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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 19/01/2010 07:28 |
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Enviado: 19/01/2010 07:19 |
Da sempre l'uomo ha voluto analizzare il
concetto di felicita'.
Per Aristotele la felicita' e' fine se stessa. Egli dice nel suo testo"Revolution of the Soul" nell'anno 360 aC : Nessuno possiede la tua felicità, Percio' non dare la tua gioia, la pace, la tua vita nelle
mani di nessuno, assolutamente nessuno. Noi siamo liberi, non apparteniamo a nessuno e
non possiamo aggiungere ai propri desideri,
la volontà o il sogno di chiunque. La ragione per la tua vita sei te stesso.
La tua pace interiore è lo scopo della vita
quando ti senti un vuoto nell'anima, quando credi che qualcosa manca ancora, anche se si riferisce al vostro pensiero vostri desideri più profondi, e' importante
cercare il divino in voi. Smetti di mettere la tua felicità sempre più distante da te. Non mettere troppo lontano le tue mani e abbraccia
coloro che sono a portata di mano oggi.
Se sei disperato per problemi finanziari, l'amore, o le relazioni familiari, cerca dentro di te la risposta alla calma, vi è un riflesso di ciò che si pensa al giorno. Smettere di pensare male di te e sii sempre il
migliore amico di te stesso. Sorridendo significa approvare, accettare, congratulare. Quindi aprire un sorriso ad approvare il mondo
che vuole offrire il meglio. Con un sorriso, la gente avrà la migliore impressioni di voi.
Lavora, lavora molto in tuo favore. Smetti di aspettare la felicità senza sforzo. Critica meno, lavorare di più. E ricorda sempre di ringraziare. Grazie a tutto ciò che è nella tua vita quel tempo, compreso il dolore. La nostra comprensione dell'universo, è ancora troppo piccola per giudicare ciò che
tutto che è nelle nostre vite. "La grandezza non consiste nel ricevere onori,
ma essere meritevoli di loro. " Con il mio amore e amicizia ...
BUONA GIORNATA Annamaria
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Le notizie di cronaca ci riportano ancora (e forse per poco,perche' poi tutto andra' nel dimenticatoio.....) del disastro di Haiti, e le scene che passano davanti ai nostri occhi sono di distruzione, saccheggi, disperazione..... Ma e' sempre stato cosi' nella storia?!....Distruzione....rinascita....
Mi viene in mente una lettera letta tempo fa di un sacerdote che qui di seguito riporto:
Nel flusso del tempo
Cosa è un vita se paragonata alla storia di questo mondo? E’ la riflessione che ho fatto contemplando al tramonto del sole alcune millenarie rovine nel deserto della Siria. Erano le nove di sera ed il sole tramontava sulle rovine di Sergiopoli, una città del nono secolo prima di Cristo, circa 3000 anni fa. Mi sembrava di sentire e percepire le voci e i sentimenti degli uomini che sono vissuti in queste rovine per tanti secoli. Di fronte al sole che tramontava sulle rovine mi domandavo dove fosse finita la gloria di quella città, dove l’importanza dei suoi capi. Allora ho capito che se tutto diventa polvere, si salva e diventa eterna l’intensità di amore e generosità deposta sul terreno della vicenda umana.
Tante storie umane sembrano come rovine inutili, fallite, irrecuperabili, senza significato, prive di futuro. Eppure il sole che sembra tramontare sulle azioni umane è carico di speranza. Se ogni cosa è destinata alla polvere, se i nostri successi sono roccia friabile consumata dal vento del tempo, rimane nel deserto della povertà umana, la certezza dell’amore di Dio che rende ogni rovina uno scorcio di bellezza unica.
Da questo amore ripartano le nostre povere pietre, mattoni che da soli non valgono, ma che hanno un significato unico se affiancate al disegno del Signore. Non importa se giorno per giorno vedi che la tua vita non sarà celebrata con statue e mausolei. Credi solo che il Signore è capace di vedere anche le tue pietre anonime, mattoni sconosciuti di gente impolverata di limiti e peccati che però avendo amato tantissimo nel segreto dell’anonimato, sarà gente ricompensata eternamente.
