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POETI MINORI: Maria Alinda Bonacci Brunamonti
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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: solidea  (Mensaje original) Enviado: 03/02/2010 08:38


Maria Alinda Bonacci Brunamonti
(Perugia, 21 agosto1841Perugia, 3 febbraio1903)
è stata una
poetessa italiana.

Fu la primogenita di Teresa Tarulli di Matelica e di Gratiliano Bonacci, nativo di Recanati, insegnante di retorica nel perugino Collegio della Sapienza, autore delle Nozioni fondamentali di estetica,il quale curò personalmente la sua istruzione di indirizzo classico.Con l'incoraggiamento della madre, devota cattolica, iniziò giovanissima a comporre versi di carattere religioso, dati alle stampe nel 1856 con il titolo Canti e dedicati a Pio IX. Nel 1854 la famiglia fu costretta a lasciare Perugia per motivi politici, trasferendosi prima a Foligno e poi a Recanati: in questo periodo compose versi di ispirazione leopardiana, i Versi campestri, pubblicati nel 1876. La ripresa del movimento risorgimentale e la repressione pontificia della rivolta di Perugia del 20 giugno1859 le ispirò i versi patriottici e anti-pontifici dei Canti nazionali, editi a Recanati nel 1860. In quell'anno, la Bonacci fu l'unica donna ammessa eccezionalmente a votare per il plebiscito di conferma dell'annessione delle Marche e dell'Umbria al Piemonte.Dal 1868, dopo il matrimonio con Pietro Brunamonti, di Trevi, docente di filosofia del diritto nell'Università di Perugia - da cui ebbe due figli, Beatrice, nata il 2 aprile1871, e Fausto, morto a soli cinque anni il 25 giugno1878 - stabilì la sua residenza a Perugia. Ebbe l'amicizia di intellettuali italiani, in particolare di Giacomo Zanella, di Andrea Maffei e di Antonio Stoppani.Influenzate dallo Zanella sono le successive poesie, di carattere didascalico e con accenti religiosi: Nuovi canti (1887), Flora (1898), appesantite «da un'intonazione etico-riflessiva irrimediabilmente provinciale».Migliori si rivelano i Discorsi d'arte (1898) e i Ricordi di viaggio, pubblicati postumi.Un'ictus, che la colpì nel 1897, le impedì di scrivere fino alla morte, avvenuta nel 1903.



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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: Tony Kospan Enviado: 03/02/2010 20:48

E' una delle poetesse del Risorgimento Italiano...

e ciò le fa grande onore...

Non la conoscevo e non è facile trovar sue poesie...

Ho trovato questa ad ornamento del post...

Le Fonti del Clitumno, ad Andrea Maffei
(dalla raccolta Versi, 1875)

Vieni, o cortese e venerato amico,
Né t’incresca posar fra le tacenti
Ombre, ove l’onda del Clitunno antico
Da sotterranee grotte ha le sorgenti;
Vieni, e per poco del natio Benaco
Lascia il flutto, le selve e il rezzo opaco.

E un angelo parrai che le celesti
Sfere suol sempre innamorar col canto,
Invisibile ai rai sceso fra questi
Solinghi lochi a trattenersi alquanto,
Ove, i cieli obbliando, una canzone
D’incolta villanella a udir si pone.

A me i boschi e le fonti un’armonia
Semplicetta ed umil spirano in petto,
Piovono a te nell’alta fantasia
Le immagini leggiadre e il dire eletto,
E sulle tue canute chiome spande
L’arte, dolce amor tuo, baci e ghirlande.

Vòlto alla parte ove tramonta il giorno,
Aspro di scogli si solleva un monte,
Che il dorso ha d’elci e d’oliveti adorno
E freddo e terso al pie’ fra’ sassi un fonte,
Da cui con molti zampilletti vivi
Pei muschi rugiadosi escono i rivi.

Erran sul prato fra le folte erbette
I vergini ruscelli mormorando,
E baciano i cespugli e l’isolette,
Fra sinüose sponde rigirando,
Finche in un letto sol tutta s’accoglie.

L’acqua che il corso lentamente scioglie.
Povero sì, ma il piccoletto fiume
Mai non nega ristoro agli arboscelli
E agli armenti che in esso han per costume
Di scendere a bagnarvi i bianchi velli;
Povero sì, ma pur torbide e bionde
Non fa giammai le sue purissim’onde.

La villanella scalza e leggiadretta
Va ad attingervi l’acqua ogni mattina,
E la ritrova ognor gelida e schietta,
Come appena dal ciel scesa la brina,
E vede nel suo sen lucido e mondo
I pesci erranti e i sassolini al fondo.

Così tranquillo ed umile s’avanza
Per una ricca e florida campagna,
Dove ride la pace e l’abbondanza
Che spesso all’umiltà ne va compagna;
Perché una mente torbida e superba
Spesso rifiuta il ben che Dio le serba.

 

 

Grazie Lucia per avercela fatta conoscere...

Un velo viene tolto ad una poetessa quasi dimenticata...

Grazie...

Orso Tony



 
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