pseudonimo di Claudio Pica (Roma, 1º gennaio 1926 – Padova, 7 febbraio 1987), è stato un cantante e attore italiano. Fu soprannominato Il reuccio, per il suo temperamento fiero e orgoglioso.Trasteverino di via della Lungara,successivamente ebbe modo di comprare,non appena le sue finanze glielo permisero,un appartamento a Monteverde nuovo in via Folco Portinari.Di famiglia modesta, il padre era vetturino, la madre (la "sora Ulpia") casalinga, vanta assieme a Domenico Modugno il record di vittorie al Festival di Sanremo, nel 1955, 1957,1962, 1967.Il primo concorso canoro a cui partecipa, lo vince con la canzone "Chitarratella", un grande successo di Carlo Buti, che Claudio seguiva. è lo stesso Claudio che ha più volte affermato che Buti era il suo idolo.Nel 1946, partecipa, per la prima volta, ad alcune trasmissioni locali di Radio Roma della RAI.Nel 1947, per l'etichetta Parlophon, incide il suo primo album contenente "Serenatella dolce e amara" e "Canzoncella". Il 78 giri .Nel 1952 sposa l'attrice e doppiatrice Miranda Bonansea che gli darà il primo figlio Mauro; il matrimonio fallirà 10 anni dopo.Nel 1952, interpreta "Serenata amara", il suo primo film da protagonista, per la regia di Pino Mercanti. Nella sua carriera d'attore conta una trentina di film,Il ruolo, che ha più amato, è stato quello dell'artista Mario Valli, recitato in "Granada addio" (1966) di Marino Girolami. Gli ultimi due film di Claudio Villa sono stati diretti, nell'ordine, da Maurizio Costanzo (alla sua unica prova di regista cinematografico) e da Renzo Arbore.Nel 1962 partecipa all'Eurofestival con Addio addio classificandosi nono mentre nel 1967 con Non andare più lontano arriva undicesimo nella stessa competizione.Vinse anche due edizioni di Canzonissima nel 1964 con 'O sole mio e nel 1966 con Granada e nel 1963 il Festival di Napoli con Jammo ja' con Maria Paris, mentre nel 1965 è semifinalista alla seconda edizione di Un disco per l'estate con Sifolina, una delle sue canzoni meno conosciute. Nel 1966 gli nasce una figlia, Manuela, da una relazione con la soubrette e ballerina Noemi Garofalo, da cui aveva avuto 6 anni prima un altro figlio, chiamato anch'egli Claudio. Il cantante non vorrà mai riconoscere questi figli avuti fuori dal matrimonio. Manuela Garofalo, divenuta poi cantante con il nome d'arte di Manuela Villa, otterrà solo dopo la sua morte il cognome di Pica, il vero cognome del reuccio, agendo per vie legali e dimostrando la sua paternità.Claudio Villa, dotato di voce di stampo tenorile, non saprà dopo quegli anni rinnovarsi nel repertorio al cambiare dei tempi e delle mode. In particolare resterà per sempre legato alla canzone di stampo più melodico e popolare tipico degli anni '50. Nel 1973 è ospite a "Dove sta Zazà", celebre programma presentato da Enrico Montesano e Gabriella Ferri. Con la cantante romana, sua grande ammiratrice e amica, interpeta degli stornelli a dispetto, rimasti nella storia della canzone e della televisione italiana.Sempre nel 1973 scoppia il primo scandalo: Villa è innamorato di Patrizia, figlia di un suo amico; lei ha soltanto 16 anni, lui quarantasette. Si sposeranno in Campidoglio il 18 luglio del 1975, quando lei raggiunge la maggiore età. Nessuno scommette granché sulla durata di questo matrimonio, che, invece, resisterà fino alla morte del “reuccio”, allietato dalla nascita di due bambine. Nel 1976 fonda a Roma insieme al figlio Mauro, una radio privata, Radio Lazio, e conduce personalmente per alcuni anni una trasmissione chiamata Socialmente con Claudio Villa.Claudio Villa tra il 1980 e il 1985 fu ospite fisso del programma televisivo "Il Bingoo", in onda sull'emittente regioale Antenna 3 Lombardia.L'annuncio della sua morte, avvenuta a Padova dove era andato per farsi operare al cuore, venne dato in diretta televisiva da Pippo Baudo durante l'ultima serata del Festival di Sanremo del 1987, suscitando grande commozione fra i presenti.
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