La nostra storia sia come questa città nel deserto. Una vicenda che pur destinata nel tempo a diluirsi nel fiume della storia, diventi un tassello prezioso su cui il sole di Dio non tramonta. Amiamoci oltre noi stessi, non risparmiando energie nel costruire nella nostra vita una città di amore che possa ospitare le povertà degli altri. Questo e solo questo sarà ciò che di noi verrà ricordato in eterno.
Don Fabrizio Biffi
PER UNA SERENA SETTIMANA Annamaria |
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Se lo conoscete questo brano,forse fa bene rileggerlo!......
FERMATI UN ATTIMO PER VEDERE DAVVERO Molti di noi conoscono l'espressione: «Ricordati di fermarti ad annusare le rose.» Ma quante volte ci fermiamo un momento nella nostra vita frenetica e dal ritmo veloce per notare il mondo che ci circonda? Troppo spesso restiamo intrappolati nei nostri orari così pieni, nel traffico o nella vita in generale, per capire perfino che vi sono altre persone accanto a noi. Io sono colpevole come tutti di avere sintonizzato male il mondo in questa maniera, specialmente quando guido sulle strade sovraffollate della California. Poco tempo fa, però, sono stato testimone di un evento che mi ha mostrato come essere avvolto nel mio piccolo mondo mi abbia impedito di essere pienamente consapevole del quadro del grande mondo attorno a me. Andavo in auto a un appuntamento d'affari e come il solito mi stavo preparando a mente quello che avrei detto. Giunsi a un incrocio molto trafficato dove al semaforo era appena scattato il rosso. «Va bene,» pensai fra me, «posso battere il prossimo semaforo se scatto davanti a tutti.» La mia mente e la mia macchina avevano il pilota automatico inserito, pronte per partire, quando all'improvviso la mia trance fu interrotta da una visione indimenticabile. Un uomo e una donna, entrambi ciechi, attraversavano a braccetto l'incrocio con le auto che sfrecciavano da tutte le parti. L'uomo teneva per mano un bambino, mentre la donna reggeva sul petto un neonato nella sua imbragatura. Entrambi spingevano in avanti un bastone bianco, in cerca di tracce che indicassero loro la direzione attraverso l'incrocio. Da principio rimasi commosso. Stavano vincendo quello che secondo me era l'handicap più temuto: la cecità. «Non sarebbe terribile essere cieco?» pensai. I miei pensieri furono subito interrotti dall' orrore quando vidi che i due non camminavano sulle strisce ma si spostavano diagonalmente, giusto verso il centro dell'incrocio. Senza rendersi conto del pericolo in cui si trovavano, si stavano dirigendo proprio contro le auto in arrivo. Mi spaventai per loro perché non sapevo se gli altri automobilisti capissero cosa stava accadendo. Guardando dalla prima linea di traffico (avevo il posto migliore in platea), vidi prodursi un miracolo davanti ai miei occhi. Tutte le auto da tutte le direzioni si fermarono contemporaneamente. Non udii lo stridio dei freni e nemmeno un clacson. Nessuno urlò: «Toglietevi di lì> Tutto si congelò. In quel momento il tempo sembrò fermarsi per questa famiglia. Sorpreso, guardai le auto attorno a me per verificare che vedessimo tutti la stessa cosa. Notai che l'attenzione di tutti era fissata sulla coppia. Improvvisamente l'automobilista alla mia destra reagì. Allungando il collo fuori dell' auto urlò: «A destra. A destrah> Altre persone ripeterono all'unisono, urlando: «A destra> Senza perdere mai una battuta, la coppia regolò la rotta seguendo le istruzioni. Affidandosi ai bastoni bianchi e ai richiami di alcuni cittadini preoccupati, riuscirono a raggiungere l'altro lato della strada. Quando arrivarono al marciapiede, una cosa mi colpì: erano ancora a braccetto. Rimasi sorpreso dalle espressioni prive di emozioni sul loro volto e mi parve che non avessero idea di ciò che stava davvero accadendo attorno a loro. Eppure avvertii immediatamente i sospiri di sollievo esalati da tutti coloro