZZETTA - 
 ****************************** 
 AMORE... TUTTO 
 ANIMALI... AMICI... 
 A R C H E O L O G I A 
 A.R.T.E. 
 ARTE E CLASSICA 
 ASTROLOGIE VARIE 
 BUONUMORE 
 CANZONI... POESIE... 
 CINEMA - TEATRO 
 FESTE TRADIZIONALI 
 F.O.R.U.M. 
 FOTOGRAFIA ARTE 
 G.I.O.C.H.I. 
 IMMAGINI... MAGIA 
 GRAFICI NOI 
 MISTERI 
 MITI... NOSTRI... 
 MONDO DONNA 
 MONDO POETICO DI BUTTERFY 
 MONDO POETICO DI HAIKU 
 MUSICA CLASSICA 
 MUSICA LEGGERA 
 MUSICHE DUN TEMPO 
 MUSICA E NON SOLO 
 PAESI STORIA E FASCINO 
 PELLEROSSA ED ALTRE CULTURE 
 PENSIERI SORRIDENTI... 
 POESIA MONDO 
 POESIE SUBLIMI E DI SOGNO 
 POESIE A TEMA 
 POESIE NOSTRE 
 POETI GRANDI 
 POETI MINORI 
 POETI E... SCRITTORI... NOI 
 RACCONTI FAVOLE LEGGENDE 
 RACCONTI NOSTRI 
 R I C O R D I 
 RIFLESSIONI 
 SALUTE E BENESSERE 
 SCIENZE E CURIOSITA 
 SEMINI DI MARINA 
 S.T.O.R.I.A. 
 TEST PER TUTTI 
 TESTI SUBLIMI 
 UTILITY WEB E NON SOLO 
 VIAGGI E TURISMO 
 VIDEO E PPS VARI 
 COME FARE PER... 
 SFONDI E SEPARAT. PRONTI 
 ARCHIVIO MULTIPLY 
 
 
  Herramientas
 
RIFLESSIONI: ESISTE UN PRINCIPIO MORALE UNIVERSALE?
Elegir otro panel de mensajes
Tema anterior  Tema siguiente
Respuesta  Mensaje 1 de 1 en el tema 
De: Tony Kospan  (Mensaje original) Enviado: 09/01/2010 16:15
 
 
 
ESISTE UN PRINCIPIO MORALE
UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTO?  
 
UNA REGOLA D'ORO?
 
 
 
 
 
 
Esiste dunque un nucleo etico comune a tutte le religioni? 

Forse è questo...

  

"NON FARE AGLI ALTRI CIO' CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE"  
 
 
 
 
 
 

 

Il senso di questa enunciazione si ritrova infatti nelle scritture di molte religioni e nel pensiero di grandissimi uomini di cultura... eccone un elenco... tratto dal web... che propongo alla vostra lettura... e mi farebbe piacere conoscere il Vs pensiero... sul punto...

Se vogliamo possiamo legger le profondissime affermazioni ascoltando
 THE POWER OF LOVE

 

  Nota
 
 
 
 
"Ama il prossimo tuo come te stesso", della Bibbia ebraica (Levitico 19.18) è il principio che  diverrà fondamentale nella predicazione di Gesù;
Nei Vangeli è scritto infatti... "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro"
 
Ma ora ecco come si presenta  questo fondamentale principio, definito REGOLA D'ORO... nelle religioni e nel pensiero del mondo...
 
«Ecco la somma della vera onestà: tratta gli altri come vorresti essere trattato tu stesso. Non fare al tuo vicino ciò che non vorresti che egli poi rifacesse a te».
(Induismo, Mahabarata).
 
«Non ci si dovrebbe comportare con gli altri in un modo che sarebbe sgradevole a noi stessi; questa è l'essenza della morale». (Induismo, Mahabharata 13, 148.8).
 
«Non fare a nessuno ciò che non piace a te». (Bibbia ebraica, Tobia, 4,15).
 
«Ama il prossimo tuo come te stesso».  (Legge ebraica in Levitico, 19,18; cfr anche 19,34).
 
«La Via non è lontana dall'uomo. Se l'uomo segue una via lontana dalla natura umana, questa non può dirsi la Via. (...) Chi ha il senso della lealtà e della reciprocità non è lontano dal giungere alla Via: ciò che non vuole sia fatto a sé non fa agli altri».
(Confucio, Chung-Yung, L'invariabile mezzo, n.13).
 
«Dominare se stessi quanto è necessario per onorare gli altri come se stessi e comportarsi con loro come vogliamo che gli altri si comportino con noi: ecco quel che si può chiamare dottrina della virtù dell'umanità. Non c'è nulla di più elevato».
(Confucio, cit. in Tolstoj, op. cit., p.167).
 
«Ching-Kung interrogò sulla carità. Confucio rispose: "(...) Nel comandare al popolo comportati come se offrissi il grande sacrificio; ciò che non vuoi sia fatto a te non fare agli altri"». (Confucio, Lun-yü, I Dialoghi, 12,2).
 
«Tzu-kung domandò: "Vi è una parola su cui si possa basare la condotta di tutta la vita?". "Essa è shu, reciprocità - rispose Confucio. - Ciò che non vuoi sia fatto a te non fare agli altri"». (Confucio, Lun-yü, I Dialoghi, 15,23).
 
