Lucio Battisti nasce a Poggio Bustone, vicino a Rieti, il 5 marzo 1943; i genitori sono persone semplici, così come semplici sono le aspirazioni che nutrono per il figlio. Ma Lucio che viene ricordato dai compaesani come un ragazzo intelligente ed introverso, è di diverso avviso. Dopo il trasferimento della famiglia a Roma, esplode la sua passione per la musica, evidenziata dalla stanza piena di chitarre - una volta suo padre gliene ruppe una in testa - e l'aspirazione di vedere il mondo, seguendo il suo istinto di artista.
Con il sostegno indiretto della madre, Lucio riesce a viaggiare ed allargare le sue esperienze,sempre con la passione per la musica in primo piano.
Nel 1962 si aggrega ad un gruppo musicale napoletano che suona nei locali notturni "I Mattatori", ma è grazie a "I Campioni", il gruppo che accompagnava Tony Dallara, che inizia la sua avventura nel mondo della musica.
Rendendosi conto che il centro nevralgico del mondo musicale è a Milano, vi si trasferisce e dopo un pò conosce il celebre paroliere Mogol.
Le prime affermazioni come autore sono "Per una lira", incisa dai Ribelli, "Uno in più" cantata da Ricky Maiocchi e "Dolce di giorno" per i Dik Dik.
A consacrarlo in pieno come autore è, però, "29 Settembre", in collaborazione con Mogol per L'Equipe 84.
Nel 1967 Battisti entra in sala di incisione anche come cantante, nonostante le perplessità dell'ambiente sulle sue qualità vocali. Incide "Per una lira" e "Luisa Rossi". Ma la non-voce di Battisti era, indubbiamente, quella giusta per dare un'anima alle sue canzoni, come lui stesso sosteneva con grande convinzione.
Il successo arriva al Cantagiro del 1968 con "Balla Linda" e viene replicato e ampliato nel Cantagiro del 1969 con "Acqua azzurra acqua chiara". Nello stesso Anno partecipa al Festival di Sanremo, in coppia con Wilson Pickett con "Un'avventura", che entra in finale.
Ma l'avvenimento più importante per Lucio è l'incontro con Grazia Letizia Veronesi, segretaria del Clan Celentano.Inizia cosi il loro rapporto forte e simbiotico che durerà finchè morte...
Il crescente successo di Battisti, sottolineato dall'eccellente accoglienza riservata all'album "Lucio Battisti" del 1969, si consolida ulteriormente con il 33 giri "Emozioni" che comprende, oltre al brano omonimo, pezzi come "7 e 40", "Anna", "Fiori rosa fiori di pesco", "Io vivrò"...
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