che si erano fermati a quell'incrocio. Mentre davo un' occhiata alle auto attorno a me, l'automobilista alla mia destra aveva sulle labbra le parole: «Ha visto?» Quello alla mia sinistra stava dicendo: «Non posso crederci!» Penso che fossimo tutti profondamente commossi da ciò a cui avevamo appena assistito. Vi erano esseri umani che erano usciti da se stessi per un attimo per aiutare quattro persone bisognose. Ho riflettuto molte volte su questa situazione da quando è successa e ne ho tratto varie lezioni importanti. La prima è: «Rallenta e annusa le rose.» (Una cosa che fino ad allora avevo fatto raramente.) Fermati un attimo per guardarti attorno e vedere davvero che cosa succede davanti a te proprio adesso. Se farai così capirai che questo momento è tutto quello che c'è, meglio ancora, questo momento è tutto quello che hai per fare la differenza nella vita. La seconda lezione che ho appreso è che gli obiettivi che ci poniamo possono essere raggiunti attraverso la fede in noi stessi e la fiducia negli altri, malgrado ostacoli apparentemente insormontabili. L'obiettivo dei due ciechi era semplicemente di arrivare integri sull'altro lato della strada. Il loro ostacolo era costituito da otto corsie di automobili puntate direttamente contro di loro. Eppure, senza panico né dubbi, avevano proseguito fino a raggiungere l'obiettivo. Anche noi possiamo proseguire per raggiungere i nostri obiettivi, usando i paraocchi per non vedere gli ostacoli che ci si frappongono. Basta affidarci al nostro intuito e accettare le istruzioni degli altri che possono avere una visione migliore. Infine ho imparato ad apprezzare davvero il mio dono della vista, una cosa che fin troppo spesso avevo dato per scontata. Potete immaginare quanto sarebbe diversa la vita senza gli occhi? Cercate di immaginarIo per un attimo, attraversare un incrocio pieno di auto senza poter vedere. Quante volte dimentichiamo i doni semplici ma incredibili che abbiamo nella nostra esistenza! Ripartendo da quell'incrocio, ero più consapevole della vita e della compassione per gli altri rispetto a quando vi ero giunto. Da allora ho preso la decisione di vedere davvero la vita mentre svolgo le mie attività quotidiane e di utilizzare le doti assegnatemi da Dio per aiutare gli altri meno fortunati. Fatevi un favore mentre attraversate la vita: rallentate e fermatevi un attimo per vedere davvero. Fermatevi a vedere che cosa accade attorno a voi in questo momento, proprio dove vi trovate. Potreste perdervi qualcosa di meraviglioso. Michael Thomas
BUONA GIORNATA A TUTTI
Annamaria
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Susanna Tamara dice:
Un bambino che nasce non e' una lavagna bianca su cui si puo' scrivere qualsiasi cosa, ma una tovaglia in cui qualcuno ha gia' teso la trama di un ricamo: percorrera' quella strada gia' segnata da altri o ne scegliera' una diversa? continuera' a calcare il solito solco o avra' coraggio di saltarne fuori a piè pari? E perche' uno spezza l'ordito del disegno e l'altro lo completa con cieca diligenza?........ (Da, Ascolta la mia voce)
SERENA GIORNATA Annamaria
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Stamane il rigoglio dei nostri clivi ha brume lievi e la memoria dei passi ha incontrato sui sentieri scalzi -roridi d'infanzia- i perduti incanti del semplice vivere tra vigne e zolle d'orti.
Nutrita d'armonia e cullata nel sicuro grembo del bosco struggenti resine respiro. ...E tu sei ancora lì -così radiosa nel ricordo- sussurro di brezza tra i rami, luce di linfa viva e forte nelle turgide foglie del castagno più grande...
Lo so -madre- ho tardato a venire, a lungo ho celato la tenacia di vita abbarbicata nelle rupi della mia terra erta sul mare, nei bui anfratti del cuore. L'aspra salita d'essere ha sofferto vertigini aggrappate a catene e gli orizzonti lividi dei gironi convinti erano d'affondare in voragini del profondo.
