Il mio cuore, uccello del deserto, ha trovato il suo cielo nei tuoi occhi. Essi sono la culla del mattino, essi sono il regno delle stelle. I miei canti si perdono nella loro profondità. Lascia che io squarci le sue nuvole e stenda le ali al suo sole.
Canto cammina adagio sul mio cuore, cammina adagio come erica sull'acquitrino, come uccello su ghiaccio vecchio d'una notte. Se spezzi la crosta del dolore annegherai, canto.
Ti bacerò nel buio, senza che il mio corpo tocchi il tuo corpo. - Abbasserò le tende, ché neanche la nebbia entri dal cielo -. Ché nella morte assoluta di tutto, esista solo, nuovo mondo, il mio bacio.
Non partire, mio amore, senza avvertirmi. Ho vegliato tutta la notte e ora i miei occhi sono pesanti di sonno. Ho paura di perderti mentre dormo. Non partire, amore mio, senza avvertirmi."
Non andare al giardino dei fiori! Oh amico! Non andarci! E’ nel tuo corpo il giardino dei fiori! Siediti sui mille petali del loto e… … da lì, guarda l’infinita bellezza.