Grande importanza riveste in noi lo spazio. Quando parliamo, ad esempio, a seconda di quello che diciamo e dell'importanza che riveste in noi l'ascoltatore, istintivamente ci poniamo in uno spazio ben preciso che sarà molto vicino all'interlocutore, se lo consideriamo un amico e gli stiamo facendo una confidenza, oppure, al contrario, più distante se lo consideriamo un estraneo. al quale non vogliamo concedere la nostra fiducia.
La concezione di "spazio" non segue regole enunciate ma, pur essendo istintiva, rispetta regole universali ed ogni individuo tende a difendere la propria "zona intima" o "sfera personale", cioè lo spazio immediatamente vicino a lui.
Un esempio di questo è facilmente constatabile. Un autobus vuoto arriva ad una fermata alla quale attendono diverse persone: queste vi salgono sopra e si siedono.... Ma non vicino l'una all'altra, bensì ad una certa distanza - ad es. una ogni due sedili. Alla fermata successiva, sale ancora gente e non è più possibile rispettare lo spazio dato l'affollamento ed ecco comparire sul volto dei passeggeri un'espressione di disagio ma, date le circostanze, questa sensazione viene dominata.
MOVIMENTO NELLO SPAZIO E PROIEZIONE SUL FOGLIO
Allo stesso modo, questa nozione di "spazio" viene riflessa automaticamente in ogni nostro atto che porta in rapporto con gli Altri e, di conseguenza, anche quando noi scriviamo.
Il foglio, quindi, assume le caratteristiche dello spazio a nostra disposizione ed il gesto grafico rispecchia il nostro modo di muoversi nello spazio a noi riservato. Nel foglio abbiamo quindi quattro direzioni simboliche nell'ambito delle quali possiamo manifestare la nostra azione, espressa dal gesto grafico: l'alto, il basso, la sinistra e la destra.
L'alto: è in rapporto con l'ideale, l'immaginazione e, in senso più lato, l'infinito. Fin dai tempi più remoti, infatti, l'uomo ha posto verso l'alto il suo ideale di elevazione, di divino, vedendo nel cielo il sim- bolo massimo dello spirito e dell'ideale.
Il basso: simboleggia la terra che, al contrario, è qualcosa di concreto, di stabile, di palpabile ed in questo senso essa rappresenta anche la materia, la razionalità e, in senso più lato, l'oscurità che precede la creazione della vita, quindi l'inconscio e l'istintività.
La sinistra: è invece la zona in relazione col passato, la madre che ci ha dato la vita, la nostra origine, l'infan- zia.
La destra: per contrapposizione, simboleggia gli altri, il futuro, il padre.
SEGNI GRAFICI FONDAMENTALI
Il rigo: nello scrivere, le parole possono essere tracciate secondo una linea parallela ai bordi superiore e inferiore del foglio con un andamento che tende a salire o a scendere, non rispettando l'orizzon- talità. Si hanno quindi, in questi casi, righi aderenti, ascendenti o discendenti.
Chi scrive "ascendente" rivela iniziativa, ambizione, aggressività, ottimismo, è spinto a migliorar- si e a modificare in senso positivo, la realtà. Se eccessiva, porta a un distacco dalla realtà, diven- tando invadenza e presunzione.
Chi scrive "discendente" manifesta la tendenza a subire la pressione ambientale, a sottostare alle richieste degli altri, a non assumere iniziative. Tende ad essere pessimista e rinunciatario.
Chi scrive "aderente" si mostra disponibile a collaborare con l'ambiente, è realista, ma poco intra-a prendente, mancando di spirito di iniziativa.
Grandezza: per grandezza si intende quell'aspetto della scrittura che riguarda le dimensioni (larghezza e altez- za) di alcune lettere misurate nel corpo della parola (a-o-d-g-q).
Larga di lettere, stretta di lettere, dilatata: quando la larghezza e l'altezza dell'occhiello sono proporzionate, si ha il segno "larga di lettere" ed essa indica intelligenza profonda e razionale, capacità di elaborare le idee, concentrazione mentale, profondità sentimentale, capacità scientifi- che.
Se l'altezza è superiore alla larghezza, si ha il segno "stretta di lettere" che indica intelligenza intuitiva acuta ma istintiva e superficiale, scarsa propensione all'approfondimento, scarsa dispo- sizione per le scienze, interesse per la politica, facilità ad annoiarsi, bisogno di stimoli e sensazioni intense.
Se l'altezza è invece inferiore alla larghezza, si ha il segno "dilatata" che indica introversione di carattere e tendenze a fantasticherie.
La scrittura "piccola" e "grande": l'altezza della scrittura può oscillare da un minimo di 8 deci- millimetri ad un massimo di 120 dmm.. La scrittura "piccola" è indice di capacità di osservazio- ne, di intelligenza vivace, di attenzione intensa, di facile memorizzazione dei particolari, di ri- spetto per la personalità degli altri. Se troppo piccola, però, diventa proiezioni di un complesso di inferiorità dovuto alla sensazione di essere un soggetto di minor diritto.
La scrittura "grande" denota incapacità di osservare il dettaglio, tendenza a valutare globalmente le situazioni, scarso senso del dovere dipendenza dal giudizio e dalla critica dell'ambiente.
La scrittura "fluttuante" è proiezione di instabilità emotiva, di stati d'animo alterni, oscillazione tra senso di sicurezza e depressione, di tendenza a lavorare secondo l'umore del momento, è anche indice di disposizione all'interpretazione musicale e teatrale.
La scrittura "gladiolata" presenta un progressivo rimpicciolimento della parola. E' un segno raro, che rivela una tendenza alla depressione.
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