Sulla mia scorza oggi le stimmate di sfinite cadute, ma ruscella negli occhi l'impeto delle presenze nuove e in me sempre più ti respiro, madre. Sempre più ti somiglio. Stamane -sai- le allodole intessevano voli verticali e tremule trame di cielo mi chiamavano col tuo nome. Daniela Olivieri
PER UNA SERENA GIORNATA Annamaria |
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Bellissima poesia! Nei versi c'è tutta la nostalgia per quella "Madre" che teneramente accoglieva il suo incanto di bimba"tra vigne e zolle d'orti".
Il difficile cammino della vita l'ha portata a celare nei bui anfratti del cuore l'identità con la sua terra tenace, aggrappata alle rupi che strapiombano sul mare . Dopo tante cadute e tante ferite,ritrova in sé la somiglianza con quella Madre dolce e coraggiosa,con la sua terra povera,ma "radiosa nel ricordo-sussurro di brezza tra i rami, luce di linfa viva e forte nelle turgide foglie". Perdere il contatto con la natura ci rende fragili e vulnerabili,preda di angosce.Che sollievo ammirare con occhi nuovi e antichi i"voli verticali" delle allodole e le "tremule trame di cielo"!
Grazie,Annamaria,di avermi fatto conoscere questa sensibile poetessa e i suoi versi in cui mi rispecchio.
Buon weekend!
Lia |
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Che belle considerazioni... Annamaria... e che belle immagini fanno a loro da cornice...
Davvero è un piacere ed un arricchimento leggerti...
L'ultima poesia è una vera chicca ed una bellissima poesia sulla madre
che conserverò nella mia collezione...
Ha un ritmo ed un respiro di natura davvero coinvolgenti...
Ciao Annamaria e Lietta...
Orso Tony |
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Mi sembra tutto cosi'grande stamattina... Il giorno mi ha sorpresa stanca.... il sole e' gia' all'orizzonte, ma c'e' ancora silenzio nell'aria......E' molto
fredda l'aria e pare che la vita non si
voglia mettere in movimento.... Un silenzio abissale.....ma sento che
dietro questo silenzio c'e' una gran voglia di
vivere..........evvaiii....
A volte si leggono versi che altri scrivono ma che fotografano la nostra
immagine..... in questi....ci sono io
Quelle come me sorridono anche con un cumulo di pensieri aggrovigliati nel cuore.
Quelle come me se ci parli hanno le parole incerte, la voce che trema di una vibrazione che se fosse un fiume in piena ti travolgerebbe.
Quelle come me sorridono e arrossiscono se le chiami e dici il loro nome.
Quelle come me si arrabbiano, urlano, non si convincono quando le sfiori con il fiore dell'ingiustizia.
Quelle come me hanno le mani che vogliono comunicare ciò che si agita tra i pensieri e l'anima ...e creano, costruiscono, dipingono e comunicano in un linguaggio spesso non comprensibile nemmeno a loro.
Quelle come me stanno in silenzio ma pensano sempre i discorsi più impensati le immagini della vita ...innarrestabilmente.
Quelle come me...
(dal web) BUONA GIORNATA A TUTTI Annamaria
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LA FELICITA' E' INCONTRARE DUE BRACCIA CHE TI ACCOLGONO E TI DONANO L'ABBRACCIO DELL'UNIVERSO
UN SOFFIO DI LUCE PERDUTO NELL'OSCURITA' DEL PASSATO.... UNA GOCCIA DI MARE PROSCIUGATA NELL'OCEANO DELLA MEMORIA... UN RAGGIO DI SOLE IBERNATO DAL GELO DELL'INDIFFERENZA... IL TRAMONTO DEI SOGNI AMMUFFITI NEL CASSETTO DELLA DISILLISIONE.... E IL TEMPO SCORRE VIA COME UN TORRENTE ALLUVIONATO.... PORTA CON SE LA TUA LINFA VITALE E LA INFANGA CON DETRITI DEL DESTINO... IMPOSSIBILE DA DEVIARE... E TI RESTA IL RETROGUSTO AMARO SEPPUR NON RINNEGHI NULLA.... IL SENSO D'IMPOTENZA VERSO CIO' CHE NON E' STATO MA CHE FORTISSIMAMENTE HAI CERCATO... MA VA BENE LO STESSO!!! PER OGNI ORIZZONTE PERDUTO C'E' UNA NUOVA VEDUTA DA SCOPRIRE.... C'E' UN'ISOLA AL DI LA' DELLA LINEA VISIVA TUTTA DA ESPLORARE.... E CHISSA' CHE NON SIA MOLTO PIU' GODIBILE ABITARLA...
