De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 09/05/2010 06:36 |
Fanny Ronchivecchi Targioni Tozzetti
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« Leopardi e Niccolini dicono essere ella non solo bellissima e cortese di modi, ma eccellente oltre al solito delle donne nella pittura, nelle lingue moderne ed in altri pregi. La Targioni è ormai fatta tutta letteratura e signoria. Dicesi che Carlo Torrigiani sia attualmente il suo favorito. Altri nominarono Luigi Mannelli. C'è pure chi pretende che Gherardo Lenzoni e il marchese Lucchesini di tempo in tempo facciano incursioni sull'antico dominio. Io non posso indurmi a credere di sì prudente donna così licenziose novelle e credo che de' quattro amanti almeno due siano favolosi. » |
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La Targioni Tozzetti collezionava autografi di personaggi illustri, e Leopardi si preoccupò di procurargliene un buon numero dai propri corrispondenti, come Pietro Colletta, o gli editori Pietro Brighenti, Antonio Stella e Gian Pietro Vieusseux, e si attivò per farle ottenere qualche scritto dell'Alfieri, del Pindemonte, del Monti, di Saverio Bettinelli, di Melchiorre Cesarotti, del Lamartine. Tanto pressante attivismo, testimoniato dalle sue lettere, per soddisfare le richieste della signora, appare singolare in Leopardi e non può non far ritenere che egli cercasse in ogni modo di guadagnarsi la riconoscenza di Fanny.Dal carteggio tra Ranieri e la donna, risulterebbe che né la donna lo corrispose, né Leopardi le rivelò mai i suoi veri sentimenti. Pare anzi che i suoi interessi sentimentali propendessero più per l'esule napoletano che per il poeta di Recanati.Leopardi rimase profondamente colpito da questa traumatica vicenda d'amore e da quest'esperienza trasse ispirazione per il cosiddetto Ciclo di Aspasia, una serie di componimenti poetici (Il pensiero dominante, Amore e Morte, Consalvo, A se stesso, Aspasia), con temi principali l'amore e la morte, nonché la caduta e la vanità di ogni illusione.Aspasia diventa lo pseudonimo letterario sotto il quale il poeta nasconde l'identità della Targioni Tozzetti in una delle liriche del ciclo, intitolata appunto Aspasia.
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