Maria Anna Marzia "Marietta" Alboni
(Città di Castello, 6 marzo 1826 – Ville d'Avray, 23 giugno 1894)
è stata un contralto italiano.
Fu allieva a Cesena di Antonio Bagioli ed a Bologna di Gioacchino Rossini. Debuttò a sedici anni a Bologna nel ruolo di Climene nella Saffo di Giovanni Pacini, per affermarsi l'anno seguente nell'interpretazione di Orsini dell'opera Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti, rappresentata al Teatro alla Scala di Milano.Tra il 1846 e il 1847 cantò nelle più importanti città europee: a Londra fu al Covent Garden, rivaleggiando con Jenny Lind che cantava al Her Majesty's Theatre. Negli anni 1852-1853 fu in tournée in Messico , Cuba e particolarmente negli Stati Uniti cantando con Camilla Urso. Venne ascoltata più volte da Walt Whitman che la celebra nei suoi scritti. Rossini la predilesse e le fece da maestro, per lei aggiunse, nella orchestrazione della sua Petite Messe Solennelle il brano "O salutaris Ostia". Numerose fonti dicono che la Alboni cantò alla Avana (Cuba), per la prima volta al mondo, la canzone, del genere Habanera, La paloma, accompagnata al piano dall'autore Sebastian de Iradier. Durante la permanenza negli Stati Uniti dove cantò a New York, Boston, Filadelfia e New Orleans ebbe modo di ascoltare Adelina Patti e meravigliata delle prodigiose capacità vocali della bambina consigliò al padre di farla debuttare. Adelina Patti si esibì quindi al Tripler Hall (in seguito Metropolitan Hall) di New York nel settembre 1852. Marietta Alboni fu considerata il più grande contralto del XIX secolo dopo Maria Malibran. La sua voce aveva un'estensione di due ottave e mezzo, arrivando verso l'alto al mezzosoprano, e possedeva potenza, dolcezza, pienezza e grande flessibilità. Come attrice possedeva vivacità, grazia e fascino, ma non ebbe successo in ruoli altamente drammatici come quello di Norma. Eccelse nei ruoli en travesti, quali Arsace, nella Semiramide, Tancredi nella opera omonima rossiniana, ma anche in altri capolavori del cigno di Pesaro: Cenerentola e Rosina fra tutti.Cantò per l'ultima volta a Monaco di Baviera nel 1872, ma non rinunciò a cantare in concerti in dimore di affezionati ammiratori, in particolar modo a Parigi, dove visse amatissima e morì. Sposò il conte Carlo Pepoli, ma mantenne sul palcoscenico il suo nome da ragazza. Dopo la morte del primo marito nel 1866 sposò nel 1877 un ufficiale francese (Carlo Ziéger). Quest'ultimo diede a ad Arthur Pougin documenti e notizie orali per la biografia "Marietta Alboni" che fu edita in Francia nel 1912, tradotta anche in Italia. è sepolta a Parigi nel cimitero di Père Lachaise.