Anonimo
BUONA GIORNATA IN SERENITA'
Annamaria |
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De: Liana |
Enviado: 03/02/2010 10:48 |
Sonnacchiosa mi sto svegliando stringendo ancora un po i miei sogni,
salutando il dolce sonno fra coperte e nuvole,
accenna un sorriso il giorno, ti amerò oggi?
Floriana Bianchi
BUONGIORNO COM
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La semplicità è la forma della vera grandezza
(Francesco De Sanctis)
AFFERRO LE SUE MANI
-Rabindranath Tagore-
Afferro le sue mani e la stringo al mio petto. Tento di riempire le mie braccia della sua bellezza, di depredare con i baci il suo dolce sorriso, di bere i suoi bruni sguardi con i miei occhi. Ma dov'è? Chi può spremere l'azzurro dal cielo?
Cerco di afferrare la bellezza; essa mi elude lasciando soltanto il corpo nelle mie mani. Stanco e frustrato mi ritraggo. Come può il corpo toccare il fiore che soltanto lo spirito riesce a sfiorare?
by Tony Kospan | | |
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E' nelle prime ore del mattino che si possono coltivare le immagini del
pensiero per prepararsi alla giornata. Scacciare i sogni notturni ed integrarli nella vita. E' nel silenzio di queste prime ore che si riesce ad ascoltare il tempo che scorre senza correre con lui...... Ed e' in questa pace intorno che riporto i miei pensieri a tutti voi, che dall'altra parte
forse qualcuno dorme ancora e forse
qualcuno,come me, saluta il giorno che sale!.....
SERENA GIORNATA
Annamaria
Non avere paura dell’amore. Posa lentamente la tua mano sul petto della terra e senti respirare nel suo seno i nomi delle cose che lì
stanno crescendo: il lino e la genziana; il pisello odoroso e le campanule azzurre; la menta profumata per le infusioni in estate e la tela di radici di
un piccolo alloro che si organizza come una
rete di vene nella confusione di un corpo. La vita non è mai stata solo Inverno, mai solo bruma e
abbandono. Sebbene piova ancora, che ti importa: posa lentamente la mano sul tuo petto e
ascolta il fragore della tempesta che fa
crollare i muri: esplode nel tuo cuore una
viola del pensiero, sarà dolce il suo polline nella corolla di
un bacio, non avere paura, te lo chiederanno all’arrivo della
primavera. Ma do Rosario
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Non conoscevo questo poeta così intenso e sensuale nel suo intimo rapporto con la terra...
E' vero,è all'alba, che i pensieri si infiltrano con maggiore forza dentro di noi..Nel silenzio assopito.
Grazie,Annamaria!
Lia |
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Enviado: 06/02/2010 06:43 |
In religioso silenzio attendo il primo guizzo di luce..... Come una musica che viene da lontano e apre la mente ai ricordi...., cerco dentro di me...... un'immagine forse mai conosciuta o forse perduta per sempre... E' strano come delle cose credute dimenticate, una volta che tornano alla mente, riescano ad ingrandirsi e ad emergere, anche per un solo momento... ed e' ora.....proprio ora...... quell'attimo......quel momento.... Annamaria
Quando le cose vanno male, come a volte succede, volgi lo sguardo a quell'intima visione che arde di dentro Lì troverai il senso delle cose Odo un'aquila nel cielo e ponies scalpitanti a Ovest Vedo il rosso cielo del mattino e il fulmine saettare abbagliante Sento il profumo della fresca rugiada
mattutina e quello della pioggia in un pomeriggio
della tarda primavera Godo della freschezza dell'aria e gioisco alla mezzanotte di una notte di
luna Sento cuori pulsare tutt'intorno La terra è calda sotto i miei piedi Quando le cose vanno male Come a volte succede Hehaka Ihanble
BUON WEEK END
Annamaria | |
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