«Il principe non tratta gli inferiori nel modo che gli dispiace nei superiori».
(Commento di Tseng-Tzu al Grande studio di Confucio, n. 10).
 
«Sicuramente questo è il massimo della bontà: non fare agli altri ciò che non vorresti che essi facessero a te». (Confucianesimo, Analetti 15,23).
 
«L'uomo buono deve compatire le cattive tendenze degli altri; rallegrarsi della loro eccellenza; aiutarli se sono in distretta; considerare i loro successi come i suoi propri e così i loro insuccessi». (Taoismo, Thai-Shang, 3).
 
«L'uomo dovrebbe comportarsi con indifferenza nei confronti di tutte le realtà mondane e trattare tutte le creature del mondo come egli stesso vorrebbe essere trattato».
(Giainismo, Sutrakritanga I.11.33).
 
«Uno stato che non è gradevole o piacevole per me, non deve esserlo neppure per lui; e uno stato che non è gradevole o piacevole per me, come posso io pretenderlo per un altro?». (Buddhismo, Samyutta Nikaya 5, 353.35-354.2).
 
«Tutti tremano al castigo, tutti temono la morte, tutti hanno cara la vita: mettendoti al posto degli altri, non uccidere, né fa uccidere». (Buddha, Dhammapada, I versi della legge, 10, 129-130).
 
«Non ferire gli altri in modi dai quali anche tu ti sentiresti ferito».
(Buddhismo, Udana-Varga 5,18).
 
«Buona è soltanto quella natura che non fa agli altri ciò che non è buono per lei».
(Zoroastrismo, Dadistan-i-Dinik 94,5).
 
«Tratta l'inferiore come vorresti essere trattato dal tuo superiore».
(Seneca, Lettere a Lucillo, lettera 47, sul trattamento umano degli schiavi).
«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Questa è la legge e i profeti». (Gesù di Nazareth, Vangelo secondo Matteo 7,12; 22, 39 e Vangelo secondo Luca 6,31).
 
«Il bene maggiore è operare secondo la legge della propria ragione. Ma questa legge ti comanda incessantemente di fare il bene degli altri, come il massimo bene per te stesso».
(Marco Aurelio, cit. in Tolstoj, Pensieri per ogni giorno, op. cit, p. 79).
 
«La legge trova la sua pienezza in una sola parola: amerai il tuo prossimo come te stesso».
(Lettere di Paolo ai Galati 5,14 e ai Romani 13,9).
 
«Quanto vuoi che non sia fatto a te, anche tu non fare ad altri».
(Didachè, insegnamento cristiano della fine del primo secolo, 1,3).
 
«Una volta un pagano (...) disse: "Convertimi, a condizione di imparare tutta la Torah nel tempo in cui si può stare ritti su di un solo piede". (...). Hillel lo convertì dicendogli: "Ciò che a te non piace non farlo al tuo prossimo! Questa è tutta la Torah, il resto è commento; và e studia"». (Ebraismo, Shabbat 31a, cit. in R. Pacifici, Midrashim, Marietti, Genova 1986, p.177-8).
 
«Nessuno di voi è un credente fino a quando non desidera per il suo fratello quello che desidera per se stesso». (Islam, dagli hadith (detti) del Profeta Muhammad)
«Mettersi al posto degli altri». (Voltaire, Lettere inglesi, n.42).
 
«Agisci in modo che la regola della tua volontà possa valere in ogni tempo come principio di una legislazione universale». Oppure: «Agisci in modo da trattare l'umanità, nella tua come nell'altrui persona, sempre come fine, mai come semplice mezzo».
(Immanuel Kant)
 
«Benedetto chi a sé preferisce il fratello». (Tavole di Bahà'u'llàh, iniziatore della fede baha’i).
«Anche Lei attribuisce al laico virtuoso la persuasione che l'altro sia in noi. Ma non si tratta di una vaga propensione sentimentale, bensì di una condizione fondante».
(Umberto Eco, in dialogo con Carlo Maria Martini, Liberal, febbraio 1996).
 
«Tutti gli uomini dotati di ragione e di coscienza devono assumere responsabilità, in spirito di solidarietà, nei confronti di ciascuno e di tutti: cioè famiglie, comunità, razze, nazioni e religioni. Ciò che tu non vuoi che ti venga fatto non farlo a nessun altro».
(Dichiarazione Universale dei Doveri dell’Uomo, art. 4).
 
«La Regola d’Oro può quindi enunciarsi cosi’:
“Agisci verso gli altri in modo che gli altri possano agire nello stesso modo verso chiunque”. Ciò implica in primo luogo e anzitutto l’imperativo categorico seguente: “Non agire verso gli altri in modo tale che se gli altri agissero nello stesso modo la vita sarebbe impossibile”. E questo esige anzitutto da ciascuno che egli rinunci a esercitare la violenza verso altri. Così, solo la nonviolenza può fondare l’universalità della legge morale alla quale devono conformarsi gli esseri ragionevoli».
(Jean-Marie Muller, Il principio nonviolenza. Una filosofia della pace) 
 
 

 

 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN


Primer  Anterior  Sin respuesta  Siguiente   Último  

 
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados